Rovina:
Cervello
Cuore
Reni
Fegato
Anche una volta "smesso" lascia danni nel corpo danni che possono essere fastidiosi in caso di future operazioni chirurgiche.
2006-12-21 03:15:09
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answer #1
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answered by Heow °Answers Libero da idioti° 6
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La cocaina, conosciuta anche come "coca", "neve", "bamba", etc, è la droga stimolante per eccellenza. Al contrario dell'eroina, non la associamo mai all'immagine di tossici abbandonati a se stessi, bensì a quella di artisti, modelle, manager e sportivi di successo. Alle origini la cocaina era la droga delle classi alte, ma ora che il suo prezzo si è abbassato è molto diffusa.
La cocaina (in chimica: cocaina cloridrato) è una polvere bianca e cristallina dal sapore amaro. Viene ricavata dalla foglia della coca, che cresce soprattutto in Sudamerica, a cui vengono aggiunte acqua ed altre sostanze chimiche. Il "crack" e il "free-base" sono dei derivati della cocaina, ottenuti mediante l'aggiunta di lievito in polvere, alcol o ammoniaca. Sul mercato nero europeo la cocaina viene spesso tagliata con altre sostanze. Di solito viene sniffata.
La cocaina ha un effetto anestetico a livello locale (e per questo viene ancora in parte utilizzata in medicina), ma soprattutto molto stimolante ed eccitante. Dà una sensazione di benessere e di un aumento della propria capacità di prestazione, invoglia a muoversi, riduce l'ansia, stimola e facilita i rapporti sociali e il desiderio sessuale, alza il tono dell'umore ed accresce la fiducia in se stessi.
Tipici effetti della cocaina sono anche l'impressione di un'accelerazione del pensiero, di una maggiore creatività e un'accresciuta loquacità. Come per molte altre droghe, il suo effetto psichico dipende fortemente dalle aspettative e dallo stato d'animo di chi ne fa uso, nonché dagli influssi ambientali.
Inoltre, la cocaina cancella la stanchezza e attenua lo stimolo della fame e della sete. Sono possibili anche delle allucinazioni.
Se viene sniffata, agisce dopo un paio di minuti ed il suo effetto dura dai 15 ai 30 minuti (cioè più a lungo di quando viene iniettata e fumata, anche se, consumata in questi modi, il suo effetto subentra prima).
I pericoli immediati del consumo di cocaina, dovuti all'accelerazione, che essa provoca, della circolazione sanguigna, sono: crampi muscolari, aritmia cardiaca, problemi respiratori, fino all'arresto cardiaco o respiratorio. Nel caso si segnali uno di questi sintomi, deve essere chiamato immediatamente il: 118
Particolarmente pericolosi sono poi i miscugli con altre sostanze ("speedball").
Il consumo frequente di cocaina può portare a danni permanenti della mucosa nasale, a danni a carico del sistema immunitario, così come, per gli uomini, all'impotenza, e, per le donne, a disturbi del ciclo mestruale. Sono possibili anche perdita di peso, danni a carico di stomaco, fegato e reni, così come emorragie cerebrali.
Il consumatore di cocaina è esposto ad un altissimo rischio di dipendenza. Dato che, in caso di consumo prolungato, la scomparsa dell'effetto stimolante lascia spazio ad una sensazione di vuoto, inquietudine, insoddisfazione, etc., è quasi "automatico" ricorrere nuovamente al consumo della sostanza per "combattere" queste sensazioni negative.
Il consumo controllato della cocaina è quasi impossibile: se viene fumata come crack o free-base, la dipendenza subentra generalmente sempre prima di quando la sostanza viene sniffata. Inoltre, i consumatori giovani sono più fortemente a rischio.
A volte, per contrastare gli effetti secondari negativi della cocaina, vengono assunte altre sostanze, come alcol, oppiacei, farmaci, che accrescono sensibilmente il rischio di effetti dannosi.
A livello psichico, il consumo di cocaina può portare, a lungo termine, a disturbi della personalità come nevrosi ansiose, depressione o mania di persecuzione. E' chiaro che questi disturbi possono avere delle conseguenze pesanti sulla vita familiare e lavorativa.
La cocaina fa parte delle sostanze illegali.
La cocaina è una droga che ha un forte effetto propulsivo ed euforizzante, che può essere però molto pericolosa sia a breve termine sia in caso di uso prolungato.
In generale si può affermare che non esiste un consumo di cocaina privo di rischi.
Il tuo atteggiamento nei confronti della cocaina è una tua scelta.
2006-12-21 03:12:42
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answer #2
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answered by LaLuisa 4
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distruzione dei neuroni, si brucia il cervello.
2006-12-21 03:09:03
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answer #3
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answered by darkstar 5
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Ti bruci il cervello se non è roba buonissima e poi costa!! Lascia perdere.
2006-12-21 03:09:39
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answer #4
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answered by Anonymous
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conseguenze brutte, provoca dipendenza e ti brucia il cervello
2006-12-21 03:16:25
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answer #5
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answered by camilla viola 7
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subito dopo ti senti di essere in paradiso, molto dopo ti senti di essere all' inferno.
2006-12-21 03:11:20
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answer #6
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answered by 孤独 5
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sono il primo a dire che non è una cosa bella anche se l'ho provata spesso ma non me la sono mai comprata!
solo che da più giovane ero un tipo facilmente influenzabile e avevo degli amici che ne facevano uso.
gli effetti diciamo così "vantaggiosi"(è un modo sbagliato di dire lo sò),almeno provati da me sono stati supereccitazione,non hai senso di stanchezza(stai per ore con gli occhi sbarrati e non ti viene sonno),qualsiasi cosa fai sei superconcentrato e superscatenato se si tratta di attività fisica(tipo ballare in discoteca o altro),eccitamento sessuale(bomba del sesso,lo puoi fare per ore),inoltre ti fa da anestetico(hai presente l'anestesia del dentista?),ti addormenta la bocca e tutti i denti(se ti prendono a pugni in faccia non senti nulla!).quando la sniffi ti scende un pò in bocca e ha un fortissimo sapore amaro(di medicina cattivissima)e quando deglutisci ti dà i conati di vomito.
i difetti sono che se esageri o se ci fumi sopra delle canne(almeno a me è capitato questo)o se esageri bevendo,ti può portare a stare male e a vomitare,ma questo da persona a persona,da come reagisce il fisico di ciascuno,c'è chi è più o meno "portato",diciamo così,fisicamente.
ti aggiungo questo che ho trovato su internet:
L'USO DI COCAINA PROCURA NOTEVOLI effetti sia fisici che psicologici, agendo su vari apparati dell’organismo umano: da un punto di vista cardio-circolatorio, la cocaina è un potente vasocostrittore e può determinare aritmie cardiache e collassi. In ambito respiratorio procura broncospasmi e iperventilazione. Agisce anche sugli organi preposti alla digestione, laddove gli effetti possono manifestarsi in gastriti, stitichezza, nausea, vomito. La cocaina determina inoltre aumento dell’attività muscolare che può esprimersi anche in tremori. Provoca dilatazione delle pupille e può anche essere responsabile di cefalee, ritenzione urinaria, sudorazione, brividi, inibizione dell’eiaculazione. Il quadro patologico comprende spesso la malnutrizione e la consistente perdita di peso. Non sono rare la riduzione dell’udito, del gusto, dell’olfatto, le riniti, le sinusiti, le tracheo-bronchiti, gli arresti respiratori, l’ipertensione arteriosa, gli infarti del miocardio, gli ictus cerebrali.
Caratteristici gli effetti della cocaina sulla psiche, che si traducono soprattutto in temporanea euforia e sensazione di benessere. A queste corrisponde la percezione di aumentata sicurezza e fiducia in se stessi e nelle proprie capacità (anche in quelle morali). La cocaina procura inoltre un consistente aumento delle capacità di azione, di concentrazione e una parallela diminuzione delle sensazioni di fatica fisica e mentale. Può incrementare il desiderio sessuale. Soggettivamente determina inoltre l’esaltazione del tono dell’umore. La persona sotto l’effetto della cocaina è in genere iperattiva, ipereccitabile, molto loquace, intraprendente, socievole e portata al movimento. In tali condizioni l’individuo sperimenta una sensazione di accelerazione dei processi cognitivi e di pensiero, che può manifestarsi anche in modo parossistico, fino ad espressioni esagerate di grandezza e di potenza, con deficit delle capacità critiche, comportamenti bizzarri, fino alle allucinazioni, a eccessi violenti e a stati psicotici conclamati.
L’assunzione di quantità elevate di cocaina (soprattutto per via endovenosa) può determinare il fenomeno dell’overdose, che si manifesta in una repentina depressione del sistema nervoso centrale dopo la stimolazione iniziale. Ciò può comportare paralisi muscolare, paralisi respiratoria e morte. Ad ogni modo l’overdose da cocaina è caratterizzata da una certa imprevedibilità e sembra legata a particolari condizioni di vulnerabilità individuale. A differenza che per gli oppiacei, non esistono antagonisti specifici per la cocaina, quindi il sovradosaggio può essere affrontato solo attraverso misure sintomatiche di supporto. Altri eventi fatali relativi all’overdose da cocaina, come già accennato, sono relativi a possibili ictus cerebrali e infarti cardiaci.
La cocaina ha la capacità di indurre, se assunta, assuefazione, tolleranza e dipendenza. A volte, riguardo alla cocaina, si tende a trascurare gli aspetti somatici della dipendenza, considerando soprattutto quelli psicologici (pur molto importanti). Invece esistono anche specifici meccanismi neurofisiologici che, a livello delle strutture deputate alla trasmissione degli stimoli nervosi, sono corresponsabili dei sintomi della dipendenza e dell’assuefazione. La tolleranza alla cocaina non sembra porsi in relazione all’aumento delle dosi (come nel caso degli oppiacei), ma all’incremento della frequenza d’uso. Lo sballo procurato dalla cocaina ha un effetto relativamente breve (variabile a seconda della modalità di assunzione): dai 30 ai 60 minuti; ciò spesso conduce a ripetute autosomministrazioni con brevi intervalli fra loro. I consumatori a volte si sottopongono a intensi periodi di consumo, caratterizzati da insonnia e scarso ricorso al cibo. Particolarmente penose le condizioni al termine di tali fasi high, seguite da quelle down: depressione dell’umore, agitazione, ansia, prostrazione, disorientamento, segnano la crisi di astinenza e molto spesso si traducono in rinnovata compulsione alla ricerca della sostanza.
La cocaina, che nella sua forma solubile è una polvere bianca, da iniettare o sniffare, può presentarsi anche sotto forma di crack, prodotto aggiungendo ammoniaca e cristallizzando. Le pietre così ottenute non sono più solubili e vengono fumate (se ne respirano i vapori ottenuti dall'esposizione a una fonte di calore), esplicando comunque un effetto molto rapido e intenso sull’organismo, paragonabile a quello dell’iniezione endovenosa.
Come per ogni altra forma di dipendenza, anche per affrontare quella da cocaina si richiedono forte motivazione personale e la disponibilità di adeguati sostegni psicologici, sociali, medici, di auto mutuo aiuto.
2006-12-21 03:43:36
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answer #7
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answered by vic vic 4
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Assorbimento: si può fumare anche la pasta di coca; i tox fanno uso di cloridrato di cocaina pura che inalano, "sniffano" in striscette tirando la polvere con cannucce, in ciascuna narice a dosaggi di 20-50 mg. La purezza della cocaina di strada varia tra il 10% e il 50 % essendo impiegate sostanze adulteranti di taglio: lattosio, mannite, procaina, lidocaina, glucosio, caffeina, talco, chinino e la morfina stessa. L’emivita è di 40-45 minuti (emivita = tempo di dimezzamento della sostanze nel sangue), la biodisponibilità è bassa, l’assorbimento è lento, la cocaina da un rush, una specie di orgasmo che investe tutto il corpo, per cui il tox la assume per inalazione o endovena, chiaramente non per os allo scopo di avere un flash di piacere intenso; la stessa visione della neve di New York è stimolo che richiama nella mente del cocainoma l’idea della cocaina (memoria associativa - fenomeno della plasticità neuronale); la cocaina riscaldata in cristalli che si ottengono per estrazione in idrossido di sodio o NaOH, detti "rock", se fumati danno il caratteristico rumore "crack", miscela di ammoniaca e soluzione acquosa di cocaina cloridrato, soluzione che libera nel letto polmonare grandi quantità di coca, con aumento notevole del picco ematico che si fuma nelle pipe, sotto forma di cristalli, con concentrazioni che varia dal 20 al 30%, nel cervello fino a 20 volte maggiore rispetto al sangue; i dosaggi vanno da 20 mg a 50 mg, per il crack fino a 250 mg!
Fenomeno della Dipendenza: La cocaina dà dipendenza di tipo psicologica che si manifesta nell’incapacità a provare piacere (concetto dell’anedonìa), esiste una ragione perchè la cocaina evoca la produzione di dopamina dai centri della percezione del piacere (nucleo ventromediale del mesencefalo) che rappresenta la parte meno nobile del cervello ma certamente importantissima per la conservazione del piacere dove hanno sede i centri del sesso e dell’alimentazione. Sostanza d’abuso è quella che provoca drug - seeking behaviour, cioè l’atto ossessivo-complulsivo della ricerca di droga in quanto dal nucleo ventromediale del mesencefalo vi sono proiezioni nei centri motori e, perciò, una memoria motoria associativa: l’animale cioè ritorna con movimento alla sostanza, dopo che ha appreso come procurarsi il piacere; la droga si caratterizza come sostanza di rinforzo positivo. La cocaina, infatti, interagisce col sistema di trasporto, responsabile del reuptake della DA e lo blocca però lo può fare anche con la Noraepinefrina o NE (noradrenalina) e la 5HT (leggi cinque idrossitriptamina o serotonina) anche se ha maggiore affinità (cioè capacità a legarsi) con il sito di reuptake della dopamina; tuttavia se blocca la ricaptazione della NE prevale l’azione periferica di vasocostrizione mediata appunto dalla noradrenalina con possibilità di morte per infarto del miocardio e spasmo delle coronarie; col blocco di ricaptazione della serotonina avremo una stimolazione delle cellule piramidali della corteccia cerebrale quelle cioè deputate alla trasformazione delle sensazioni in percezioni; la loro attivazione mi dà ad es. la visione reale e concreta ma una iperstimolazione (es. sotto influsso di ecstasy) mi darà sensazioni strane del tipo da LSD, con aumento della sfera percettiva e perciò illusioni ed allucinazioni, la schizofrenia paranoidea; per stimolo con aumento della DA, avrò il piacere intenso.
Meccanismo farmacologico: I recettori su cui si fissa la DA sono di 5 tipi, suddivisi a sua volta in sottogruppi; a noi per quanto concerne l’azione della cocaina interessano quelli D1 e D2, in quanto dopo stimolazione dell’area ventrale del tegmento mesencefalico si hanno due proiezioni nervose verso il nucleo accumbens (messaggio motorio) su recettori di tipo D1 che causano aumento dell’AMPciclico e danno effetto disforico, cioè la tristezza irritabile del cocainomane e D2 con riduzione dell’AMPciclico ( 2 messaggero ); per cui dopo stimolo con la cocaina nei primi 10 minuti avremo euforia per rilascio di dopamina con i D2, poi ansia e disforia per stimolazione dei recettori dopaminergici D1; il cocainomane invece pensa che gli effetti euforizzanti siano svaniti e torna a riassumere cocaina; per cui un individuo che fa crack farà l’abbuffata di cocaina ed andrà in depressione (CRASH); il fenomeno della tolleranza esiste anche per la cocaina per cui il tox avrà necessità di aumentare le dosi, anche un grammo/die, però più ne tira e più è la disforia; i recettori D2 sono infatti accoppiati ad una proteina G inibitoria e la trasduzione del messaggio dopo interazione con la DA sarà un’azione di riduzione dei livelli di secondo messaggero o AMP ciclico, con significato inibitorio. La stimolazione di D1, invece, causerà disforia perchè l’AMPciclico aumenta e si forma dinorfina, quindi la DA causa stimolazione del recettore D1 e produrrà dinorfina, questa agisce su un altro recettore kappa e determina disforia. Alla sospensione della cocaina, perciò, il piacere mediato dal recettore D2 svanisce e quindi anche l’euforia ma rimane solo la disforia e l’ansia ed il soggetto diventa anedonico (cioè non prova piacere), depresso e perduto. Allora compare il craving, cioè la necessità ossessiva e compulsiva di tornare alla droga.
Effetto:disforia
Effetto:piacere e poi calo
Effetti dell’abuso: Quindi abbiamo 3 fasi del drogaggio: 1) fase che si caratterizza per il il craving in quanto la stimolazione di D1 del nucleo accumbens genera disforia tramite la dinorfina ed il soggetto torna ossessivamente e compulsivamente alla cocaina sperando di ottenere la riduzione della disforia; 2) quindi alla fase del "CRASH",dopo 9 ore e 4 gg dalla ripetuta assunzione di cocaina si passa alla fase del crash, perchè si esauriscono le scorte di DA, e compare fatica, facile esauribilità rispetto alla fatica; 3) fase in cui il soggetto va a dormire e quando si risveglia avrà la fame ma non il craving; tuttavia dopo il crash si ha un periodo dell’astinenza ed il soggetto diventa anedonico ed avrà dopo 1/10 settimane anedonia e craving feroce; se il soggetto supera le 10 settimane rientra nella fase 3 e si ha risoluzione del tono dell’umore ed allontanamento dalla cocaina a patto che non nevici, altrimenti il soggetto avrà relapse (ricaduta) e ritornerà all’abuso di coca;La cocaina può fare sviluppare una schizofrenia paranoidea e questo è un pericolo da scongiurare; ci sono cioè illusioni: microzoopsie, cioè il soggetto vede piccoli animaletti, le cimici cocainiche, forse dovute alla vasocostrizione e si taglia le carni con oggetti appuntiti; c’è vasocostrizione ed infarto del miocardio, ipertensione con apoplessia, aritmie cardiache e costrizione dei vasi con perforazione del setto nasale e riduzione della soglia delle convulsioni con rischio di attacchi epilettici; sulla sfera sessuale compare impotenza ed iperprolattinemia e ginecomastia.
Problemi in gravidanza: in USA dal 6 al 45% dei neonati vengono esposti alla cocaina, i crack’s babies, esposti al fumo passivo ma anche dopo il concepimento la cocaina si fissa allo spermatozoo e resta nello zigote determinando vasocostrizione: ne deriva scarso scambio metabolico tra madre e feto, feto ipossico, possibile distacco placentare, ipoglicemia del feto, feto di basso peso, microcefalia, disturbi di mielinizzazione, quindi rischio per il bambino che da grande sarà irritabile, con convulsioni ed a rischio di morte improvvisa per emorragia cerebrale subaracnoidea: in età scolare sarà disadattato, avrà una sindrome da deficit dell’attenzione ed iperattività. Oggi i crack’s babies si trattano col Prozac, fluoxetina cloridrato.
2006-12-21 03:27:34
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answer #8
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answered by lucian15 2
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nessuna i cani sniffano dalla mattina alla sera senza conseguenze!
se invece intendi sniffare sostanza psicoattive... dipende da quello che sniffi e da quanto e dalla frequenza!
in linea di massima non porta niente di buono fidati!
2006-12-21 03:18:21
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answer #9
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answered by Da5p 6
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Una delle cose più brutte...la dipendenza!!! ^_^'
2006-12-21 03:15:28
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answer #10
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answered by ♪Alessio♪86 4
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