Nella fermentazione del vino i lieviti e i batteri trasformano lo zucchero contenuto nell’uva in alcol etilico ma, se il vino viene lasciato all’aria, diventa acido perché l’ossigeno ossida l’alcol etilico ad acido acetico.
Per preservare il vino ed evitare che diventi acido, si usa mettere nel vino il bisolfito (KHSO3) che ha una doppia azione:
1) Antiossidante
2) Antisettica
proprietà che derivano dalla sua capacità di disidratarsi in ambiente acido
Per eliminare il bisolfito basta versare il vino in una caraffa prima di servirlo
2006-08-31 02:29:56
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answer #1
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answered by tuxino78 2
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Il Metabisolfito di Potassio e' una sostanza che si aggiunge al mosto in fermentazione per aumentare la fermentazione alcolica. Questo puo' essere necessario nei casi in cui a causa del maltempo (poco sole) le uve siano maturate poco, quindi abbiano un tasso di zuccheri troppo basso perche' la fermentazione avvenga correttamente e fino ad una gradazione alcolica ragionevole (11-13 gradi). Se non c'e' zucchero nell'uva, i batteri non hanno materia prima da trasformare in alcool, e qui il metabisolfito aiuta.
Non e' una sostanza tossica, per tua informazione
2006-08-31 02:30:23
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answer #2
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answered by Anonymous
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CON UNA GIUSTA QUANDITATIVA TI ASSICURA UN VINO SPECIALE ,DICO UNA QUANDITATIVA DI BIZOLFITE IO PER ESEMBIO METTO 5 G QUINTALE A MOSTO 3 G AL QUINTALE A VINO ,AL PRIMO TRAVASO.
2016-10-05 09:31:02
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answer #3
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answered by Carmine 1
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Per conservarlo, in modo che ad aprile il vino non sia aceto. Però va dosato il bisolfito. Ciao
2006-08-31 04:25:17
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answer #4
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answered by sirenetta 2
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lo mettono nel vino per stabilizzarlo poi dipende sempre da come fanno il vino
se sono produttori con una coscenza lo mettono in piccolissime quantità quando lo mettono se il raccolto non è andato bene,
gli altri grazie ai miracoli degli enologi te lo sbattono dentro così ti ammazza i lieviti autoctoni e rifanno un nuovo vino con tutti i lieviti selezionati così creano una bibita uniforme negli anni.
2006-09-03 22:07:05
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answer #5
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answered by ilpuccio 3
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In maniera più semplice, diretta ma reale, è una porcheria che viene aggiunta ai vini comerciali (oggi ogni produttore dovrebbe indicare sulla bottiglia la dicitura "contiene solfiti", che in genere è sul retro scrittto molto in piccolo), che aiuta nella conservazione del vino, e soprattutto consente l'utilizzo anche dei grappoli di vendemmia non sani (marcescenze, ecc.) in maniera tale da aumentare la produzione. Di sicuro non è una soluzione naturale. Ergo, i vini, anche i più nobili e declamati, hanno poco da spartire con i vini che facevano i nostri nonni e che duravano si magari una sola stagione, ma garantivano la genuinità.
2006-08-31 02:40:32
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answer #6
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answered by arcangelo 6
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