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Nello specifico è una compravendita tra padre e figlia.
Abbiamo escluso la donazione che comporta problemi di disponibilità dell'immobile nel tempo, si voleva procedere ad una compravendita per il valore catastale dell'immobile rivalutato di un 10%.
Un notaio da noi consultato ha però obbiettato che occorre che io paghi il prezzo di mercato. Mi sembra assurdo. Non credo che ci sia un obbligo di vendere un bene al prezzo di mercato, volendo io posso venderlo ad un prezzo + o - del valore. Il tutto rimane nella sfera della libertà personale privata. O no? Commettiamo un reato punibile con sanzione se un padre vende a una figlia una casa e gliela fa pagare di meno? So che il decreto Bersani impone che sia indicato il valore effettivo reale e su questo non ci sono problemi, trovo assurdo se è vero quel che dice il notaio che io devo pagare il bene obbligatoriamente il prezzo di mercato. E' così?

2006-10-08 08:22:58 · 5 risposte · inviata da candycandy 2 in Affari e finanza Immobiliare

5 risposte

con gli estimi catastali si moltiplica per il coefficiente stabilito per non subire un accertamento induttivo da parte del fisco.

in teoria puoi vendere anche a 1 euro l'immobile e pagare le tasse su quell'euro, ma chi ti crederebbe ?

Per stimare un immobile occorre moltiplicare la superficie commerciale per il valore al mq di zona ed applicare i principali coefficenti correttivi. Le somme così ricavate possono comunque variare in rapporto a particolari rifiniture ed ubicazioni.

il notaio saprà darti il valore minimo che si può denunciare al fisco, al di sotto del quale c'è l'accertamento per tutti (tra famigliari, parenti o amici e sconosciuti).

saluti

2006-10-08 08:40:14 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Il decreto Visco Bersani di questa estate ha reintrodotto la tassazione sul valore di mercato degli immobili.
Non è questione di vendere ad un prezzo più basso di quello di mercato, il concetto è che si devono pagare le imposte sul valore di mercato.
Attenzione anche al rischio di "vendita simulata" (tra parenti). Se tuo padre ti vende la casa, devi dimostrare di avergliela effettivamente pagata, altrimenti ricadi nelle problematiche della donazione (che non volete affrontare)

2006-10-09 20:15:54 · answer #2 · answered by heron 5 · 0 0

La legge Bersani dice che in un atto di compravendita deve essere dichiarato il valore reale dell'immobile (cioè quello che viene pagato, nn quello che vale realmente) ma l'onorario del notaio e le tasse vengono pagate sul valore catastale (che si ricava dalla rendita catastale con dei calcoli che ora nn so precisamente)..
x quello che so io nn dovrebbe esserci nessun problema se nell'atto notarile tu dichiari il valore catastale, se è quello che tu paghi effettivamente l'alloggio....cmq ti consiglio di chiedere consioglio qualche altro notaio...

2006-10-09 01:03:54 · answer #3 · answered by _fede_ 4 · 0 0

fate fare una stima da un tecnico (geometra, architetto o ingegnere) e presentatela al notaio, dovrà prenderla x buona perchè lui (il notaio) non è abilitato ad effettuare nè stime nè perizie.

2006-10-08 20:19:50 · answer #4 · answered by Ely 5 · 0 0

è sempre obbligatorio dichiarare il prezzo reale qualsiasi esso sia(anche se le sanzioni fiscali sono previste solo se si dichiara meno del prezzo catastale).

Se si dichiara un valore inferiore a quello di mercato, specie in una vendita tra parenti molto stretti, si rischia l'azione revocatoria.

E'possibile che il notaio abbia paura che qualche creditore del padre impugni la compravendita in futuro (in realtà il rischio c'è anche dichiarando il prezzo di mercato)

2006-10-08 08:29:54 · answer #5 · answered by brent 3 · 0 0

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