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...quale la differenza sostanziale?
...proprietà sull'organismo dell'uno e dell'altro, uguali?

2007-03-04 11:04:26 · 3 risposte · inviata da Toro 2013 ™ VG 7 in Mangiare e bere Birra, vino e alcolici

3 risposte

...vorresti dire distillato di vino: la grappa è un distillato di vinaccia (le bucce che rimangono una volta fatto il vino); il distillato di vino è sinonimo di brandy o cognac, e lo dice la parola stessa: è un distillato di vino. La distillazione presuppone che ci sia già dell'alcol da estrarre da qualcosa: l'uva, se non viene fatta fermentare, non contiene alcol. Praticamente i due distillati hanno le stesse proprietà sull'organismo, cioè ti fanno ubriacare se non stai attento. Solitamente il cognac è più morbido della grappa, ma comunque sono due sapori diversi che trovano estimatori sia per l'uno che per l'altra.

2007-03-04 12:17:20 · answer #1 · answered by Almoira 5 · 0 0

Si dice grappa, e per la legge italiana anche acquavite di vinaccia o distillato di vinaccia, l'acquavite ottenuta dalla diretta distillazione delle vinacce, ossia da ciò che residua dall'uva spremuta per la vinificazione, scelte secondo disponibilità e usi locali, diraspate o no, con i vinaccioli o senza, invecchiata o no in botti di legno. Sino a pochi anni fa la grappa era considerata (era) prodotto volgare e distillata di corsa, senza minuta rabbia, così che aggrediva con i suoi angoli acuti. Proprio per la sua aggressività non si prestava ad entraer a far parte del grande mondo dei cocktail.
Prodotta oggi al meglio, per merito di alcuni intelligenti artigiani - la grappa non può per la sua natura contadina essere frutto d'industria (gli apparecchi continui, appunto industriali, danno grappe vuote; Gli apparecchi discontinui, degli artigiani, grappe animate) - si scopre elettiva per i drink e en nasce tutta una serie, shor e long, sbalorditiva. Facile pronosticare; sarà la grande protagonista - nel nostro campicello, dico - degli anni futuri.
Le grappe si possono distinguere a seconda della zona doi produzione: le grappe piemontesi, asciutte ed ampie, si sottolineano per una loro durezza e austerità, che le fa assaggiare in modo dialettico, peraltro piacevolissime, da antagonista. Le grappe trentine sono giovani e vivide, le meno concettose forse, certo le più lineari e fresche (anche quando invecchiate). Le grappe Venete sono più concettose; il velluto c'è ma si nasconde; sembrano in qualche misura incompiute (no, non è un difetto); ci manca un'ultima fase, come per non romperne l'incanto (a pensarci bene, ciò potrebbe anche dirsi per le grappe piemontesi; proprio da ciò nasce la nec3essità del dialogo). Le grappe friulane sono le più complete "sentono" il giornaliero confronto con la gente (già a monte: il viticoltore visita il distillatore; porta la "sua" vinaccia e vuole la "sua" grappa; contatto "fisico" con il distillato; vinaccia contro grappa) e si sottolineano per morbidezza, nerbo e vivacità, né nuoce loro l'infinitesimo sentore di carruba, tanto sfumato da essere solo distintivoe piacevolissimo.
Una menzione speciale spercialmente per quanto riguarda il mio personale studio delle possibilità di mescita delle grappe (drinks, cocktails) ha la grappa friulana della vuisinàr per essere stata invecchiata in botti di ciliegio (vuisinàar in friulano). Le sue straordinarie doti d'euritmia, la rendono, a parer mio, elettiva proprio per i drinks (ciò non toglie che si possano produrre anche con altre grappe).
I distillati di vino sono tutta le serie di acqueviti derivantio da vini quindo tutti i cognac, gli armagnac, i Grande Champagne, i Petites champagne, (occhio non hanno niente a che fare con gli champagne, ma identificano solo la zona della Francia di produzione), i brandy, il Calvados.
Tra i distillati d'uva ricordo: Il distillato di uva Cruvajo o Cruajo che si presenta fine e delicato al profumo e secco, armonico e ben strutturato al gusto, il Distillato di Uve Bianche dei fratelli Brunello, nei pressi di Como, il Distillato d'Uva "Most" delle distillerie Tosolini, il Monovitigno di Picolit di Nonino, il Monovitigno Teroldego e il Monovitigno Nosiola di Tait, il Distillato di uve Picolit, Fragolino di Livon(fin qui siamo tuti in Trentino), il Distillato di Uva Regina di Agazzotti (Emilia Romagna).

Per quel che riguarda le proprietà sull'organismo posso solo dirti che in piccola quantità sono tutti vaso dilatatori, quindi dovrebbero prevenire gli infarti, ma cosa dire per quanto riguarda il fegato?

2007-03-04 21:18:20 · answer #2 · answered by timitabrev 6 · 2 0

La grappa e' un distillato di vinacce ovvero della parte solida risultante dalla spremitura delle uve e prima fermentazione.
Il distillato del vino invece viene chiamato acquavite.
La differenza sta' nelle componenti aromatiche e nella possibilita' per la grappa di contenere piccole quantita' di alcol metilico derivante dalla pirolisi delle graspe.
Questo e' il motivo per cui la produzzione casalinga di grappa puo' essere pericolosa in quanto l'alcol metilico puo' causare cecita' e morte.

2007-03-04 13:42:43 · answer #3 · answered by bowman900 3 · 0 0

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