English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

da dove proviene ?

2006-10-24 00:32:00 · 8 risposte · inviata da domesco49 2 in Mangiare e bere Mangiare e bere - Altro

8 risposte

Il pan di Toni
Era la sera della vigilia. Mentre tutti erano impegnati a servire in tavola le numerose portate del cenone natalizio, a sorvegliare il forno era rimasto solo Toni, il servo più giovane e pasticcione.
“ Bada alle focacce che stanno cuocendo “, gli aveva raccomandato Ambrogione. Ma Toni, un po’ per la stanchezza, un po’ per il piacevole calore che il forno emanava, si appisolò. Dormì pochi minuti, ma quando si svegliò, dal forno usciva già una nube di fumo.
“ Povero me, che disastro! “, si disperò Toni strappandosi i capelli dalla testa. Che fare adesso? Come rimediare? Per fortuna sul bancone di legno era rimasta un po’ di pasta di pane. Senza perdere un solo istante, Toni afferrò la pasta, la lavorò, vi mescolò uova e burro. Poi l’addolcì con il miele, vi unì i canditi, l’uva passa e la frutta secca. Infine mise tutto nel forno.
“ Dove sono le focacce ? “, risuonò la voce di Ambrogione. “Sono tutte bruciate “, rispose Toni ,“ ma potremo servire questo dolce che ho appena preparato “.
Ambrogione accettò di portare il dolce improvvisato da Toni sulla tavola dei signori di Milano, che lo gradirono molto. Da allora il “pan di Toni “ ( da cui panettone ), non mancò più nel loro cenone natalizio.
La differenza è che quel panettone era basso, e non alto come quelli indistriali dei giorni nostri, allora usando uova fresche, la pasta era "legata", non lievitava molto, oggi usano uova "vecchie" che hanno perso queste proprietà, come tale il panettone è alto.

Ciao

2006-10-24 01:29:00 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Confermo, è nato a Milano da un panettiere di nome Toni. Il pan del Toni
Ciao

2006-10-24 07:39:41 · answer #2 · answered by Jenny 6 · 1 0

Per i vari tipi di Ceppi per coltelli prova ad andare sulla sezione relativa di Amazon.it a questo link http://amzn.to/1zpyfRN.

Potrai vedere tutti i modelli attualmente disponibili e ordinarli per popolarità , fasce di prezzo, giudizi degli utenti. In questo modo potrai farti una idea più precisa e chiarire i tuoi dubbi.

2014-11-14 18:52:31 · answer #3 · answered by CERAVOLO 1 · 0 0

Il Pan Dolce genovese è nato molto prima del Pan de Toni di Milano

Ciao

2006-10-24 08:28:07 · answer #4 · answered by lupogrigio 7 · 0 0

Panettone : pare sia stato inventato da un certo toni (panditoni, panettone) una volta che mancando di ingredienti per fare un dolce ad una personalità dell'eppoca, abbia messo dell'uvetta nell'impasto del pane.
Ovviamente piacque molto e nonstante gli anni trascorsi,circa 300 resiste ancora.

2006-10-24 07:48:58 · answer #5 · answered by ? 4 · 0 0

Sulla sua origine (XV secolo) la fantasia popolare ha creato numerose leggende.
Una storia narra che il panis quidam acinis uvae confectus fosse presentato per la prima volta alla tavola di Ludovico il Moro nel Natale del 1495, ideato dal cuoco Antonio Toni: il "pan di Toni" venne poi contratto in "panettone".
Un'altra leggenda racconta di un convento di suore, nel quale la piccola suora cuciniera, suor Ughetta, inventò un dolce per i suoi poveri.....
)))))....concludendo : è popo bbbbono....)))))

2006-10-24 07:44:17 · answer #6 · answered by Piscra 3 · 0 0

Se mi ricordo bene si tratta del Pan de Toni, panettiere a Milano, che volendo trovare qualcosa di nuovo mise canditi e uvetta nella pasta del pane.
Tolto dal forno lo fece assaggiare ed il prodotto piacque moltissimo, da lì si è incominciato a produrlo.

2006-10-24 07:39:36 · answer #7 · answered by timitabrev 6 · 0 0

Il panettone tradizionale milanese, sulla cui nascita la fantasia popolare ha creato le affascinanti leggende trascritte nelle pagine che seguono (nel libro), era originariamente nient'altro che un grosso pane, alla preparazione del quale doveva sovrintendere il padrone di casa, che prima della cottura vi incideva col coltello una croce in segno di benedizione. Il grosso pane veniva poi consumato dalla famiglia solennemente riunita per la tradizionale cerimonia natalizia "del ciocco". Il padre, o il capo di casa, fattosi il segno della croce, prendeva un grosso ceppo, solitamente di quercia , lo adagiava nel camino, vi poneva sotto un fascetto di ginepro ed attizzava il fuoco. Versava il vino in un calice, lo spruzzava sulle fiamme, ne sorseggiava egli per primo poi lo passava agli altri membri della famiglia che, a turno, l'assaggiavano. Il padre gettava poi una moneta sul ceppo che divampava e successivamente distribuiva altre monete agli astanti. Infine gli venivano presentati tre grandi pani di frumento ed egli, con gesto solenne, ne tagliava solo una piccola parte, che veniva riposta e conservata sino al Natale successivo.
Il ceppo simboleggiava l'albero del bene e del male, il fuoco l'opera di redenzione di Gesu' Cristo; i pani, progenitori del panettone, simboleggiavano il mistero della Divina Trinita'. Di quest'antica e suggestiva tradizione a noi sono giunti due elementi: la credenza del "potere taumaturgico" dei resti del "pangrande" consumato a Natale, e lo stesso "pangrande" in veste di panettone.

2006-10-24 07:35:22 · answer #8 · answered by Chicchi 6 · 0 0

fedest.com, questions and answers