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...non ce bisogno di fare alcun lavoro...

2006-11-25 18:07:02 · 6 risposte · inviata da Anonymous in Affari e finanza Immobiliare

6 risposte

Normalmente si, ma dipende dal comune ove è ubicato l'immobile e dal piano regolatore.
Ove non esistano impedimenti di natura funzionale abitativa (del tipo: un box nopn può diventare un appartamento) per il cambio di destinazione d'uso il comune richiede una tassa.
ciao e bf

2006-11-25 18:12:39 · answer #1 · answered by rpsoft57 6 · 0 1

Il cambio di destinazione d'uso dipende dalle norme di attuazione delllo strumento urbanistico e dal Regolamento Edilizio vigenti nel comune di interesse.
Ove non previste norme specifiche in essi, devi controllare la legislazione urbanistica regionale per accertare quale sia l'iter da seguire.
Normalmente il cambio di destinazione d'uso è considerato equivalente ad una nuova costruzione perchè passare da una categoria non residenziale ad una residenziale influisce sul cosiddetto "carico urbanistico". Di conseguenza l'iter è lo stesso ed è quello previsto dall'attuale "permesso di costruire" di cui all'art. 10 del DPR n°380/2001.
Soltanto dopo l'ottenimento dell'anzidetto "permesso" puoi fare la variazione catastale.
Soltanto nel caso in cui la tua regione non abbia emanato norme ad hoc il cambio di destinazione d'uso senza opere (ossia quello che non abbisogna di opere per rendere idoneo l'immobile al nuovo utilizzo) è assolutamente libero e potrai effettuare la sola variazione catastale.
Dal momento, però, che la normativa in materia è abbastanza intricata e le sanzioni per "operazioni incaute" sono pesantucce, ti consiglio di rivolgerti ad un architetto o ad un ingegnere.
L'urbanistica non è materia nè per geometri nè per altre specie di periti che, peraltro, essendo tecnici diplomati cosiddetti "minori" o "subordinati" non sono abilitati ad espletare mansioni professionali riservate per legge ai tecnici laureati.

2006-11-26 09:53:36 · answer #2 · answered by marco m 5 · 0 0

certo, ma devi avviare due pratiche distinte.
la prima per il comune, presentando una progetto di modifica della destinazione d'uso.
la seconda inoltrando al catasto (agenzia del territorio della provincia in cui ricade l'immobile) una variazione catastale per la destinazione d'uso da a/10 a categoria a, se l'immobile è situato in un edificio le cui abitazioni sono censite come a/3, anche la tua prenderà quella categoria, allo stesso modo se sono tutte a/2 anche la tua diventerà a/2, o a/1 (beato te), difficilmente sarà a/4 (ma potrebbe anche capitarti questa fortuna).
in entrambi i casi devi chiedere ad un tecnico (geometra, ingegnere, architetto, perito agrario, dottore agronomo) di avviarti le pratiche; tieni presente che per richiedere l'agibilità al comune hai necessità dell'accatastamento (oltre chi di altri documenti).

2006-11-25 22:33:09 · answer #3 · answered by Ely 5 · 1 1

devi presentare la domanda e il progetto al comune di appartenenza.

se accolta preparati a sborsare, io pe 40 mq nel 1996 ho versato il corrispondente oggi in euro 3700,00.

2006-11-28 02:38:43 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 1

sì, basta che il catasto del comune accetti la variazione

2006-11-25 19:03:13 · answer #5 · answered by reginaginevra 5 · 0 1

confermo la risposta di rpsoft57

2006-11-25 18:53:31 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 1

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