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2006-09-28 09:59:22 · 9 risposte · inviata da 83.SASA' 2 in Affari e finanza Immobiliare

9 risposte

In questo periodo di rialzi dei tassi di interesse, stimo in Europa nei prossimi due anni, un aumento del 1%, ti consiglio di scegliere un tasso fisso.

Per avere un idea delle vari offerte di mutio puoi dare un occhiata al sito www.mutuionline.it

Ciao

2006-09-29 10:49:45 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Innanzitutto il fisso, più caro, bisogna poterselo permettere: se la rata lascia pochi soldi per vivere si deve per forza scegliere il variabile. Se ci si può permettere entrambi, il fisso è meglio per i lavorori dipendenti che, in caso di aumento dei tassi e dell'inflazione, non possono contare su un aumento del reddito. I lavoratori autonomi che possono aumentare il loro reddito all'aumentare dell'inflazione possono rischiare con il variabile.

2006-09-29 12:04:46 · answer #2 · answered by domedeus2002 5 · 0 0

L'interesse è il compenso che si paga per il prestito di un capitale, in misura percentuale e con riferimento generalmente all'anno.

L'interesse può essere semplice o composto.

E' semplice se gli interessi non producono interesse: ossia il capitale fruttifero rimane invariato qualunque sia la durata dell'impegno. E' composto quando gli interessi si aggiungono al capitale per produrre a loro volta interesse. I tassi di interesse comunemente applicati sono: "fisso" o "variabile", ma recentemente si sono diffusi anche i mutui a tasso "misto". Esistono poi ulteriori tipologie di tasso: il tasso "capped rate" e il tasso "bilanciato".

Si parla di "tasso fisso" quando questo non varia durante la durata del prestito. Si parla di "tasso variabile" quando il tasso varia in dipendenza di determinati parametri, quali i tassi del mercato monetario o finanziario (ad esempio Libor, Euribor, ecc.). Ai parametri di base viene applicato uno "spread" che costituisce il rendimento della Banca.

Si parla di "tasso misto" quando durante il periodo di vita del mutuo è possibile modificare, alle scadenze e alle condizioni stabilite nel contratto, il tipo di tasso applicato inizialmente scegliendo tra tasso fisso e tasso variabile.

Il "tasso capped rate" (detto anche "CAP") è invece un tasso variabile con un limite massimo predeterminato oltre il quale il tasso d'interesse non potrà mai salire, anche se i tassi di mercato dovessero superarlo.
A tale garanzia corrisponde in genere uno spread applicato più elevato che per il tasso variabile normale.

Il "tasso bilanciato" (o mix) è così chiamato perché composto da una parte a tasso fisso e una a tasso variabile. La composizione tra le due parti può essere scelta tra diversi mix, a seconda del peso che si preferisce dare al tasso fisso rispetto a quello variabile.

Tassi apparentemente più convenienti o “sicuri” possono riservare delle sorprese. Verifica sempre i dettagli delle condizioni previste per il calcolo degli interessi: i parametri di riferimento, l’indicizzazione, gli spread a volte possono non essere costanti per tutta la durata del mutuo e contribuire a rendere più onerosa e imprevedibile la tua rata.


COME ORIENTARSI NELLA SCELTA
La scelta tra i diversi tipi di tasso dipende dalla posizione del richiedente il mutuo e dalle sue personali conoscenze finanziarie. Esistono comunque dei criteri di massima che possono indirizzare la scelta.

IL TASSO FISSO È CONSIGLIABILE A CHI:
vuole conoscere gli importi delle rate per tutta la durata del mutuo;
vuole conoscere l'ammontare complessivo del debito contratto;
vuole avere un reddito fisso;
prevede un'inflazione in crescita.
IL TASSO VARIABILE È CONSIGLIABILE A CHI:
prevede un calo dell'inflazione e quindi del costo del denaro;
ha un reddito medio-alto;
è più propenso al rischio.
IL TASSO MISTO È CONSIGLIABILE A CHI:
sottoscrive un mutuo in un periodo di particolare incertezza sull'andamento futuro dei tassi;
preferisce non prendere subito una decisione definitiva sul tasso;
vuole poter adattare il tasso del mutuo alle future condizioni del mercato.

IL TASSO CAPPED RATE È CONSIGLIABILE A CHI:
vuole mantenere la flessibilità del tasso variabile limitandone i rischi;
non vuole rinunciare alla garanzia di un tasso fisso senza però sopportarne i maggiori costi.

IL TASSO BILANCIATO È CONSIGLIABILE A CHI:
ha una maggiore conoscenza delle dinamiche dei tassi d'interesse;
vuole personalizzare il tasso del mutuo sulla base delle proprie preferenze tra i tassi d'interesse;
cerca il miglior equilibrio tra le caratteristiche del tasso fisso e del tasso variabile.
Infine, alcune Banche, indipendentemente dalla scelta del tipo di tasso, offrono degli interessi "promozionali" molto bassi per un periodo iniziale, con lo scopo di attrarre più clienti.
Il tasso applicato in questo periodo iniziale (generalmente tre-sei mesi, fino anche a due anni) è solitamente detto "tasso d'ingresso". Terminato tale periodo viene applicato il tasso normale (detto "tasso a regime"), che è più elevato, fisso o variabile che sia.

Quando valuti le diverse offerte di mutuo considera attentamente non solo le tue esigenze finanziarie iniziali ma anche la tua previsione futura: potrai individuare meglio le caratteristiche del mutuo più adatto per te.
Inoltre confronta sempre diverse alternative di tasso per capire quali siano le effettive differenze di costo rispetto all’aspetto per te più importante: il risparmio, la sicurezza, la flessibilità, etc.

Le scelte sono tante ma ce n'é una davvero unica:
non solo puoi scambiare tra fisso e variabile per un numero contenuto di volte ma puoi aumentare o diminuire il numero delle rate per mantenere fisso l'importo della rata. Non ricordo bene la banca emittente ma dovrebbe essere BANCA INTESA. Prova a chiedere

2006-09-28 18:26:46 · answer #3 · answered by nessundorma 2 · 0 0

Secondo me, dipende dall'importo, se è basso al di sotto degli 80000,00 euro va vene il tax fisso, al di sopra il misto.

2006-09-28 17:26:24 · answer #4 · answered by Tony 2 · 0 0

a prescindere dal momento economico che, data la tendenza all'aumento dei tassi, consiglierebbe il tasso fisso, la vera risposta la sai solo tu:
se vuoi mantenere costante la rata nel tempo senza sorprese, tasso fisso, se invece accetti il rischio di vedere la rata modificarsi nel tempo, tasso variabile.
ciao

2006-09-28 17:18:00 · answer #5 · answered by faber_60 2 · 0 0

Uomo_niente_male si sbaglia di grosso.
Se non vuoi sorprese scegli tasso variabile che funziona così:
viene stabilito un parametro base (tasso di riferimentto tipo Euribor) + spread (maggiorazione) fissa. esempio Euribor + 1,25%. Il tasso complessivo varierà con il variare dell'Euribor (variazioni a livello europeo) sempre con lo stesso spread del 1,25%.
Il tasso fisso è più rischioso intanto perchè è inizialmente più alto di un tasso variabile (almeno 2 - 3 punti) e poi perchè in periodi di tassi in calo diventerebbe costosissimo. (E' già capitato negli anni '90, quando per legge si è dovuto intervenire per obbligare le banche a rinegoziare mutui a tasso fisso per non ridurre sul lastrico i risparmiatori)

2006-09-28 17:15:48 · answer #6 · answered by heron 5 · 0 0

Se nel quadratino ricerca e domande introduci la parola mutuo vedrai tutte le risposte date su questo argomento e la tua domanda è già stata fatta.
(Quadratino sotto chiedi - rispondi -scopri )
Se non trovi la risposta giusta fa un' altra domanda più esplicita.
Ciao

2006-09-28 17:06:23 · answer #7 · answered by Pea 3 · 0 0

meglio a tasso misto !!!

2006-09-28 17:03:51 · answer #8 · answered by grace 3 · 0 0

Fisso, per carattere non amo sorprese (brutte)

2006-09-28 17:02:11 · answer #9 · answered by uomo_niente_male 4 · 0 0

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