ti consiglio una seduta dal Chiropratico, è un pò costosa ma ti assicuro ne vale la pena, con me ha fatto miracoli...avevo una "stratendinite" a entrambi i piedi da oltre un anno...riuscivo a camminare a malapena...ma grazie a questo specialista ho alleviato il dolore insopportabile! in bocca al lupo!!!
2007-03-04 10:44:03
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answer #1
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answered by very 2
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Potresti tentare con l'agopuntura, alcune volte da risultati ottimi...
2007-03-01 20:59:00
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answer #2
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answered by bat madness 5
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Prova con la ionoforesi. Se non va rivolgiti al miglior chirurgo della mano d'Italia e rischia. Se ho ben capito la musica e' la tua vita
2007-03-04 11:38:23
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answer #3
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answered by gattinagrin 6
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Io avevo 1 tendinite alla spalla, mi si bloccava il braccio e nn riuscivo + a muoverlo. Nn mi faceva effetto nulla, nè farmaci, nè cerotti, nè massaggi. Poi invece ho risolto con 15 sedute di ultrasuoni. Provaci.
2007-03-01 21:11:12
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answer #5
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answered by Lucy 2
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Cure:
Riposo, applicazione di ghiaccio, compressione e sollevamento dell’arto, eseguiti singolarmente o anche contemporaneamente, possono essere utili per curare sia i casi cronici sia quelli acuti. Per ridurre il dolore, il medico può consigliare un farmaco antinfiammatorio non steroideo. Se il dolore è intenso, potrà essere prescritta un’iniezione di cortisone. Se, infine, si formano calcificazioni nei tessuti molli, la fisioterapia è utile per cercare di recuperare la mobilità dell’arto.
Cure alternative:
Tra i fitoterapici boswelia e curcuma possiedono proprietà antinfiammatorie.
L’equiseto, invece, è ricco di silicio una sostanza che favorisce la circolazione sanguigna e rinforza i tendini.
Consigliati anche fiori di Bach, agopuntura e omeopatia.
Alimentazione
Evitare i grassi saturi, idrogenati e parzialmente idrogenati, contenuti in carne rossa, derivati del latte, margarina e grassi di cottura vegetale, perché possono aumentare l’infiammazione e quindi il dolore.
La diagnosi delle tendiniti è sintomatica e si basa sulla storia clinica del paziente; tuttavia in alcuni casi il medico può ritenere opportuno richiedere accertamenti più approfonditi, qualora sospetti complicazioni o cause sottostanti alla tendinite:
ecografia: è l’esame più semplice e meno costoso in grado di confermare la diagnosi clinica di patologia tendinea;
risonanza magnetica nucleare: serve a studiare con maggiore precisione lo stato del tendine e il suo eventuale indebolimento o la sua lacerazione;
analisi del sangue possono essere richieste per verificare che la causa della tendinite non sia una patologia reumatica.
Rimedi "fai da te"
La prima terapia della tendinite si effettua a casa, permette una più rapida guarigione e consiste in:
immobilizzazione: può essere fatta con una fascia elastica, con una fascia per sostenere l’arto (nel caso del braccio) o con un tutore;
evitare l’immobilità assoluta, che porta a un irrigidimento dei legamenti: è opportuno muovere delicatamente l’articolazione ogni giorno, per mantenere l’elasticità del tendine;
riposo, ma non totale: evitare i movimenti e le azioni che mettono sotto stress il tendine (il nuoto può essere tollerato);
freddo: immersione della parte in acqua fredda o impacchi di ghiaccio possono diminuire l’infiammazione e alleviare il dolore;
compressione: per mezzo di una fasciatura elastica, per evitare il gonfiore;
elevazione: sollevare la parte al di sopra del livello del cuore, soprattutto durante il riposo notturno
Il medico può decidere di procedere con terapie specifiche, soprattutto nel caso di tendiniti croniche e quando i rimedi “fai da te” non portino a una risoluzione dei sintomi entro due settimane:
farmaci antinfiammatori per via orale, per esempio acido acetilsalicilico o ibuprofene (vanno usati solo a breve termine per superare la fase acuta) o, per trattamenti più prolungati, inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, come il rofecoxib;
infiltrazione locale di farmaci steroidei, che vanno tuttavia utilizzati per brevi periodi per evitare l’insorgere di effetti collaterali: un uso eccessivo può alterare il tessuto del tendine rendendolo più debole e facile alle lacerazioni;
per prevenire le tendiniti ricorrenti e le cronicizzazioni esistono esercizi muscolari specifici che potenziano l’elasticità del tendine e la sua capacità di assorbire le sollecitazioni;
il chirurgo può procedere a un intervento riparativo del tendine già lacerato, o in alcuni casi, può decidere per un intervento preventivo; raramente può essere necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere il tessuto infiammato intorno al tendine.
Buona fortuna!!!
2007-03-01 20:57:15
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answer #6
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answered by Anonymous
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