Ogni intervento per aprire un dialogo tra le varie religioni sembra minato da chiusura e paura. Ecco la mia opinione, e desidero conoscere la vostra.
Il lupo quando attacca una pecora non si lancia sulle zampe per impedirgli di fuggire, ma cerca con le sue zanne il collo della vittima, così che non possa gridare e chiedere aiuto. Senza l’aiuto del pastore diventa facile preda. La stessa tattica del “diavolo muto” che serra la gola degli uomini per non farli dialogare tra loro. Molte angustie e problemi cessano di esser tali, quando ci apriamo con le persone. Con Papa Giovanni Paolo II si è realizzata quest'apertura, è iniziato questo dialogo, l’incontro di Assisi fra i rappresentanti delle varie religioni è stato uno dei più grandi eventi della storia del novecento. Qualcuno però (il “diavolo muto”) era dietro l’angolo appostato per abbattere quella bianca colomba di pace che si librava felice nell’aria. Un tentativo di serrare la gola, chiudere il dialogo. Il susseguirsi delle guerre ha tolto la voce un po’ a tutti. Al posto delle parole volavano pallottole. Al posto dei passi verso l’incontro stridevano i carri armati e le bombe costringono a turarsi le orecchie. Quell'evento sognato da generazioni intere sembra morto. Ma no, ecco dapprima un debole sospiro e poi il belare della pecora, ferita ma non uccisa, sempre più forte come il ruggito di un leone. Papa Benedetto XVI proprio all’inizio del suo pontificato durante il viaggio in Germania, a Ratisbona, luogo di cultura e di dialogo, ha pronunciato un celebre invito al dialogo tra le religioni, ed ecco il lupo pronto ad azzannare il collo della pecora. Il “diavolo muto” ha sferrato un duro colpo. Le polemiche e le violenze non hanno permesso di vedere più in là di quanto diciamo, tutte le potenzialità di bene racchiuse nel nostro cuore. Il demonio lo si sconfigge parlando; allora, la pecora batte il lupo. Se fosse necessario non ci importi di dare una cattiva impressione di quel che diciamo. Spesso col solo fatto di parlarne abbiamo già vinto, o ci siamo messi sulla via della vittoria. Questo è il gran merito di Benedetto XVI: il Papa ha avuto il coraggio di parlare. La citazione incriminata stava spegnendo la sua voce ma “Dio scrive diritto sulle righe storte”, ed ecco il lato positivo della questione: il “diavolo muto” è stato sconfitto, perché c’è stata un’eco suscitata attorno a quella frase che il mondo intero si è chiesto cosa stesse succedendo, televisioni e giornali di tutto il mondo sono servite da casse di risonanza per chiarire ed evidenziare l’invito al dialogo tra le religioni vero contenuto del discorso del Papa. Cosicché quel discorso che stava passando sotto silenzio per colpa del “diavolo muto”, è diventato il momento più esaltante del viaggio del Papa che i mass-media stavano trattando come una gita turistica.
Per questo dialogo alcuni cristiani hanno versato e spargeranno il proprio sangue innocente di martiri. Ma il “diavolo muto” lo si sconfigge parlando.
2006-10-31
09:17:01
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3 risposte
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inviata da
silvio751
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Partecipazione civica