certo che no.
CAMOMILLA
NOME SCIENTIFICO: Matricaria chamomilla
NOMI DIALETTALI: matricaria, camomilla comune, camomilla tedesca
DESCRIZIONE: fra le piante chiamate camomilla esistono diverse specie e sono possibili confusioni. Le più usate, per la qualità superiore dei loro componenti sono la Matricaria chamomilla e l'Anthemis nobilis o camomilla romana. Per distinguerle l'una dall'altra basta osservare il fiore: la prima ha il cuore centrale giallo di forma conica e i petali, al termine della fioritura, sono rivolti verso il basso, le foglie sono incise in sottili lacinie; la seconda ha capolini solitari e le foglie sono raccolte a piumette. La Matricaria era conosciuta dagli egiziani e dai greci e le scoperte empiriche di Dioscoride hanno trovato riscontro negli esperimenti attuali.
La Matricaria cresce spontaneamente in Europa, Asia e America settentrionale, nei campi di frumento, nei luoghi incolti e ai bordi dei viottoli, nelle zone submontane fino al mare. Per il suo andamento strisciante, forma tappeti fioriti. Raggiunge un'altezza che va da 20 a 50 cm.
La camomilla romana è intensamente coltivata a scopi medicinali. È curioso il fatto che non se ne conosca l'origine. Non è ricordata né dagli autori antichi e neppure dai medievali. Nel 1500 fu segnalata a Londra come erba infestante.
Tutte le specie di camomilla si seminano in primavera. Raggiunge un'altezza che va dai 10 ai 30 cm.
PARTI UTILIZZATE: capolini e foglie da maggio all'inizio d'agosto nelle zone calde; giugno luglio nelle zone più fresche.
PRINCIPI COSTITUENTI: olio volatile contenente amazulene e abisabololo, flavonidi, inositolo, acido antemico e cumarine.
PROPRIETÀ: antispasmodica, sedativa, antimicotica e antibatterica, amenorree e dismenorree di origine nervosa, disturbi del trigemino, cefalee premestruali, influenzali e odontalgie, coliche. È cicatrizzante, carminativa, stimolante e antiallergica. È usata anche nei disturbi intestinali, meteorismo, coliche, cistiti e ulcera gastroduodenale. L'azione sedativa della camomilla non si confà a tutti: in soggetti particolarmente nervosi o sensibili provoca insonnia. L'uso prolungato o in dosi elevate può provocare fastidiosi effetti collaterali tra i quali il vomito.
RACCOLTA-CONSERVAZIONE: i fiori debbono già essere tutti sbocciati. Vanno essiccati rapidamente all'ombra, in luogo aerato poiché la pianta non deve annerire, altrimenti perderebbe le proprietà stimolanti. Conservare in barattoli chiusi al riparo dalla luce, la scorta va rinnovata ogni anno.
PREPARAZIONI
Infuso: un cucchiaio di fiori essiccati in una tazza d'acqua bollente. Lasciare un'ora, filtrare e usare secondo necessità.
Olio essenziale: si acquista in erboristeria o in farmacia.
Olio semplice per uso esterno: macerare per una settimana 60 g di fiori secchi sminuzzati finemente in 500 g di olio d'oliva. Scaldare a bagnomaria per due ore, mescolando di tanto in tanto. Lasciare intiepidire, filtrare con tela spremendo bene. Conservare in bottiglie di vetro scure a chiusura ermetica.
Sciroppo: preparare un infuso con 3 cucchiai di fiori e 150 g di acqua bollente. Lasciare in infusione un'ora abbondante, filtrare spremendo. Sciogliere 330 g di zucchero in 300 g d'acqua, portare ad ebollizione, filtrare e aggiungere 250 g di questo sciroppo all'infuso di camomilla.
Tintura: si acquista in erboristeria. Per prepararla, macerare per 8 giorni 20 g di fiori sminuzzati in 100 g di alcol a 70°. Filtrare e conservare in bottiglia di vetro scuro con contagocce.
SALUTE
Acne, foruncoli e couperose, rottura di capillari in genere: lavare il viso, o le parti con capillari visibili, con infuso freddo di camomilla, non sciacquare. Nel caso della couperose e di altri capillari evidenti, l'applicazione deve essere costante, protratta per mesi prima che si vedano risultati tangibili.
Ascessi, foruncoli in suppurazione, tagli infetti, ferite causate da schegge: applicare compresse calde di infuso di camomilla.
Articolazioni doloranti, infiammate, distorsioni: applicare compresse ghiacciate di infuso di camomilla.
Diarrea, nausee, ulcera gastroduodenale, inappetenza: bere tre tazze d'infuso al giorno: una al mattino a digiuno, mezzogiorno e sera. Oppure: 10 gocce di tintura su zolletta di zucchero tre volte al giorno.
Calcoli: sono necessarie 6 tazze al giorno, ma si richiede prescrizione medica. Lo stesso dicasi in caso di nefriti, grave ritenzione idrica.
Disturbi premestruali: due o tre tazze d'infuso al giorno, lontano dai pasti. Oppure 10 gocce di tintura su zollette, tre volte al giorno.
Infiammazioni cutanee da pannolini, pelle irritata o screpolata: applicare sulle parti interessate compresse fredde d'infuso di camomilla.
Insonnia, agitazione: una tazza calda d'infuso mezz'ora prima di coricarsi. Per i bambini un cucchiaio d'infuso nel poppatoio.
Mal di gola, gengiviti: nel corso della giornata fare più gargarismi con infuso freddo di camomilla.
Mal di schiena, cefalee: massaggiare delicatamente e in senso rotatorio orario
le parti dolenti con olio semplice di camomilla. Oppure: una goccia di olio essenziale di camomilla diluita in un cucchiaino d'olio d'oliva.
Occhi arrossati, stanchi, blefarite: impacchi freddi sulle palpebre con infuso freddo di camomilla.
BELLEZZA
Bagno calmante alla camomilla: aggiungere all'acqua del bagno 10 gocce di olio essenziale di camomilla. L'acqua non deve essere bollente, altrimenti evapora. Buona norma, quando si usano gli oli essenziali, è aggiungere prima all'acqua un paio di cucchiai di olio di mandorle o di avocado. Il bagno alla camomilla, ha un effetto benefico anche su quanti soffrono di depressione.
Contro la forfora: preparare un decotto piuttosto concentrato di camomilla, sciogliervi lo shampoo neutro e usare come di consueto. Oppure, aggiungere alla dose di shampoo 4 gocce di olio essenziale e sciogliere accuratamente.
Latte detergente per pelli secche e sensibili: serve anche per schiarire la pelle. Scaldare a bagnomaria 2 cucchiai di fiori sminuzzati in 1/2 tazza di latte intero e cuocere per mezz'ora senza far giungere ad ebollizione. Lasciar riposare 2 ore, filtrare spremendo ben. Conservare in frigorifero e consumare entro una settimana. Sciacquare preferibilmente con infuso di camomilla.
Eczemi, pruriti, chiazze rosse, pelle del corpo che si squama, orticaria e allergie: oltre ai bagni calmanti indicati sopra, aggiungere 3 gocce di olio essenziale di camomilla alla dose di crema che si usa per massaggiare il corpo.
Per schiarire i capelli: 8 cucchiai di fiori in una tazza d'acqua bollente, lasciare raffreddare, filtrare spremendo bene. Usare regolarmente dopo lo shampoo.
ALTRI USI: la camomilla piantata accanto a piante deperite aiuta a rianimarle. L'infuso di camomilla usato a spry sulle piante aiuta a prevenire il marciume. Il decotto ristretto di Anthemis tinctoria serve a tingere lana e seta di un bel giallo intenso.
LINGUAGGIO DEI FIORI: è considerata la pianta emblema della resistenza alle difficoltà. Un vecchio proverbio consiglia di affrontare la vita "come fa un tappeto di camomilla, che più è calpestato e più si propaga". In questo è simile alla margherita, alla quale rassomiglia, che ha il significato di pazienza.
ANEDDOTI E CREDENZE: gli egiziani avevano dedicato la camomilla al Sole. In un antico manoscritto anglosassone, il Lacnunga, era iscritta tra le nove piante sacre ed era considerata la più potente.
Dalla specie Matricaria inodora è stata creata una margherita a fiori doppi, molto resistenti, dalla lunga fioritura, consigliata per le aiuole.
2007-02-09 07:52:49
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answer #4
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answered by KapitanoKirk 6
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