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Perchè siete tutti così favorevoli agli psicofarmaci?
Che ci crediate o no, creano assuefazione se non fisica lo fanno a livello psicologico! Odio gli psicofarmaci... ci sono già passata...

2007-03-01 09:30:25 · 19 risposte · inviata da sarav8179 2 in Salute Salute mentale

Volevo comunicare a tutti che non intendo dare un giudizio sulla miglior risposta, perchè ognuno di voi, a suo modo, ha ragione, in base alle proprie esperienze... grazie per le vostre testimonianze

2007-03-02 02:02:14 · update #1

19 risposte

Nessuno è favorevole agli psicofarmaci, come a nessun altro farmaco... ma se sono richiesti conviene usarli associati ad una terapia... meglio uno psicofarmaco che una persona che si butta dal balcone in una crisi, non pensi?

Hai tutta la mia approvazione sulla migliore risposta che non dai...

2007-03-01 09:40:09 · answer #1 · answered by Heart of Darkness 6 · 3 0

Be se e` necessario perche` non farne uso? Magari sono daccordo di non abusarne,quello si, perche` si sa che il troppo storpia.

2007-03-01 23:41:54 · answer #2 · answered by ♥ℒαɗγ♥ 7 · 3 0

io non sono favorevole ma quando servono si devono prendere. Pero' una volta che lasituazione e' migliorata ci si devono rimboccare le maniche e liberarsene piano piano

2007-03-01 19:13:20 · answer #3 · answered by gattinagrin 6 · 2 0

hai perfettamente ragione io vedo mia zia che ormai succobe ha iniziato come cura e adesso nn ne puo fare meno e incredibbile e pensa k i farmacisti ormai la conoscono ma per soldi se ne sbattono i figli e come se nn ci fossero hanno ragione nel dire k solo tutto nella sua testa ma ***** stargli vicino vive pur sola dico solo k chi fa in tempo smetta a prenderli..ciaoo a tuttio

2007-03-01 17:59:35 · answer #4 · answered by Anonymous · 2 0

IO NON SONO FAVOREVOLE....non gl ho mai presi e ringrazio il DIO di questo...cmq ti posso assicurare che questi farmaci a molte persone hanno salvato la vita...vai tranquilla che a qualcosa servono....

2007-03-01 17:45:23 · answer #5 · answered by niki[AJO'] 3 · 2 0

ci sono casi e casi... purtroppo se servono si devono assumere sennò accendi un cero a Sant'Antonio....

2007-03-01 17:41:50 · answer #6 · answered by Anonymous · 2 0

L'evoluzione degli psicofarmaci è stata un processo di nuovi sviluppi decantati come "miracolosi", ma che, in seguito, si sono rivelati essere disastrosi e, in alcuni casi, anche letali.

Primi del 1900: I barbiturici (farmaci sedativo-ipnotici), furono introdotti per controllare il comportamento del paziente. Nel 1978, il Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs americano, propose di imporre controlli sui barbiturici, poiché erano "più pericolosi dell'eroina".

Anni '30: L'uso delle anfetamine era usato come antidepressivo e fu promosso che non creavano "reazioni pericolose". Tuttavia, furono immediatamente riportati casi di dipendenza e "psicosi da anfetamina", ma questa informazione non fu resa nota ai consumatori.

1943: LSD, inizialmente fu sviluppato come uno "stimolante" circolatorio e respiratorio e divenne una panacea in campo psichiatrico negli anni '50 come "cura" per quasi ogni cosa, dalla schizofrenia al comportamento criminale, dalle perversioni sessuali all'alcolismo. Gli effetti collaterali come attacchi di panico, allucinazioni, confusione, depersonalizzazione e aborto, non furono rivelate.

Anni '50: L'ecstasi fu originariamente sviluppata ed usata senza successo come sostegno alla psicoterapia nella Germania del 1914. Oggi è una delle più pericolose droghe illegali o da "strada.

Anni '50: Nella Parigi occupata dai nazisti nel 1942, i ricercatori scoprirono la fenatiazina (sostanza cristallina giallastra usata per tinture e insetticidi) che diminuiva l'attività del sistema nervoso centrale. Negli anni '50, il farmaco fu venduto sotto vari nomi, incluso clorpromazina, Largactil e Torazina. Solo nel 1972 i pazienti furono avvisati degli effetti inabilitanti dei farmaci, che comprendevano danni irreversibili al sistema nervoso e una reazione tossica mortale che uccise circa un centinaio di americani. I decessi negli altri paesi sono sconosciuti.

1957: Gli Inibitori delle Monoamino Ossidasi (MAOI), sviluppati all'origine per curare la tubercolosi, ma ritirati dal mercato poiché causavano l'epatite, furono usati come antidepressivi. Alcuni cibi e bevande come il formaggio, il vino e la caffeina interagivano con questi farmaci e causavano cambiamenti nella pressione sanguigna e rappresentando una minaccia per la salute. In alternativa, nel 1958, furono sviluppati gli antidepressivi triciclici a lunga azione ma causavano intontimento, sonnolenza, difficoltà nel pensare, mal di testa e aumento di peso.

Anni '60: I tranquillanti minori o benzodiazepine divennero noti come il "piccolo aiutante della mamma" questo perché erano prescritti ad un alto numero di donne. Non fu mai reso noto ai consumatori che potevano dare assuefazione dopo diverse settimane di somministrazione.

Anni '60: Usato originariamente per invertire il coma indotto da barbiturici, lo stimolante simile alla cocaina, Ritalin (metilfenidato) fu usato per problemi di comportamento dell'infanzia e per "l'iperattività". Nel 1971, il Ritalin e altri stimolanti simili furono inseriti nella stessa categoria della morfina, cocaina e oppio.

Anni '80-'90: Gli antidepressivi SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina) furono venduti come "un capolavoro della medicina" e, di fatto, come privi di effetti collaterali. Quattordici anni dopo finalmente furono resi noti ai consumatori i potenziali effetti collaterali e i disordini neurologici, incluso tic fisici che creano violente smorfie del viso (indice di un potenziale danno cerebrale) e il fatto che questi farmaci possono causare il suicidio e comportamenti violenti.

Anni '90: I nuovi neurolettici "atipici" o i farmaci antipsicotici usati per la schizofrenia furono acclamati come trattamenti di "svolta", nonostante alcuni studi degli anni '60 collegavano questi farmaci ad arresti respiratori e attacchi cardiaci. Ora stanno emergendo casi in cui questi farmaci stanno causando diabete ed infiammazione al pancreas.

Oggi: I tranquillanti minori sono prescritti ad almeno 17 milioni di persone in tutto il mondo e la scrittrice Beverly Eakman riferisce che "le nazioni dell'Europa occidentale si trovano di fronte a livelli epidemici di cittadini che stanno venendo resi schiavi dei tranquillanti ed anche degli antidepressivi". In Spagna, l'uso di antidepressivi è aumentato del 247% negli anni 90, con le vendite che sono aumentate di tre volte e quelle degli ansiolitici di quattro volte a partire dal 2000. Nel 2004 in Gran Bretagna, gli scienziati hanno scoperto che un certo tipo di SSRI è consumato in tale quantità che ora vi sono tracce di esso nell'acqua potabile della nazione. I farmaci viaggiano attraverso la rete delle acque di scolo e sono riciclate nell'impianto idrico dell'acqua potabile. Secondo il portavoce del movimento ambientalista, il parlamentare Norman Baker: "Questo potrebbe sembrare un caso di velata cura di massa ai danni di un pubblico ignaro ed un problema sanitario potenzialmente molto preoccupante".

Estratto da: PSICHIATRIA

Sia le droghe da strada che gli psicofarmaci provocano dipendenza, assuefazione e conducono in molti casi ad atti di violenza. Ma mentre le prime sono illegali, i secondi sono somministrati anche ai bambini e sono spacciati per medicine. In realtà si tratta di sostanze molto pericolose che alterano la mente e i cui effetti sono simili a quelli degli stupefacenti.



In passato molte delle droghe ora fuori legge erano utilizzate in ambito psichiatrico. La canapa è stata vietata quando se ne perse il controllo e i giovani cominciarono a usarla per sballarsi. Questa pianta nell'Ottocento era impiegata per il trattamento delle malattie mentali, in particolare di stati depressivi. La diffusione di questa e di altre sostanze è stata favorita dall'establishment psichiatrico. Prendiamo l'LSD, ;; negli anni 50 era propagandato come cura di tutti i mali, dalla schizofrenia alle perversioni sessuali, dall'alcolismo al comportamento criminale; o l'ecstasy, introdotta in Germania con la psicoterapia, all'inizio del secolo scorso; o le anfetamine, usate negli anni trenta come antidepressivi.

Tutte queste sostanze sono oggi note come "droghe pesanti" o "droghe da strada". TUTTE ILLEGALI! Per quanto possa destare scalpore, il Ritalin sta seguendo lo stesso cammino. L'11 aprile di quest'anno è stato riclassificato dal Ministero della Sanità e dal Ministero di Giustizia come stupefacente e inserito nella tabella I, assieme a droghe pesanti come le anfetamine, gli oppiacei, i barbiturici, l'LSD e la cocaina. Eppure continua a essere sperimentato sui bambini, mentre negli Stati Uniti e in Gran Bretagna milioni di adolescenti lo consumano regolarmente. Nelle scuole a volte è utilizzato per sballarsi, e si è già ;; conquistato la fama di "droga a basso costo". Del tutto legale! Viene in alcuni casi spacciata dagli studenti nei cortili o nei corridoi e c'è chi la riduce in polvere per sniffarla. L'hanno soprannominata "kiddie's coke", la cocaina dei piccoli.

L'aspetto più drammatico di tutto ciò è che la "pillola dell'obbedienza", per usare un altro dei suoi nomignoli, è usata dalla psichiatria per occuparsi di un disturbo che ha ben poco di scientifico: l'ADHD. Forse tra qualche anno il Metilfenidato (principio attivo del Ritalin) diventerà una droga da strada, illegale come le altre, o molto più probabilmente molti degli studenti che ora la consumano passeranno a droghe pesanti proibite dalla legge.

Quando una disciplina come la psichiatria continua a ridefinire dei normali comportamenti con nomi di disturbi mentali e a trovare la “cura”, coinvolgendo ora anche i bambini, si dovrebbe cominciare a chiedersi se si tratta di qualcosa che aiuta veramente o qualcosa d’altro.

Si possono vietare la cocaina, l'LSD, o la Marijuana, ma se la psichiatria, che crea il diffondersi di queste droghe su vasta scala sotto il nome di “cure per disturbi mentali”, non sarà riportata nei parametri della scienza a rimetterci saranno sempre le persone.
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CREDO CHE L'ASSUNZIONE DI PSICOFARMACI DEBBA ESSERE LIMITATA AI CASI REALMENTE GRAVI E CHE I PAZIENTI DEBBANO ESSERE INFORMATI SUGLI EFFETTI COLLATERALI E SUL RAPPORTO RISCHI/ BENEFICI.LA TERAPIA INOLTRE DOVREBBE ESSERE LIMITATA AL TEMPO NECESSARIO SOPRATTUTTO X EVITARE IL FENOMENO DELLA DIPENDENZA.

Allarme Faramceutico: una nazione sotto Prozac
3.5 milioni di persone sono sotto antidepressivi: ora il ministro vuole mettere la Gran Bretagna sul lettino
di Francis Elliott e Sophie Goodchild
16 Aprile 2006


La Gran Bretagna è nella morsa di una dannosa dipendenza da psicofarmaci antidepressivi come il prozac, richiedendo l'intervento di esperti della salute mentale per ripensare radicalmente il trattamento delle 3.5 milioni di persone che ne fanno uso.

Un'investigazione dell'Independent on Sunday rivela oggi che le prescrizioni delle cosiddette "pillole della felicità" sono cresciute di oltre il 120% nella passata decade insieme con l'incalzare dei livelli di depressione e ansietà.

Di fronte alla crescente preoccupazione dei medici inglesi che dicono che sono forzati dai loro pazienti a prescrivere antidepressivi come "cura secondaria", il Governo britannico sta promuovendo dei metodi alternativi per gestire la dipendenza della nazione dagli psicofarmaci.

Patricia Hewitt, la segretaria di State for Health, sta per inaugurare un nuovo metodo di "terapie della comunicazione" come alternativa agli antidepressivi come il prozac, che costa alle casse dello stato più di 400 milioni di sterline all'anno (quasi 580 milioni di euro N.d.T.)

La signora Hewitt pensa che milioni di persone con leggeri o modesti problemi di depressione potrebbero essere aiutati a condurre delle vite migliori e più piene senza basarsi esclusivamente sui farmaci.

In un'intervista sullo stato della salute mentale, Ms. Hewitt dice che sta per dare avvio a due progetti pilota in due diverse zone, probabilmente Oncaster nel South Yorkshire e Newham a Londra.

Queste aree sono state scelte in parte anche a causa dell'alta percentuale di persone dipendenti da servizi medici mutuabili, un terzo delle quali si pensa soffrano di depressione.

Ai pazienti sarà offerto un ampio range di terapie di comunicazione, dalla consulenza matrimoniale ai consigli per il lavoro".

Ma qual'è la causa di tutto questo?

Ai tempi di mio nonno, se una persona aveva avuto una grave perdita in famiglia o aveva avuto dei grossi problemi, i parenti gli si stringevano intorno allo scopo di fornirgli un supporto morale.

Oggi invece una persona con dei problemi è considerata un impiccio. Per risolvere gli impicci della gente la psichiatria ha ridefinito uno stato di tristezza o di sconforto facendolo diventare "depressione" e dicendo che essa è un disordine mentale. Ecco quindi che dal supporto morale siamo passati al supporto psicofarmaceutico.

Se vogliamo veramente aiutare una persona in difficoltà, dobbiamo parlarle ed aiutarla a risolvere i suoi veri problemi, e non semplicemente "annegarli" nel mare degli antidepressivi.
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2007-03-03 17:28:36 · answer #7 · answered by sun 7 · 1 0

non sono assolutamente favorevole, ma non posos farne a meno, l'infermieraccio saprà cos'è la ciclotimia, ecco, la mia non è grave, ma non si guarisce e credi, meglio un po' di tegretol che passare da momenti di esaltazione a momenti di crisi nera senza alcun motivo....

mi auguro che nessuno provi quello che ho provato io, il baratro del suicidio era molto, molto vicino... ora molto meno... anzi

ho notato con dispiacere che esiste una generale tendenza a giudicare senza avere in mano alcunché di concreto; non va bene e neppure giudicare sulla base di una propria esperienza ovviamente diversa da quella di chi, come me non può fare a meno degli psicofarmaci

2007-03-02 03:18:14 · answer #8 · answered by Abba 6 · 1 0

Ci sono casi in cui non se ne può fare a meno,anch'io sono contraria ma ho dovuto prenderli,dopo 2 anni di cura ho deciso di smettere e l'ho fatto,se ci sei passata anche tu e la pensi così vuol dire che non sei stata tanto male,parla con chi purtroppo ne ha avuto veramente bisogno e il tuo pensiero sarà diverso.Ciao

2007-03-02 02:46:26 · answer #9 · answered by Sabrina...1965 4 · 1 0

tesoro, una persona che soffre... quantomeno ha bisogno di dormire no? Pensa se un depresso dovesse addormentarsi dopo aver pianto due tre quattro ore e cadere nel sonno come svenuto... non è meglio una mezzoretta e boom! Domani è un altro giorno.
Buonanotte

2007-03-01 19:35:06 · answer #10 · answered by cicciax 3 · 1 0

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