Alle 13.20 sono già lì, che piova, nevichi o tiri vento. Le mamme e i papà hanno parcheggiato le loro macchine alla bella meglio nella piazzetta della chiesa vicino e si sono disposti per gruppetti di conoscenti intorno al cancello della scuola elementare. Qualche volta trovo Pietro, che aspetta la sua Costanza, o Giacomo, che aspetta la sua Gisella. Di solito continuiamo le discussioni della vigilia. Tua figlia ha avuto la varicella? Poverina… E la maestra gliela chiesta lo stesso la poesia? Che strrrrrrrrr…. Una prima ondata di bambini attraversa il muro di genitori e s’incunea prepotentemente nel pulmino giallo che li attende il motore acceso. Poi le classi, precedute dalle maestre sorridenti, escono in modo più ordinato. I bambini procedono in fila per due, mano nella mano, il cappotto ben chiuso, lo zaino sulle spalle. E allora vedi i sorrisi delle mamme e dei papà.
2007-03-22
08:15:41
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19 risposte
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inviata da
Lino41
6
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Società e culture - Altro