"E si consumano eternità tra gesto e gesto, perché per la prima volta abbiamo tutto il tempo...dico a Clara - non aver fretta- nessuno ci interromperà nella vecchia casa della nonna, che da ora è mia, e stanotte, con Clara al mio fianco, ne sto prendendo in un certo modo possesso, perché la casa, Clara, la mia infanzia, sono d'un tratto un'unica cosa, calda e tremante, così visceralmente mie, così per sempre e da sempre mie, che ho quanto mi resta da vivere per scoprirle lentamente e possederle..."
Vorrei continuare all'infinito con la magia evocata dalle parole di Esther Tusquets.
Il tempo, l'attesa, la calma, la mancanza di impazienza, di fretta...il gusto di gesti lenti, che protraggono il piacere all'infinito...
E non solo nelle cose dell'amore...ma nel cibo, nella musica, nell'arte, nella solitudine...
Quanto siamo ancora capaci di perderci, di pensare che, in fondo, il tempo non conta, di affondare e affogare completamente in ciò che facciamo, così, sin prisa, senza fretta?
2007-03-27
07:23:52
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6 risposte
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inviata da
Specchio800
7
in
Scienze sociali - Altro