La malattia mentale è sofferenza psichica per il malato che è costretto ai margini sia dalla sua stessa malattia, sia dal contesto sociale che lo esclude, costituisce un disagio per la società e un dramma per chi con il malato deve conviverci. Oggi l'unica "cura", che non è cura, ma remissione dei sintomi, è il trattamento farmacologico. Una soluzione più gentile, ma per nulla diversa dalla camicia di forza o dal manicomio. In fondo le cosiddette società primitive e sciamaniche funzionavano meglio, perché il malato mentale aveva un suo ruolo persino onorato: quello dello stregone, dell'individuo posseduto dal Dio o dal Mana. La malattia mentale rivelava uno strato molto profondo dell'essere. E' allora la nostra cultura che svalutando e alienando stati mentali diversi finisce per incrementarne la violenza primordiale che a questi stati appartiene?
2007-03-17
22:47:14
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etcetera
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Salute mentale