In che modo si può curare la malattia mentale?

Question

La malattia mentale è sofferenza psichica per il malato che è costretto ai margini sia dalla sua stessa malattia, sia dal contesto sociale che lo esclude, costituisce un disagio per la società e un dramma per chi con il malato deve conviverci. Oggi l'unica "cura", che non è cura, ma remissione dei sintomi, è il trattamento farmacologico. Una soluzione più gentile, ma per nulla diversa dalla camicia di forza o dal manicomio. In fondo le cosiddette società primitive e sciamaniche funzionavano meglio, perché il malato mentale aveva un suo ruolo persino onorato: quello dello stregone, dell'individuo posseduto dal Dio o dal Mana. La malattia mentale rivelava uno strato molto profondo dell'essere. E' allora la nostra cultura che svalutando e alienando stati mentali diversi finisce per incrementarne la violenza primordiale che a questi stati appartiene?

Mi ha colpito la risposta di Rasha che afferma che dietro la psicosi c'è quasi sempre un abuso sessuale. Non posso certo negarlo, eppure mi ricordo che Freud partì dallo stesso assunto quando cominciò ad affrontare la nevrosi isterica, poi si rese conto che non sempre l'abuso era avvenuto nella realtà e cominciò a parlare di inconscio (che è anch'esso una realtà, ma di tipo diverso da quella che normalmente vediamo). In ogni caso la sfera sessuale gli apparve come determinante tanto che costruì tutta la sua teoria sulla libido, salvo poi accorgersi egli stesso in tarda età che anche il far rientrare la malattia mentale esclusivamente in questo ambito era terribilmente riduttivo e poco produttivo. Per quanto comunque concerne il discorso terapeutico, la psicoterapia è senza dubbio una cura, ma il più delle volte una cura che non finisce mai, una stampella che accompagna per tutta la vita per consentire una forma di adattamento sociale sempre in bilico e precario.

Non parlo solo della schizofrenia, ma anche della depressione (non conosco nessuno che sia mai completamente "guarito" dalla depressione) e degli stati borer line, forse ancora più difficili a curare, perché la personalità del paziente si struttura attorno al nucleo stesso della malattia.

Answer 1

Conosco uno psicanalista che è un mistico e lui che qualcosa sa sostiene che via sia una grande differenza tra il posseduto da Dio e il folle o pazzo!
Nel primo caso l'uomo ha un suo equilibrio e vive bene in società nel secondo caso la follia, l'uscire fuori da se è il frutto di una sofferenza e di un disagio profondo che alienalo lìindividuo dalla società ed ecco che la cura farmacologica in molti casi funziona perchè è come se quel dolore smettesse di urlare nell'anima del malato per restare in silenzio e dare il tempo al "folle" di tornare in se... almeno per un po', ci sono delle comunità o case famiglia che con una serie di professionisti adeguati e ben preparato potrebbe rendere la permanenza sulla terra di queste persone meno greve.
Parlo per esperienza ma a volte il farmaco è necessario perchè certe forme non sono solo psichiche ma anche neurologiche e lì lìunica soluzione è il farmaco che ricopre il deficit!
Am con più amore e più equilibrio si potrebbero prevenire tante malattie mentali basterebbe che ci ascoltassimo di più e ci amassimo di più!
Non è questo il senso di Ama il tuo prossimo come te stesso? Non è forse la cura per una società malata?

Answer 2

Mi domando perchè citi la farmacologia ignorando totalmente la psicoterapia. Ho lavorato a lungo con gli psicotici, un'equipe di psichiatri e psicologi, con un distaccamento clinico dell'Università di Roma. Se non gli somministri psicofarmaci non puoi lavorarci, ma una volta somministrati e stabilizzati si passava alla psicoterapia. Non hai idea di quanto sia facile curare la schizofrenia dal delirio e quanto si possa aiutare uno psicotico almeno nel primo stadio. Cominciavano molto presto ad accorgersi del loro stato ma come iniziavano a ribellarsi alla famiglia psicotica (non si diventa psicotici per caso) immediatamente la famiglia li ritirava dalla cura. E' stato sempre così. Purtroppo la cura delle malattie mentali è costosa, perchè bisognerebbe isolarli dalla famiglia internandoli in un istituto di tipo familiare con psicofarmaci e psicoterapeuti, ma la cura è lunga e i soldi mancano. Poi bisognerebbe svegliare gli psicologi che attribuiscono alla società la colpa della follia. La società ha colpa dell'etichettazione dei malati ma non della loro malattia. La responsabilità è della famiglia, spesso con elementi psicotici a sua volta, ma soprattutto degli abusi sessuali. Ribatto sempre sullo stesso punto perchè si continua ad ignorare dagli stessi psicologi. Lo ripeto: dietro a psicosi, droga, alcolismo, anoressia, bulimia ecc. c'è quasi sempre un abuso sessuale subito da bambini. I malati mentali sono gente normale cui è stato fatto un male cane, Quando lo capiremo? E soprattutto, quando lo capiranno gli psicologi?

Answer 3

E' possibli curare ansia e panico grazie a questo semplice sistema http://SconfiggiAnsia.givitry.info/?sbM4
Chi ha sperimentato l’ansia e gli attacchi di panico, sa benissimo quanto è difficile imparare a gestirli.

Answer 4

Condivido le opinioni di rasha specie sulle psicosi.
La mia esperienza con la malattia mentale e' piuttosto limitata: 18 mesi di obiettore di coscienza in una comunità alloggio per casi gravi. Parlo di adulti non autosufficienti con patologie come la schizofrenia catatonica, psicosi gravi associate a ritardi mentali, danni cerebrali gravi. Praticamentegli ultimi degli ultimi gli incurabili. E devo dire che il concetto di quella comunità alloggio era quello di una gentile camicia di forza: farli vivere in condizioni dignitose senza procurare danni a se stessi e agli altri. Sinceramente non saprei che altro si sarebbe potuto fare per loro
Uno psicotico grave se non vuole andare a dormire e' in grado di strappare un lavandino dal muro e tirartelo e lo farebbe con la consapevolezza di un bambino di tre anni che fa i capricci. Io quel lavandino lo presi in pieno e finii in ospedale, tornai e continuai a vivere con quel ragazzo che neanche era consapevole di quello che aveva fatto. Forse se fossi stato un po' piu' primitivo gli avrei aperto la testa con una clava , ma la civilizzazione mi ha spinto a continuare a fare un servizio non pagato in favore di queste persone.

Answer 5

Sicuramente la parola d'ordine è "sinergia", non si può pensare di affidare solo agli ospedali, alle comunità o ai centri diurni la responsabilità della cura in patologia mentale, bisognerebbe aumentare l'informazione, sensibilizzare dapprima le famiglie che si trovano ad avere un membro interessato sul come accudire al meglio la persona.Nella malattia mentale non si tratta di semplice sorveglianza dell'ammalato ma bisogna puntare al miglioramento e potenziamento delle facoltà residue nel caso di demenze o schizofrenie oppure al contenimento nel caso di depressioni unipolari e bipolari e anche nel caso di problematiche relative all'ansia.

Answer 6

La malattia mentale per il momento si tratta con i farmaci che costituiscono una miracolosa invenzione rispetto a quello che passavano i poveri matti nei manicomi.
In effetti a tutt'oggi la causa delle malattie mentali non e' stata ancora trovata (forse perche' il cervello e' difficile da studiare)
Credo pero' sia meglio l'utilizzo dei farmaci e l'inserimento in societa' che la reclusione e la tortura

Answer 7

La domanda e interessante infatti, a volte ci sono delle persone che pur normale possono sembrare a prima apparenza non lo sono di temperamento, andando poi ad analizzare in profondità certi fattori le si scopre, ora non tutto può essere classificato come malattie "mentali" ma diciamo piu sul "psicologico" o su delle specie di "vergogne" inutili dell'essere interessato.

Le persone con schizzofrenie, invece reagisce positivamente alla discussione, al dialogo. Infatti non occore mai dare un pazzo per scontato, e una spece di cerchio vizziato, lui convinto pensa e ripensa e si auto convince sempre più convinto di ciò che pensa (ed è su questo che occorre lavorare).

I farmaci sono come una medaglia a 2 versi, da una parte posso essere di aiuto, ma dall'altra possono anche creare una dipendenza dalla quale diventa difficile venirne fuori. Sempre meglio utilizzare la terapia psycologico/morale prima di quella farmacologica secondo me.

Answer 8

Questa si che è una domanda seria, purtroppo non so risponderti ma avendo un caro cugino con il quale ci uscivo sempre in compgnia e poi si è ammalato di schizofrenia, mi sono sentito impotente nei suoi riguardi. Si sta curando con psicofarmaci, e se smette torna come prima, cioè gli venfono degli attacchi violenti. Pena per la famiglia, mi diaspiace molto sia per lui che per la famiglia che lo deve vedere così cambiato, così diverso, compreso me che ci sono stato il più vicino possibile senza purtroppo riuscire a fare nulla quando la malattia stava iniziando a manifestarsi.
Ho un nodo alla gola a parlarne perchè ora ci siamo persi di vista, lui è perso nel vuoto quando lo vedo, anche se delle volte ha momenti di lucidità e sembra una persona normalissima. Per i malati di mente ci vorrebbe tanto aiuto dalle istituzioni, non segregarli, o farci degli esperimenti con medicinali, pagliativi delle volte.
Sono ignorante nel campo, ti ho solo raccontato una mia vicenda
Grazie per la domanda ma non ho risposta.
Ciao

Answer 9

Secondo la mia poca esperienza non credo che l'unico modo sono i manicomi e il trattamento farmacologico,penso che le amorevoli cure della famiglia e delle prsone care siano piu importanti di quelle anzidete:Purtroppo lo stato Italiano è più sensibile ai DICO.Dovrebbe prestare più attenzione dei problemi delle famiglie con situazioni di questo tipo.