corsa furibonda per montarci sopra, senza badare a differenze di età, precedenza, rispetto per il prossimo nonchè per gli anziani, e via così a prendersi il seggiolino migliore...e poi il viaggio, studenti con zaini mastodontici sulle spalle, ad occupare lo spazio di due persone, urtare il vicino nello sballottamento...e ancora sostegni unti e scivolosi, difficoltà a passare tra la gente pressata per raggiungere l'uscita...con il vicino che ti dorme sulla spalla e hai anche paura di disturbarlo per dirgli che sei alla tua fermata...l'altro che legge e si abbiocca sulle pagine..la signora incaxxosa perchè il marito nn le ha dato il bacio del buongiorno..il conducente nervoso per quel fottutissimo lavoro guida come se fossimo un carro buoi...e io che faccio? con il mio libro sotto il braccio, il faccino assonnato, il ciuffo spento e l'occhio da triglia, me ne sto quasi rannicchiato nell'angolo, nn vedo neanche la fermata per l'appannamento dei vetri e mi sento nell'odissea...
2006-12-01
06:23:39
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inviata da
Anonymous
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Società e culture - Altro