Il Vicariato di Roma ha negato la sepoltura religiosa alla salma di Piergiorgio Welby.
Con dolore l’anziana madre ha accettato tale decisione e Piergiorgio è stato sepolto con una cerimonia laica.
Welby, malato terminale di una patologia implacabile quale la distrofia muscolare progressiva, ha sofferto un autentico calvario, ha sopportato di vedersi paralizzato, di sentir perdere goccia a goccia la propria sensibilità ma non la lucidità della propria mente che, attenta, registrava il peggioramento, costante, giorno dopo giorno; una mente libera in un corpo immobile.
La sofferenza della mente, dell’anima ma anche e soprattutto di quel corpo silente, protagonista assoluto nel suo "sottrarsi" continuo, e quando la sofferenza è stata troppa per un semplice uomo, lui stesso ha ceduto al dolore, si è arreso laddove gli zelanti ministri religiosi vorrebbero che tutti riuscissero a vincere battaglie di cui nessuno sa quantificare la forza necessaria per lo sforzo, fintanto che non si prova.
2007-01-02
19:50:49
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Anonymous