dove posso trovare dell'assenzio e qual'è il più forte?

Answer 1

L’assenzio si ottiene (o dovremmo dire che si dovrebbe ottenere) per macerazione di erbe, semi e radici in alcool di vino a 85°. La macerazione può durare dalle 6 alle 12 ore. Infine il macerato viene distillato e, ancora a 85° viene colorato con una seconda macerazione e infine portato alla gradazione desiderata.
Gli ingredienti distillati generalmente sono:
artemisia absinthum, semi di finocchio, semi di anice verde, semi o radici di angelica, camomilla, veronica, genepì, issopo, artemisia pontica, anice stellato, coriandolo…
mentre per la colorazione generalmente si usano melissa, menta, artemisia pontica, fiori di issopo
solitamente le ricette prevedono dai 6 ai 12 ingredienti e ogni distilleria ha i suoi segreti. La base dell’absinthe resta tuttavia la stessa ed è il distillato del macerato di artemisia absinthum e semi di anice verde. Questa è la base comune a tutte le ricette.
Prodotti di qualità inferiore vengono preparati aggiungendo gli oli essenziali di quelle stesse piante all’alcool. Ovviamente non è possibile pretendere di ottenere un assenzio di qualità in questo modo.
L’assenzio, originariamente, non veniva mai bevuto puro, ma solo dopo essere diluito. Classicamente la diluizione avveniva aggiungendo acqua ghiacciata con rapporto che andava da 3:1 a 5:1, ed una zolletta di zucchero per dolcificare la bevanda. Tale preparazione venne via via canonizzata fino a definire un vero e proprio rituale, che prevedeva l’uso di appositi bicchieri e cucchiai forati. I tipici bicchieri d'assenzio erano in genere dei piccoli calici, eventualmente con una linea di livello per segnalare la giusta dose di liquore. In particolare il tipo Pontarlier, dal nome dell'omonima cittadina francese, prevede una base ad ampolla per un'immediata determinazione della quantità di liquore da diluire
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Answer 2

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Answer 3

io l'ho provato a praga, quello verde...c'era anche rosso;sinceramente non saprei dirti qual'è + forte, xò io l'ho bevuto con acqua e una zolletta di zucchero e era talmente forte da mozzarmi il fiato...allucinante...

Answer 4

Il liquore alle erbe d’assenzio è infatti legale, secondo una ricetta approvata da normative europee, a essere vietata, invece, è la denominazione «assenzio». Così si incontreranno tante marche, come Apsynthe o Versynthe, che fanno eco al nome assenzio senza mai nominare per intero l’erba dalla quale si crea il liquore: l’ Artemisia absynthium .
Nonostante l’«assenza dell’assenzio», per dirla con un romanzo di Andrea Pinketts, sono in tanti a riscoprirlo tra i locali milanesi. Non i cupi personaggi del celebre quadro «L’Absinthe» di Degas, né i minatori del «Germinal» di Zola - visto che oggi un bicchiere ha un costo non proprio proletario di 6 euro - ma giovani incuriositi dall’aura maledetta della bevanda.
Così al coloratissimo Frida (via Pollaiuolo 3, Mi, tel.[phone], chiuso il lunedì) si trovano ben dodici cocktail all’assenzio: dal Baudelaire, una sorta di Martini cocktail, al Leonard, variante del mojito, fino allo scenografico Africa, dove sciroppo di fragola, ananas e assenzio, creano un mix di rosso, giallo, verde da bandiera giamaicana. Meglio mescolarlo, comunque, prima di berlo.
L’assenzio, infatti, ha un sapore forte (a 55, 60 o 70 gradi), simile a quello dell’anice, per cui, di solito, c’è la tendenza a servirlo da solo, miscelato con lo zucchero e con l’acqua a parte per allungarlo (uso onnipresente, in Francia, per il cugino Pastis).
Anche al ristorante wine bar Beige (largo La Foppa 5, Mi, tel. [phone], aperto tutti i giorni) l’assenzio, tra musica jazz e arredi essenziali, è di casa da qualche mese. «Per ora c’è una grande curiosità: in molti lo provano come aperitivo o dopocena - spiega Giacomo Silvestris, uno dei soci del locale -. A volte il bicchiere torna vuoto, a volte torna pieno: questione di gusti». E c’è anche chi passa per prenderne una bottiglia, magari per un brindisi di compleanno un po’ speciale. L’uso di regalare una bottiglia, spesso come souvenir di Paesi stranieri, dalla Spagna, dall’Ungheria o dalla Francia, sta prendendo piede. «Adesso - prosegue Silvestris - lo stiamo lanciando nelle discoteche. Abbiamo già fatto un paio di feste all’assenzio all’Atlantique e al Toqueville».
Diversa l’idea di Francesco Morandi, che lo ha riportato per primo a Milano, presso il circolo culturale Arci Artemisia (via Simonetta 16, Mi, tel. [phone]; tessera: 10 euro, chiuso dom. e lun.) meglio noto come «Ciccosimonetta»: «Vorrei salvarne l’aura artistica, da caffè letterario - spiega Morandi, che ha «scoperto» l’assenzio vivendo in Provenza e che spera di produrne uno di qualità, tutto italiano -. Più che in discoteca, lo terrei in un ambiente intellettuale, pensando all’atmosfera di inizio secolo in cui era diffuso».
Così, al Ciccosimonetta l’assenzio viene servito con tutti i crismi, appoggiando sul cucchiaio forato la zolletta di zucchero da diluire nel liquore e facendo scendere l’acqua dai piccoli rubinetti delle fontanelle, le tipiche ampolle che affollavano i banconi fin de siècle . E non manca mai chi gioca a fare lo «scapigliato» dicendo: «Lo bevo perché ho tanti problemi e voglio dimenticare». Ma lo dice sorridendo un ragazzo abbronzato, appena ritornato da una vacanza al mare.

Answer 5

lo trovi in qualunque bar l'assenzio cmq se vai in uno smartshop della catena wipeout puoi trovare l'assenzio "la fèe" ke è l'unico ke al suo interno contiene il tujone responsabile delle allucinazioni degli antiki bevitori di assenzio. ti vendono pure una sostanza chiamata fluido per amplificarne notevolmente l'effetto! ah naturalmente questo assenzio è un po + costoso di quello ke trovi nei supermercati.....

Answer 6

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Answer 7

www.alkemico.it
non ricordo se it o com,se non l'hai ancora fatto dacci un'occhiata

Answer 8

ormai in qualsiasi birreria fornita.........se vuoi xò puoi coltivare la pianta,si chiama artemisia