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al fine di intestarglielo a causa di pendenze col tribunale civile. Vorrei sapere se gli altri 2 fratelli avrebbero dovuto/potuto accettare o rifiutare(occorreva qualcosa di scritto tra le parti o altro?) tale atto e cosa comporta adesso tutto ciò per la futura eredità in caso di decesso della madre.
Grazie tante anticipate a chi mi può delucidare su questo delicato argomento.....

2007-02-06 21:11:13 · 9 risposte · inviata da bat madness 5 in Affari e finanza Immobiliare

9 risposte

la vendita ad un figlio potrebbe essere impugnata dagli altri poichè lede la quota legittima .

"La quota di legittima rappresenta la parte dell’eredità che deve andare comunque ai parenti indicati, anche contro la volontà del de cuius. Nell’ordinamento successorio italiano è infatti vietato “diseredare” alcuni parenti "

2007-02-06 21:18:56 · answer #1 · answered by fara 7 · 2 1

Se vi è stato atto di vendita a prezzo di mercato (quindi non a valore catastale) con effettiva circolazione di denaro non si può configurare la cosidetta "donazione indiretta".
Qualora si configurasse la "donazione indiretta" a seguito di morte della madre entro i 10 anni, dall'atto, gli altri 2 fratelli possono impugnare per lesione di quota legittima (ricordarsi che è solo per questa parte di valore che i fratelli possono impugnare).
Se invece si superano i 10 anni nessuno può richiedere nulla.
Il valore temporale dei 10 anni, seppur non stabilito per legge nel codice civile, discende da una sentenza (Cassazione) di un paio di anni fae in buona sostanza riguarda il periodo di anni per i quali è possibile fare l'inventario per verificare eventuali creditori nei confronti del de cuius di cui gli eredi non avevano notizia.

Se la madre è l'unica proprietaria dell'alloggio non ha la necessità di informare gli altri figli in quanto non vi sono obblighi di prelazione.


Peraltro, se la madre sta vendendo per "occultare" l'immobile da eventuali creditori (stante la pendenza di un giudizio) e la compravendita risultasse "fittizia" (ovvero senza giro di denaro fisico) lo stesso ritornerebbe in capo alla madre e vi potrebbero essere conseguenze penali anche per il figlio acquirente.

Questo è quello che si capisce dalla domanda. Se hai altri dettagli forniscili.

2007-02-07 06:35:17 · answer #2 · answered by geologico 3 · 4 0

fara f ha senz'altro ragione ma se il figlio che diciamo ha "ACQUISTATO" riesce a dimostrare che ha pagato gli altri non possono pretender nulla e alla morte della madre si divide quel che resta per tutti i figli compreso quelle che, diciamo, ha già avuto la sua parte....

2007-02-07 05:21:39 · answer #3 · answered by Anonymous · 3 0

Se gli altri figli riescono a dimostrare che la vendita è stata simulata, possono impugnarla perchè ciò ha leso la loro quota legittima.
In linea teorica nulla vieta ad un genitore di vendere un bene ad un figlio, ma occorre cautelarsi nel dimostrare che è stata venduta ad un prezzo corrente di mercato ed è stata effettivamente pagata dal figlio acquirente. In caso contrario gli altri figli possono chiedere al Tribunale di accertare se vi sia stata "simulazione" di vendita. (prezzo troppo basso e/o mancato pagamento del prezzo pattuito).
Se la vendita è vera e reale (prezzo equo e pagamento effettivo) gli altri eredi non possono eccepire in quanto il patrimonio del loro genitore non si è impoverito (si è semplicemente trasformato da immobile in denaro). Poi se il genitore il denaro lo sperpera non è affare loro....................(del resto potrebbe pure sperperare l'immobile).

2007-02-07 13:34:18 · answer #4 · answered by heron 5 · 2 0

Se la mamma è in vita si. lo poteva vendere a chiunque. E gli altri figli non possono fare nulla.
Quando ci sarà il decesso allora, e dico solo allora, gli altri 2 figli potranno andare ad annullare la vendita perchè si configura come una specie di donazione. Ma finchè la madre è in vita nessuno gli può dire nulla prchè il diritto all'eredità si acquisisce solo con la morte e non prima.
Qualsiasi cosa abbiano firmato gli altri figli la possono, con un atto uguale e contrario, annullare. Per cui anche se avessero firmato una carta che accettavano la vendita questa carta non ha nessun valore giuridico.

2007-02-08 05:19:37 · answer #5 · answered by alvaro4ever 7 · 1 0

per quanto ne so io, è la donazione che può essere impugnata, la vendita no.

2007-02-07 05:50:01 · answer #6 · answered by lellamella 6 · 1 0

certo che lo puo fare è una vendita. il bene è suo e puo venderlo a chi vuole ......e quindi..........

2007-02-07 05:20:14 · answer #7 · answered by joint52 3 · 1 1

Gli altri figli hanno tutti i diritti di pretendere la loro quota di eredità ed annullare l'atto. Se la madre ha già predisposto una somma in liqudi per un totale della legittima per ogni altro figlio e depositati in una banca a loro nome, deve comunque stare bene a tutti i figli, gli altri figli possono sempre impugnare l'atto.

2007-02-07 06:20:57 · answer #8 · answered by paolapoggi50 6 · 0 1

Secondo me NO. L'atto è impugnabile perchè non è salvaguardabile l'asse ereditario.

2007-02-07 06:49:03 · answer #9 · answered by lupo solitario 4 · 0 2

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