Ciao.
Ritengo - anche se legalmente niente lo vieta - che sia difficile che tu trovi un venditore che possa stipulare con te un preliminare di compravendita senza che tu versi alcunché come caparra confirmatoria, o che giunga direttamente al rogito notarile, senza stipulare nessun compromesso.
Pur finanziando il 100% del prezzo dell'immobile che ti accingi ad acquistare accendendo un mutuo ipotecario, secondo me dovresti trovare in anticipo una piccola somma da corrispondere al promittente venditore come caparra, per garantirgli il tuo impegno a comprare l'immobile (sempre che tu trovi un venditore che si accontenta di ricevere una cifra esigua al momento del preliminare).
Riguardo alle spese notarili, solitamente vengono pagate dal compratore contestualmente alla firma del contratto, anche perché il notaio deve riversare una buona parte delle somme ricevute al momento della registrazione dell'atto all'Agenzia delle Entrate, per la corresponsione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale.
Anche in questo caso, però, nulla vieta che tu trovi un accordo con il notaio a cui ti rivolgi per pagare, quanto meno il suo onorario, solo quando ti verrà erogato materialmente il mutuo (solitamente una ventina di giorni dopo il rogito).
Ma è ovvio che se vuoi includere nel mutuo anche le spese del notaio non dovrai più contrarre un mutuo pari al 100% del valore dell'immobile, bensì superiore.
E qui forse ti nasceranno delle difficoltà con l'istituto di credito: non sarà facile che ti eroghino un finanziamento di tale entità, a meno che di presentare alla banca una stima, relativa all'immobile, che lo valuti un importo superiore rispetto al prezzo di vendita che verrà dichiarato in atto.
Comunque, ribadisco il consiglio dell'utente P.V.C. di conservare le fatturedelle spese sostenute.
Infatti, il caso di erogazione di un mutuo di importo superiore rispetto al prezzo di vendita dell'immobile dichiarato in atto, fa drizzare le antenne ai funzionari dell'Agenzia delle Entrate che, soprattutto in caso di acquisto da società costruttrice, non esiteranno a fare un accertamento ritenendo che tu abbia pagato "a nero" all'impresa venditrice quella somma di mutuo in più (evadendo quindi le imposte).
Il pericolo di accertamento è molto meno elevato nel caso in cui tu acquisti da un privato: in questo caso infatti le imposte di registro, ipotecariae catastale non le paghi sul prezzo dell'immobile bensì sul suo valore catastale (che è fisso e solitamente di gran lunga inferiore al prezzo).
Saluti
2007-10-03 22:00:42
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answer #1
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answered by Anonymous
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Le spese di accensione variano da banca a banca e da prodotto a prodotto.. per conglobare tutte le spese nel mutuo ha ragione p.v.c. si può fare. Non tutti gli enti bancari sono disposti o disponibili a questo genere di operazione. Infatti questo genere di pratiche di solito viene dato da gestire ad un mediatore creditizio. Io lo faccio per lavoro e se i tuoi redditi lo permettono l' operazione è più complicata da spiegare che da effettuare. al momento dell' atto ti verrano erogati oltre i soldi che per l' acquisto dell' immobile anche i soldi per le spese accessorie.
2007-10-02 10:51:51
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answer #2
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answered by Vash.,.,., 1
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con calma. Le spese notarili normalmente non vengono incluse nell'importo del mutuo che ti viene concesso dalla banca. Quindi credo che tu debba pagarle una tantum. Per l'acconto intendi la caparra che devi versare al venditore della casa? Io credo che difficilmente il venditore stipuli il compromesso di vendita senza versare la caparra. Se tu poi rinunzi all'acquisto o, per esempio, non riesci ad avere il mutuo dalla banca? Il venditore non credo accetti questo tipo di limitazioni.
2007-10-02 04:32:59
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answer #3
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answered by jensmunk 3
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Dipende, prima di tutto, dalla banca: deve essere disponibile ad erogare, oltre al valore dell'immobile, il corrispettivo delle spese notarili, imposta di registro o IVA, spese di agenzia (se presente), ecc. ecc., spesso ci si riesce, sempre che il tuo reddito lo permetta. Personalmente ho visto più volte comprendere nel mutuo tutte le spese relative all'acquisto, normalmente ricorrendo al "trucchetto" di sovrastimare leggermente l'immobile.
Se, con la banca concordi una cifra di mutuo che riesca a comprendere anche le spese, devi poi parlare con il notaio, per verificare se è disponibile a rogitare un atto di mutuo con valore erogato superiore a quello dell'atto di compravendita.
La norma dice che nell'atto di compravendita deve essere dichiarato un valore non inferiore all'atto di mutuo, tuttavia alcuni notai, avvisando che l'Agenzia delle Entrate potrebbe sollevare qualche obiezione, accettano di rogitare purchè la differenza sia contenuta e comprenda appunto le sole spese sostenute, e documentate, per l'acquisto.
Quindi, se riesci nell'operazione, conserva tutte le fatture delle spese.
In merito all'acconto da dare al proprietario: è chiaro che difficilmente, chi vende, difficilmente accetterà di "fermare" un immobile senza avere in mano un minimo di caparra, ma se ottieni il mutuo per il 100% (o superiore) questi soldi ti verranno versati sul conto, contestualmente all'atto, darai quindi al venditore la differenza.
2007-10-01 12:15:20
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answer #4
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answered by P.V.C. 4
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le spese notarili e altre spese bancarie le devi cacciare di tasca
i soldi che ti dà il mutuo non 'centrano nulla con le spese notarili, anzi tu manco li vedi fisicamente quei soldi, vengono dati direttamente a chi ti vende casa
2007-10-01 11:35:16
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answer #5
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answered by Il giornalaio di Firenze 7
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dipende dal venditore richiederti un acconto o prefinanziarti il mutuo. le spese notarili non puoi rateizzarle perchè devi versare l'onorario del notaio direttamente a lui al momento dell'atto
2007-10-01 11:35:01
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answer #6
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answered by tildetorio 4
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