Zuppa inglese:
500 g di savoiardi, 8 tuorli, zucchero, 1 lt di latte, farina, 50 g di cacao amaro, scorza di 1/2 limone, alchermes, rhum.
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Montare i tuorli con lo zucchero, unire la farina e il latte bollito con la scorza di limone. Versare il tutto in una casseruola e cuocere mescolando finché la crema si sarà addensata. Togliere la scorza di limone, versare metà della crema in una ciotola e unirvi il cacao. Inzuppare i savoiardi in 1 miscuglio di rhum, alchermes e acqua e disporli a strati in un recipiente, alternandoli alle 2 creme e terminando con uno strato di crema gialla. Servire fresca.
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Di inglese ha giusto un lontano parente: il “trifle”, un dolce anglosassone della tradizione popolare, composto da una base di soffice pasta lievitata, inzuppata di vino dolce, e quindi arricchita con panna, confettura e amaretti.
Nonostante il nome le origini della “zuppa inglese” sembra che siano italiane. Ferraresi, per la precisione: all’antica, nobile città emiliana spetta il merito di aver rielaborato in maniera creativa l’originale ricetta britannica, sostituendo la maggior parte degli ingredienti, e dando vita a quell’insieme equilibrato e armonico di sapori, divenuto poi la specialità dolciaria locale.
La storia della zuppa inglese comincerebbe, nel sedicesimo secolo, alla fastosa corte dei Duchi d'Este che seppero regalare alla città un lungo periodo di intenso fervore culturale e artistico.
All’epoca illustri pittori e letterati, animavano la vita di Ferrara. La diplomazia faceva la sua parte, intensificando i rapporti con le più nobili famiglie italiane ed europee. Frequenti erano i contatti con la casa reale inglese; e sembra che fu proprio uno dei diplomatici estensi, di ritorno da un lungo soggiorno a Londra, a descrivere il favoloso dolce (il trifle, appunto) che lo aveva deliziato in occasione del suo viaggio oltremanica. I cuochi della corte ferrarese provarono a riprodurre la ricetta ma, trovandosi nell’impossibilità di reperire gli ingredienti originali, finirono per rielaborarla con le materie prime che avevano a disposizione. Alla pasta lievitata sostituirono così la “bracciatella” (una morbida ciambella lievitata tipica della cucina emiliana, che si usa consumare accompagnata da vino dolce) e alla panna subentrarono due diversi tipi di creme, una pasticcera e una al cioccolato. Era nata così la zuppa inglese. Nel corso del tempo la ricetta subì ancora qualche modifica: il delicato pan di Spagna prese il posto della bracciatella; per renderlo ancora più gustoso si pensò di inzupparlo con vari liquori, tra cui alchermes e cognac. Man mano che il dolce diventava famoso e oltrepassava i confini di Ferrara, cominciarono a fiorire le diverse varianti.
2006-08-31 19:39:05
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answer #1
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answered by Uomo Panda - Stomboliy 6
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non dall'Inghilterra come molti credono. E' un tipico dolce ferrarese: fare crema pasticcera e budino al cioccolato, poi in una ciotola di vetro, porre savoiardi imbevuti di alchermes, alternati a strati di budino e crema....metti in frigo per ore. Varianti? ciambella al posto dei savoiardi o Oswego, ottimi. Successo garantito, credimi.
2006-09-01 07:59:54
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answer #2
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answered by Anonymous
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Non è inglese, ma di Bologna e Ferrara
2006-09-03 12:06:11
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answer #3
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answered by etcetera 7
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è incredibile vero? una nazione con una cucina così poco interessante che esporta un dolce così buono!
2006-09-01 04:40:36
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answer #5
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answered by arpanonno 4
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appunto oppure te compri 25kg di semilavorato per gelato alla zuppa inglese :P
2006-09-01 02:46:33
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answer #6
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answered by clix75 6
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