ciao,io ci lavoro nel campo erboristico e collaboro con 1 medico di medicina alternativa quindi ti rispondo con cognizione di causa.
Hai xfettammente ragione,anke i prodotti naturali hanno delle controindicazioni e bisogna rivolgersi a persone esperte e non usare il fai da te xke' se sei allergico o intollerante ad una sostanza puoi avere effetti collaterali,Diverso e' il caso dell'omeopatia xke' la sostanza viene diluita in modo infinitesimale e nelle perggiori delle ipotesi nn da' risultati come bere1 bikkiere di acqua fresca.per quanto riguarda l'iperico hai ragione a dire ke interferisce con la pillola anticoncezionale ma nn solo,anke con gli antidepressivi di sintesi,pero' questo avviene se usato sotto forma di integratore,nn certo come olio o crema.Per quanto riguarda i farmaci di sintesi fanno danni anke se nn sei allergico al loro principio attivo proprio xke' nn vengono riconosciuti dal ns organismo come sostanza affine.
Ciao,mi fa piacere trovare qlcn informato e appassionato come te di erboristeria
2007-03-02 03:20:26
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answer #1
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answered by Selvaggia 5
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Perchè l'essere umano non ha ancora capito la differenza tra uso ed abuso! E è più facile fidarsi che informarsi direttamente!
Io sto tentando una cura alternativa, ma prima di tutto cerco di capire cosa sto per prendere!
2007-03-01 08:41:41
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answer #2
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answered by sarav8179 2
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Sarebbe semplice rispondere alla tua domanda nel seguente modo: anche se è naturale può fare molto male.
Nella medicina alternativa, in quella tradizionale cinese, in quella omeopatica viene fatto uso di sostanze naturali in modo mirato e per curare una precisa disfunzione. I prodotti naturali: erbe, minerali, ecc. in vario modo preparati o confezionati, sono prescritti solamente dopo una accurata visita e in presenza inequivocabile di un a disfunzione organica o energetica.
Pertanto la prescrizione di tali prodotti deve essere fatta da professionisti qualificati e in possesso dei requisiti di legge. Analogamente l' assunzione dei medesimi prodotti deve essere fatta solo se prescritti dai relativi professionisti, onde evitare spiacevoli conseguenze e rilevanti danni. Pertanto va bene la tua prudenza.
2007-03-02 04:53:27
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answer #3
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answered by pepe 2
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si hai perfettamente ragione.
Per esempio il naturalissimo caffè ( e il tè) bombarda di alcaloidi il fegato, per non parlare dei vini,assolutamente naturali!che possona allegramente portarti ad alcolismo e cirrosi epatica..
e che dire del guarana'?
l'elenco è lungo!
l'unica cosa che si può dire per completezza è che in natura le vitamine si presentano associate ad altre che ne migliorano e potenziano l'effetto,mentre le vitamine di sintesi agiscono in maniera "isolata" e quindi in un certo senso si è più esposti al "rischio" di assumerne dosi eccessive. Ma, credi, sono veramente questioni di lana caprina! senza contare che quel che viene venduto "in farmacia" attraversa rigorosi controlli ed è confezionato in modo da garantirne la sterilità (quindi, anche se può dispiacere saperlo, meglio il gelato" confezionato" da ditte serie e conosciute a quello "artigianale", CHE PUò ESSERE UN BUON TERRENO DI CULTURA DI GERMI PERCHè TOCCATO MAGARI CON LE MANI , che cmq è fatto con marmellate delle stesse ditte, e di naturale non ha proprio niente, o quasi.)
2007-03-02 03:56:49
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answer #4
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answered by aliena.doc 6
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secondo me si sbaglia dicendo che i prodotti che si vendono in erboristeria sono naturali e quindi non fanno male.
Pensiamo al cianuro, alla nicotina, all'arsenico etc. Sono sostanze naturali ma possono essere dannose se usate senza controllo.
Quindi attenzione..........sempre meglio chiedere al medico
2007-03-02 10:05:05
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answer #5
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answered by gattinagrin 6
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Allora intanto chiariamo un punto, e cioè che tutte le erbe officinali che hanno un qualunque riscontro di tossicità, NON sono vendibili in Erboristeria. Voi non troverete mai ingredienti come la Belladonna, il Giusquiamo, lo Stramonio, la Digitale, ecc ecc in negozi che non siano le Farmacie, e comunque solo sotto controllo medico.
Detto questo, c'è da dire che le altre erbe possono benissimo dare effetti collaterali, o interferire con farmaci, e nessuno sano di mente credo che lo possa mai avere messo in dubbio.
Ma d'altronde ci sono persone capaci ed esperte che sanno cosa e come trattare le erbe, e che, prima di esitarle, fanno il terzo grado al cliente per sapere quale uso vorrebbero farne delle piante che acquistano.
Perchè molto spesso con passa-parola, riviste o trasmissioni TV, parecchia gente entra nei nostri negozi per assumere prodotti di cui o non hanno bisogno, o che, anzi, possono dare effetti indesiderati al loro organismo.
C'è anche da dire una cosa: l'erborista, per legge, non dovrebbe assolutamente vendere erbe e/o prodotti naturali a scopo terapeutico, nè tantomeno consigliare questo tipo d'uso: sarebbe abuso della professione medica e si va sul penale.
Quindi, cosa dovrebbe avvenire: entra Tizio, chiede 1 etto di Ginko biloba, glielo incarto, paga e se ne va. Stop!
Nella realtà, molte volte ciò non avviene e vi spiego il perchè: dal Tizio che mi chiede la Ginko, io mi devo far dire per cosa la prende, e se assume, per esempio, dei farmaci antiaggreganti piastrinici o, comunque, dei fluidificanti della circolazione (es.: Aspirina), perchè in questo caso, andrebbe incontro a possibili emorragie lui, e io alle patrie galere perchè gliel'ho venduta causandogli danni. Questo però, non significa che la Ginko biloba sia una pianta tossica, ma che il suo effetto collaterale o indesiderato deriva dall'azione stessa della droga.
Ma potrei parlare del Basilico, del Prezzemolo, dei Pomodori e via dicendo...
Quindi, in fin dei conti, vi invito ad affidarvi a dei professionisti del settore e, quantomeno, a dubitare dei consigli dell'amica, o della rubrica del periodico, e chiederne almeno conferma all'atto dell'acquisto del prodotto, al farmacista o all'erborista dal quale vi state servendo.
Altro aspetto curioso invece sul prodotto erboristico confezionato: è praticamente solo da quest'anno che la legge smentisce sè stessa, richiedendo contenuto di princìpi attivi, attività, effetti collaterali possibili, ecc ecc sulle scatole ed etichette dei prodotti preconfezionati.
Prima, cioè prima che li potessero vendere tutti e non solo le erboristerie, la normativa imponeva che tutte queste notizie non dovessero apparire, altrimenti diventavano automaticamente presidi sanitari o medico-chirurgici (riportando azioni terapeutiche e dosaggi), e quindi vendibili esclusivamente in farmacia.
Ora come dicevo, tutto stà cambiando: ma per un atto di tutela del consumatore, oppure del grande commercio?
Fate vobis.........
Scusa Luciani, ma a te risultano erboristerie dove si vende arsenico, nicotina, cianuro ecc. ?
Per piacere, su.......!
2007-03-02 07:11:22
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answer #6
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answered by troncodiquercia 3
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Questo è un grosso problema. Oltretutto sui prodotti erboristici non trovi mai le controindicazioni, che invece dovrebbero essere riportate come su ogni farmaco di sintesi.
Ci sono effetti collaterali anche pericolosi nei rimedi "naturali" e spesso vengono consigliati a sproposito.
Oltretutto quello che fa bene ame può non far bene ad un'altra persona.
State attenti anche a curarvi con le erbe.
Ciao e complimenti per la tua domanda.
2007-03-02 03:34:08
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answer #7
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answered by Laura B 6
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Concordo pienamente con te!Purtroppo l'ignoranza regna sovrana e la madre dei cretini è sempre incinta...
2007-03-01 08:13:47
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answer #8
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answered by Anonymous
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ti rispondo con una domanda: perchè gli animali se messi in un'ambiente non naturale hanno le più diverse reazioni?
Per l'esempio della pillola è essa stessa non naturale!
2007-03-01 07:23:19
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answer #9
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answered by il_conte 5
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direi che ignoranza e superbia portano alla gente sbagliare in queste cose.
2007-03-01 07:16:06
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answer #10
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answered by SANRAFAELINO 2
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