Riciclare riciclare riciclare......................
2007-12-05 02:38:43
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answer #1
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answered by renato c 4
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Forse non è la soluzione migliore, ma sicuramente è la più praticabile. Naturalmente, come in ogni cosa, ci vuole un po' di buon senso.
Se si facesse un minimo di raccolta differenziata, anche solo umido, solidi e rifiuti speciali, si potrebbe:
- bruciare tutta la parte umida, che comunque libererebbe in parte CO2 per naturale decomposizione, per usi diversi come produrre energia elettrica o acqua calda;
- utilizzare e riconvertire i rifiuti solidi in qualcosa di utile, vedi vetro, carta, plastica, ferro etc.
- trovare una destinazione sicura per i rifiuti speciali, quali acidi, oli, farmaci, batterie esauste etc... magari rendendoli inerti, o trovando il modo di riutilizzarli.
Sicuramente comunque esistono già le soluzioni a questi problemi, ma forse ci sono in gioco degli interessi, di pochi, che valgono più della salute dell'intera umanità.
Mi auguro solo che i soldi che questi individui fanno, vengano spesi tutti in medicine per curarsi... brutti pezzi di m...
2007-12-05 16:26:22
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answer #2
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answered by telodicoio 3
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Purtroppo nel nostro Paese non esiste una politica di smaltimento dei rifiuti pericolosi, il chè li fa finire nelle mani dell' ecomafia con costi enormi per la collettività ma quello che è più grave non si sa DOVE vanno a finire: potrebbero essere vicino ad ognuno di noi a nostra insaputa. Quando acidentalmente se ne scopre qualche deposito il contenuto viene smaltito all'estero in alti Paesi Europei più progrediti che possiedono gli inceneritori e da questi traggono anche benefici in termini energetici oltre che ambientali. Ma su questo argomento come su altri, vedi Protezione Civile, Rischio Naturale e Tecnologico, Safety, gli italiani vengono lasciati nella pressocchè totale ignoranza!
2007-12-05 13:17:24
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answer #3
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answered by enzo 1
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no, non credo proprio. forse apparentemente potrebbe essere la soluzione migliore, o almeno l'unica possibile. ma come la mettiamo con il fatto che studi su vasta scala hanno dimostrato che presso gli inceneritori di rifiuti urbani ci sono
tassi più elevati di cancro negli adulti e nei bambini e anche difetti alla nascita?? i risultati sono in accordo con (l’ipotesi) che le associazioni siano causali. Questa interpretazione è
sostenuta da un certo numero di studi epidemiologici più piccoli, che suggeriscono che la varietà di malattie prodotte dall’incenerimento possa essere molto più ampia. Le emissioni degli inceneritori sono una fonte importante di polveri fini, di metalli tossici e di più di 200 sostanze chimiche organiche, tra le quali sostanze cancerogene, mutagene ed interferenti endocrini. Le emissioni contengono anche altri composti non identificati, il cui potenziale per provocare danni è ignoto, come una volta accadeva con le diossine. Poiché la natura dei rifiuti cambia continuamente, così cambia anche la natura chimica delle emissioni degli inceneritori e quindi anche il potenziale per produrre effetti avversi sulla salute.
Le attuali misure di sicurezza sono progettate per evitare effetti tossici acuti nelle immediate vicinanze dell’inceneritore, ma ignorano il fatto che molti di questi inquinanti si accumulano negli organismi, possono entrare nella catena alimentare e possono causare malattie croniche nel tempo e in un’area geografica molto più ampia. Non sono stati effettuati tentativi ufficiali per valutare gli effetti delle emissioni sulla salute a lungo termine.
Gli inceneritori producono ceneri pesanti e ceneri leggere (o volanti) che rappresentano il 30–50% in volume dei rifiuti originali (se compattati) e che vanno trasportate alle
discariche. I dispositivi per l’abbattimento (degli inquinanti) negli inceneritori moderni, in particolare quelli per le diossine e i metalli pesanti, semplicemente trasferiscono il carico
inquinante dalle emissioni in atmosfera alle ceneri leggere. Queste ceneri volanti sono leggere, facilmente trasportate dal vento e in gran parte con dimensione delle particelle
minima. Costituiscono, quindi, un pericolo per la salute considerevole e poco conosciuto.
In due parole, non solo non eliminano il 'problema' alla base, ma ne aggiungono altri, forse addirittura più gravi.
Come dici tu, è solo il solito affare miliardario, aggiungerei sulle spalle di noi cittadini che subiamo le conseguenze (come per molte altre cose).
spero di essermi spiegata, a volte non ho il dono della chiarezza! =)
ciao, buona giornata
2007-12-09 06:09:12
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answer #4
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answered by *Vale* 4
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secondo me l'unica strada è riciclare,incenerire i rifiuti va bene ma per quantità limitate...
2007-12-07 15:52:14
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answer #5
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answered by leon 6
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e allora secondo te è meglio affogarci nei rifiuti ?
sai coe hanno fatto città come New York, Londra, Parigi ??
no è ?
informati
erto con le tangenti non si va da nessuna parte, magari nel terzo mondo, e ci siamo vicini
2007-12-05 14:05:25
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answer #6
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answered by Il giornalaio di Firenze 7
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Ad oggi e nel nostro Paese Italia è sicuramente la soluzione migliore sotto tutti i punti di vista. Ci sono tecnologie disponibili per limitare al minimo l'impatto ambientale in termini di emissioni. Pensa che esiste un grande inceneritore nel centro di Vienna da oltre 10 anni senza che i cittadini abbiano mai protestato. I cittadini debbono essere informati correttamente e pretendere che chi decide adotti sempre le tecnologie più avanzate del momento ovvero la BAT best available technology
2007-12-05 12:53:29
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answer #7
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answered by riziero 1
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La plastica bruciata crea diossina, cancerogena. La cura da cavallo è il riciclaggio reale dei rifiuti. E' un esigenza ambientale, di salute pubblica e una notevole fonte di arricchimento economico. Pecunia non olet. Dunque perchè non guadagnare dal riciclaggio eco sostenibile?
2007-12-05 12:32:27
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answer #8
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answered by fulmine 7
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Penso che incenerire i rifiuti possa essere uno degli elementi di una corretta gestione degli stessi.
Chiaramente sottointendo una attenta progettazione e pianificazione dei termovalorizzatori.
2007-12-05 11:15:50
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answer #9
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answered by Miri81 7
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Uno dei motivi per cui vengono proposti gli inceneritori è il grande interesse speculativo che è legato alla produzione di energia elettrica. Non è un caso che alcuni tra i grandi imprenditori italiani, uno dei quali è Gnutti, si sono specializzati in queste realizzazioni. Sono impianti che funzionano solo con guadagni quasi senza spese. Si tratta di industria e centrale termoelettrica, per la quale la materia prima, nel caso specifico il combustibile, non è un costo, bensì addirittura un utile. (Tutti gli imprenditori, probabilmente, sognerebbero di gestire una simile impresa). Dal punto di vista dei flussi di materia e di energia, queste imprese hanno praticamente solo voci positive di entrate:
• il combustibile, cioè i rifiuti conferiti pagati al Kg dai comuni, cioè dai cittadini con la tassa-rifiuti
• quindi un contributo dal Conai per i contenitori riciclati o meglio bruciati;
• un contributo dalla Stato come impianto produttore con “energia rinnovabile” [?!];
• le bollette dell’energia elettrica pagate dai cittadini;
• le tariffe dell’acqua calda distribuita con il teleriscaldamento, pagate dagli utenti e decise discrezionalmente dalla società che gestisce
• dopo l’incenerimento il ferro presente nelle ceneri viene venduto alle acciaierie.
Per questo c’è molto interesse, perché si può definire una formidabile “gallina dalle uova d’oro” che permette alle società di realizzare profitti altissimi.
2007-12-05 10:53:53
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answer #10
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answered by Jusyna 6
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