English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

Da non molto tempo è indicato in etichetta

2007-02-08 08:03:17 · 8 risposte · inviata da frate_r2k 1 in Mangiare e bere Birra, vino e alcolici

8 risposte

Sono degli antiossidanti che vengono uniti al vino.
Ora viene naturale chiedersi ma i solfiti negli alimenti sono innocui? SI, ma non per tutti.
Solfiti, bisolfiti, metabisolfiti... sono tutti derivati dell’anidride solforosa e vengono comunemente usati come conservanti nella preparazione di bevande analcoliche come succhi di frutta e bevande alcoliche (vino, birra, liquori). Non li avete mai incontrati in etichetta? È possibile, visto che non vengono sempre dichiarati. La legge italiana, infatti, non obbliga i produttori di vino ad indicare in etichetta gli ingredienti e i coadiuvanti usati, eppure non tutti sanno che il vino può subire aggiunta di mosto (per aumentarne la gradazione), aggiunta di enzimi, caseine, gelatine, acido tartarico per aumentare l’acidità, e i solfiti per la conservazione e via di questo passo. La legge fissa comunque un limite di 10mg di solfiti per kilogrammo di prodotto, ma in taluni casi questo limite non viene rispettato.

Ma quanti solfiti ingeriamo anche a nostra insaputa? Tenta di fare chiarezza una ricerca condotta nel 2000 da alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale di Nutrizione Umana che ha quantificato, sulla base dei livelli di solfiti contenuti negli alimenti, che un bambino può assumerne fino a 23mg al giorno, mentre un adulto può arrivare a 50mg. Questi valori superano la DGA (Dose Giornaliera Accettabile) fissata per i solfiti a 0.7mg/kg/die. Questo significa che un bambino di 30kg di peso dovrebbe assumerne al massimo 21mg, mentre un adulto di 60kg non più di 42mg.

Qualche buon motivo per evitare alte dosi di solfiti? Questi composti contenuti negli alimenti e nelle bevande vengono assorbiti dall’organismo e sono ritenuti responsabili di lesioni alla mucosa intestinale e della riduzione dei livelli di vitamina B1. Inoltre numerosi studi hanno dimostrato che causano reazioni allergiche nei soggetti sensibili. Si è stimato che dal 5% al 10% dei soggetti asmatici adulti siano ipersensibili ai solfiti. Questa percentuale sale al 21% per i bambini asmatici. Sulla base di questi dati, non sarebbe giusto indicarli nelle etichette? Non è un diritto dei consumatori essere informati? Di questa problematica si è occupata anche la Commissione Europea, che ha recentemente approvato un emendamento. Nel 2005 entrerà in vigore una normativa che prevede che sulle etichette dei vini e di altri alimenti debba essere indicata la presenza di solfiti in proporzione superiore a 10 mg/litro. In America? E' obbligotario dichiararli da un pezzo ... come? Non sono sempre loro i cattivi?

E' un articolo dell'unione Consumatori.

2007-02-12 01:52:23 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

C'è scritto da poco in etichetta ma ci sono sempre stati perchè l'anidride solforosa, aggiunta in varie forme (metabisolfito, gas, bruciando zolfo), è il conservante necessario per produrre un vino minimamente stabile nel tempo.
Anche i vini prodotti naturalmente ne contengono un minimo perchè i lieviti ne producono una minima parte durante la fermentazione.
Io sono enologo è spesso la gente mi chiede perchè mettiamo tali sostantze nel vino, che una volta non si usavano; 1 si sono sempre usate magari in forma diversa 2 il consumatore medio vuole che non si addizionino conservanti e non si lavori troppo sugli alimenti, poi se al supermercato vede un vino torbido o assaggia un vino con qualche difetto non lo compra, così come con la frutta: mele piccole e bacate (naturali) non le compra per prendere la mela da 1kg verde fluorescente cresciuta ad ormoni e fitofarmaci.
Purtroppo il mercato ha indirizzato i gusti del consumatore producendo prodotti esteticamente e gustativamente perfetti, che esigono un elevato livello di lavorazione e sofisticazione ed il consumatore esige questo e quasi nessuno legge le etichette.
Il vino è uno dei pochi alimenti senza ingradienti (altrimenti penso che molti non lo prenderebbero più) e riguardo al contenuto in solfiti è necessario, certo lavorando in maniera corretta si può mantenerlo su livelli bassi.
Ciao

2007-02-08 16:55:24 · answer #2 · answered by Vadinho 4 · 2 0

Il vino contiene anidride solforosa , da cui si originano i solfiti, per svariate ragioni legate alle diverse azioni che presenta.

L'anidride solforosa è un efficacie antiossidante, ovvero evita le reazioni di ossidazione a carico dei componenti del mosto/vino che andrebbero ad alterare le caratteristiche organolettiche, ad esempio gli aromi.
L'anidride slforosa inoltre ha azione antiossidasica, ovvero inattiva gli enzimi che favoriscono le reazioni di ossidazione, tali enzimi sono presenti in alte concentrazioni soprattutto nelle uve con marciumi.
Inoltre svolge una azione antimicrobica, ovvero inibisce batteri che potrebbero alterare il vino finito rendendolo imbevibile es. batteri acetici. Oltre ai batteri inibisce anche i lieviti selvatici presenti sulla buccia dell'uva, che si fanno la fermentazione alcolica ma producono poco alcool ma soprattutto aromi sgradevoli.
Infine la solforosa nelle varietà rosse viene aggiunta durante la macerazione perchè aumenta l'estrazione delle sostanze colorate dalla buccia.
Concludendo la solforosa è indispensabile per l'enologo che l'aggiunge prima della fermentazione e nel vino finito pronto per essere imbottigliato, queste aggiunte però devono rispettare i limiti legali. (160mg/l per vini rossi-210mg/l per vini bianchi)
Sull'etichetta viene indicato che il vino contiene solfiti in quanto essi sono tossici per l'uomo se ingeriti in dosi elevate, provocando nausee, vomito, irritazione gastrica. Inoltre si ipotizza che possano distruggere la vitamina B.

2007-02-08 17:05:32 · answer #3 · answered by vitto 2 · 1 0

xke' glie li mettono dentro, i solfiti sono conservanti!

2007-02-08 16:08:36 · answer #4 · answered by roccobarocco 5 · 0 0

sono dei "disinfettanti" al momento della vinificazione, ed hanno una azione conservante, specie nei vini da tavola quali Ronco,Castellino,Tavernello. In ogni modo sono presenti nella maggior parte di prodotti alimentari confezionati, es succhi,scatolame e prodotti da forno.
Un consiglio: arieggiate il vino che a contatto con l'aria in gran parte l'anidride solforosa evapora.

2007-02-09 05:20:28 · answer #5 · answered by attilioanacleto 2 · 0 1

non tutti i vini lo contengono...solo quelli a basso costo...e lo puoi notare solo se lo bevi...quello con i solfiti ti fa stare brillo poi quando ti cala non ti fa tenere gli occhi aperti quindi devi dormire x forza...l'altro invece ti fa stare bene un po' brillo ma non hai quel senso di sonno che non ti fa' godere la serata...solitamente lo mettono per dare alle persone che lo bevono quel senso di tranquillita' e scioltezza ma e' pur sempre chimico...mentre sui vini buoni un po' piu' costosi e' naturale...

2007-02-09 03:55:15 · answer #6 · answered by aurora l 2 · 0 1

normalmente nei vini commerciali si dosa una certa quantita'di bisolfito per aumentarne la durata organolettica........nei vini fai da te molto spesso potrebbero essere precipitati in fermentazione dalla medicazione dell'uva poco prima della vendemmia con composti a base di zolfo

2007-02-08 16:17:13 · answer #7 · answered by bultoni 4 · 0 1

sono conservanti....se prendi il vino alla cantina sociale (sfuso) non ne contiene....a me i solfiti non mi fanno digerire benissimo.

2007-02-08 16:15:21 · answer #8 · answered by ercolino 4 · 0 1

fedest.com, questions and answers