Nello specifico è una compravendita tra padre e figlia.
Abbiamo escluso la donazione che comporta problemi di disponibilità dell'immobile nel tempo, si voleva procedere ad una compravendita per il valore catastale dell'immobile rivalutato di un 10%.
Un notaio da noi consultato ha però obbiettato che occorre che io paghi il prezzo di mercato. Mi sembra assurdo. Non credo che ci sia un obbligo di vendere un bene al prezzo di mercato, volendo io posso venderlo ad un prezzo + o - del valore. Il tutto rimane nella sfera della libertà personale privata. O no? Commettiamo un reato punibile con sanzione se un padre vende a una figlia una casa e gliela fa pagare di meno? So che il decreto Bersani impone che sia indicato il valore effettivo reale e su questo non ci sono problemi, trovo assurdo se è vero quel che dice il notaio che io devo pagare il bene obbligatoriamente il prezzo di mercato. E' così?
2006-10-08
08:22:58
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5 risposte
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inviata da
candycandy
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Affari e finanza
➔ Immobiliare