"E si consumano eternità tra gesto e gesto, perché per la prima volta abbiamo tutto il tempo...dico a Clara - non aver fretta- nessuno ci interromperà nella vecchia casa della nonna, che da ora è mia, e stanotte, con Clara al mio fianco, ne sto prendendo in un certo modo possesso, perché la casa, Clara, la mia infanzia, sono d'un tratto un'unica cosa, calda e tremante, così visceralmente mie, così per sempre e da sempre mie, che ho quanto mi resta da vivere per scoprirle lentamente e possederle..."
Vorrei continuare all'infinito con la magia evocata dalle parole di Esther Tusquets.
Il tempo, l'attesa, la calma, la mancanza di impazienza, di fretta...il gusto di gesti lenti, che protraggono il piacere all'infinito...
E non solo nelle cose dell'amore...ma nel cibo, nella musica, nell'arte, nella solitudine...
Quanto siamo ancora capaci di perderci, di pensare che, in fondo, il tempo non conta, di affondare e affogare completamente in ciò che facciamo, così, sin prisa, senza fretta?
2007-03-27
07:23:52
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6 risposte
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inviata da
Specchio800
7
in
Scienze sociali
➔ Scienze sociali - Altro
Wolfie, Sandy, che dire? Siete splendidi.
Annamaria, aspetto la seconda parte...se è come la prima sarà un piacere leggerti...
Zio, fatti prolisso, sì! non mi stancherei di leggerti
2007-03-27
09:51:58 ·
update #1
Che meraviglia Annamaria...
2007-03-27
11:30:19 ·
update #2
E fa male ricordare di essere stati capaci di perderci...
esserlo stati. non riuscire più ad esserlo.
Riesco a "sentire" quello che hai scritto.
Ciao zio
2007-03-28
12:13:18 ·
update #3
io ho passato la vita a negare a me stessa e agli altri che esiste il tempo.
non porto l'orologio ormai da più di dieci anni.
vado a spanne.
è il mio corpo che scandisce il tempo (ho fame, ho sonno) e i miei gatti che a orari regolari (per loro!) salgono sul tavolo e si mettono a fissarmi intensamente a un centimetro dalla mia faccia comunicandomi telepaticamente "Cibo! cibo! cibo!"
io nel tempo vorrei perdermi per sempre, lasciare che le cose passino e si depositino come un'onda sulla riva che quando si ritira vedi che ha tracciato sulla sabbia solchi che prima non c'erano, bellissimi, ma che subito cancella... (lo so che non è originale, ma... che vuoi, mi è venuta così)
continua...
(ora devo andare, io su Answers rispondo a rate)
ovviamente rispetto il tempo altrimenti non avrei potuto lavorare ma da quando ho distrattamente (!) lasciato a casa l'orologio mi sono sempre regolata con l'approssimazione.
alla mattina mi svegliavo un'ora prima così avevo tutto il tempo (!) per guardare...
L'ALBA SUL MARE
A volte ho visto l'alba sul mare.
Non l'ho aspettata.
Niente di così poetico.
E' stato un caso.
Di solito è inverno
e io corro per la casa
perché devo andare a scuola
e come sempre sono in ritardo.
Guardo senza intenzione fuori dalla finestra
e mi fermo incantata.
Il mare è una striscia scura,
quasi nera all'orizzonte,
e al bordo un'altra striscia
rosso-rubino -arancio
sfavilla sontuosa e superba.
Più sopra ancora diventa giallo pieno
poi oro carico, poi verde dorato,
finché si scioglie pian piano
nel blu fondo del cielo mattutino.
Se ci sono le nuvole
lo spettacolo è magico.
C'è un mondo laggiù, ne sono certa,
con vallate, montagne, forse fiumi,
elfi e creature incantate
che vivono avventure, combattono battaglie,
hanno amori fantastici,
cercano (e trovano) tesori immensi e favolosi.
E dappertutto lampi sfrangiati
dai colori incredibili, assurdi:
rossi, dorati, vermigli, porporini...
(ma dove trovare le parole?)
Non ci sto molto
ad ammirare l'alba.
Non ho tempo.
Devo sempre correre via.
Però penso: "Ma guarda, ho visto l'alba.
Era bella, proprio bella.
Oggi sarà una buona giornata".
E scappo a vestirmi perché non ho tempo.
Non ho mai tempo.
---------Invece d'estate mi capitava che... (questa andrebbe cantata almeno un pochino, la ricordi?)
ODIO L'ESTATE!
Odio l’estate!
La palla che bisogna fare cose
Perché c’è tanto tempo
E sei in vacanza
Così di tempo poi non ce n’è più!
Odio l’estate!
La gente che ti cerca e non ne hai voglia
Così ti fai negare
E stai da solo
Poi quando la vorresti non c’è più!
Odio l’estate!
-------- e sempre sull'estate...
ESTATE (appunto! nel caso fosse sfuggito il concetto)
Cielo bianco, sole chiaro.
Pomeriggio estivo
nella fresca penombra della camera.
Dormire
con un gattino sul cuore
che ronfa leggero e continuo,
le zampette minuscole e aeree
dal tocco impercettibile
come zampe di ragno,
il nasino bagnato contro la guancia.
Affondare lentamente
in dormiveglia
mentre fuori l'estate
vibra di foglie stinte
e di luce opaca
che spegne i colori.
Non amo l'estate.
Mi stanca e mi annoia
col suo imperativo odioso
delle mille cose da fare
che non ho voglia di fare
ma che d'estate dovrei fare
perchè c'è il tempo.
Il tempo.
Dilatato, opaco, frustrante
dell'estate,
la faticosa estate dei doveri rimandati.
E allora
meglio dormire
nella fresca penombra della camera
con un biondo gattino sopra il cuore
che ronfa dolcemente
e non ti chiede niente
se non di fargli da cuscino.
---------------L'ultima è davvero vecchissima.
il mio gattone era un micino da niente e c'era ancora la mia mamma...
buona notte.
(scusa, ma io sono una che corregge continuamente, deve essere una deformazione professionale)
ho letto le altre risposte.
ma perchè di pollici su se ne può mettere uno solo?!
2007-03-27 08:02:03
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answer #1
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answered by annamaria l 6
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Questo passo della Tusquets non lo conosco o non lo ricordo...davvero molto bello...
Forse una risposta alla tua domanda non c'è.Se non una risposta molto soggettiva.
Alcuni individui sono capaci d'immergersi nei gesti, nei sapori, tra le idee, con i profumi, così senza fretta per cogliere le sfumature?Non so probabilmente stiamo ,piano, smarrendo la capacità d'osservare la bellezza, l'armonia, o anche la disarmonia .Forse c'entra anche il ritmo di vita che a volte qualcuno assume per scelta o vincolo, quasi una vita come "maratona". Inoltre gli strumenti, le cose che utilizziamo, sono sempre più "veloci".Possediamo mille oggetti che ci informano in tempo reale da ogni luogo del mondo conosciuto, e comunichiamo in pochi istanti da posti lontanissimi. E forse questo, lentamente, ci sta trasformando in esseri privi di "pazienza". Non so è tutto molto semplice capisci. Per esempio pensa quando oggi scriviamo.
Abbiamo una tastiera con un centinaio di tasti di fronte ,che con la leggera pressione delle dita permette d'imprimere delle lettere e dei simboli su un foglio virtuale. Invece prova a scrivere con in mano una penna, e un foglio di carta bianca davanti, risulta molto faticoso e più difficile. I muscoli del braccio sono tesi e la mente non deve solo pensare all'oggetto dello scrivere, ma anche alle lettere, al modo di scriverle, perchè l'immagine di quella lettera devi averla in testa e non l'hai davanti agli occhi raffigurata su un tasto, e mentre scrivi ascolti la tua mano reggere la penna, e la tua mano può essere sudata o fredda, e ascolti lo scorrere della punta sul foglio tingere le tue idee...
Insomma è tutto molto poco umano oggi, e forse anche per questo che non ascoltiamo più ,ma sentiamo e invece di guardare spesso vediamo e basta.
Sai qualche anno fà ricordo d'aver visto mio nonno guardare la foto di una sua vecchia fidanzata per mesi,ogni mattina andavo a trovarlo e lui steso sulla sdraio del giardinetto di casa sua se la gustava,,,stava lì a pasciersi e a sentire il sole in faccia e osservare quella vecchia foto ingiallita...Io non ho mai osato chiedere molto perchè solo ad ascoltarlo sospirare ogni due minuti avvilito a quella vista, mentre io gli preparavo qualcosa da mangiare, non so solo ascoltarlo mi regalava quello che aveva dentro e non era necessario parlare e "comunicare"...e lo invidiavo dicendomi...Vorrei propio conoscere su quale foto contemplerò i miei ricordi io invece, quando arriverò nei pressi della fine...vabbè ora la taglio...mi faccio prolisso se no...
non so ma la tua domanda mi ha fatto venire in mente lui...grazie ciao
__________________________________________
Continuo ancora un pò...
mio nonno era un'eccezione?Forse, ma nelle generazioni anziane vedo spesso questo sentimento atemporale nell'approcciarsi al pensiero, e al materiale. Potrebbe essere una necessità data l'apprestarsi della fine o forse una capacità affermatasi grazie a delle esistenze meno "tecnologiche". Potrebbe essere banale ma in fondo penso che il contatto con la natura l'avessero più vivo, più solido nelle loro menti.
Semplicemente dovremmo ascoltare la natura parlare. Però spesso non conosciamo come agire "naturalmente" nella nostra vita, nei rapporti sentimentali, nelle amicizie, nell'odio. Perchè, pur essendo moti naturali dello spirito (anche l'odio...), i nostri sensi sono poco allenati, e la palestra per eccellenza è la natura intesa come "giardino selvatico".Così la nostra naturalezza la cooptiamo con artificiosità degne d'una macchina. Com' è semplice amare ... Basta sfiorarle le labbra...ma devi saperle guardare quelle labbra...Com' è semplice odiare... Basta un pugno deciso, quello che ucciderebbe per un sentimento...ma devi averlo il sentimento, allora diventa rabbia non odio.
Si perchè perdiamo in fisicità, secondo me. No il corpo non è lo specchio dell'anima, ma esploratore pionieristico di questa. Però non esploriamo più, perchè non sembra più necessario dato che tutto c'è dato con il cucchiaino,facile facile, e l'anima rinchiusa lì in fondo non respira e allora il corpo diventa inevitabilmente specchio, ma di un corpo e niente più.
Il mondo delle macchine filtra le nostre pulsioni estreme dissuadendo dalla loro pratica e disabituando il soggetto stesso circondandolo di cose, forse troppe cose. Tanto che preferimo toccarle che sentirle come detto.
..basta sto esagerando...la taglio davvero adesso perchè non sono neanche certo d'essere d'accordo con quello che ho appena scritto...sarà la giornata "tenebrosa"...ma questa invettiva anti-modernità è figlia paradossalmente della stessa modernità perchè ho scritto con rabbia...proprio quella rabbia che citavo su...e in fondo non mi sta bene...perchè oggi non mi sento come riusciva ad essere mio nonno su quella sdraio di la sù...e non mi sta bene...perchè ,si, ancora c'è ne vuole tanto per la stagione finale, e, come tutti, non so se avrò il privilegiò d'assaporarla, quella stagione, ma so che sono capace, che siamo capaci d'essere come mio nonno anche adesso...perchè nè ho ricordo, ricordo che ero capace di "perdermi"...di "perderci"
ciao specchio
2007-03-27 15:18:04
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answer #2
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answered by Zio Ingemar 4
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Qualcuno ne' e' ancora capace......l'orologio si ferma e tutto diventa magico. Come per incanto stai vivendo un'altra dimensione, dove il tempo non esiste.
Ci sei solo tu e la tua essenza, la tua fantasia, l'amore di cui sei fatto e' quasi tangibile.
La gioia invade il tuo profondo ed il godimento e' totale, l'immersione nella purezza della vita, dell'esistenza stessa e quasi non riesci a respirare.
Conosco queste sensazioni, le provo spesso, quando riesco a fermare il tempo e a guardare il mondo con il cuore......
2007-03-27 14:53:41
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answer #3
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answered by sandy66 5
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Certo, sarebbe splendido essere capace di apprezzare l'attesa, e talvolta perchè no, l'immobilità e l'intensità dei momenti e delle sensazioni senza che le pulsioni artificialmente indotte in tutti gli anni di vita nell'animo provochino, come ahimè spesso accade, un'ansietà di dover sempre fare qualcosa di più, e non parlo di cose da fare in concreto, ma di indefinibile sensazione di inquietudine (vogliamo chiamarla sensucht?) che impedisce di ricordare che la vita è qui e adesso in tutti i suoi sapori.
Io credo che ognuno abbia la sua individualità, ma certo molto è da ricondurre al prezzo che l'umanità tutta sta pagando per essere uscita dalla natura
Ciao!
2007-03-27 14:42:15
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answer #4
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answered by Anonymous
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Ho una magnolia bianca senza tempo in giardino.
Gli scorsi autunni mi sedevo con la nonna sulle sedie verdi di ferro,lasciavo che il vento fresco passasse nel collo del maglione e bevevamo caffe' caldo in tazze con i fiori.
Nonna senza eta',con gli occhi scuri e lo scialle,che si chiedeva perche' mai quella fretta,dove dovessi andare e cosa dovessi fare di cosi' importante.
Il piacere dell'attesa,il tempo che ci si prende prima di rispondere,lo zenzero che si deve assaporare fino a che sale nel naso,le parole dei libri che devono entrarti nel cuore prima di correre al finale,sono cose che si fanno....con il tempo.
2007-03-29 15:48:21
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answer #5
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answered by loredanam 3
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tu si, ma noi no, se ogni volta fai un tema di quattro pagine, quando guadagniamo questo due punti, l' anno prossimo.
2007-03-27 17:08:12
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answer #6
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answered by Anonymous
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