English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

2006-06-08 13:10:07 · 3 risposte · inviata da S&S 3 in Mangiare e bere Mangiare e bere - Altro

3 risposte

CHI HA INVENTATO GLI SPAGHETTI?
Correva l'anno 1279 quando il notaio Ugolino Scarpa, elencando ciò che il milite Ponzio Bastone lasciava in eredità, cita tra le altre cose "bariscella una plena de macaronis" (un certo pieno di maccheroni). Ancor prima, nel 1244, un medico bergamasco promette ad un lanaiolo di Genova che l'avrebbe guarito da un'infermità alla bocca se egli non avesse mangiato né carne, né frutta, né cavoli, né pasta: "... et non debes comedare aliquo frutamine neque de carne bovina nec de sicca neque de pasta lissa nec de caulis..." (Roberto S.Lopez "Su e giù per la storia di Genova"). Marco Polo torna a Venezia nel 1292! Il confronto di queste tre date chiarisce da solo ogni dubbio residuo: la pasta non fu invenzione cinese, gli italiani la conoscevano già prima che l'eroe de Il Milione tornasse dal suo avventuroso viaggio. Allora furono veramente gli italiani ad inventare la pasta? Pare assai azzardato cercare di imputare a tutti i costi l'invenzione della pasta perché, a nostro avviso, di invenzione non si tratta, ma piuttosto del naturale sfruttamento di una materia prima assai diffusa. Il frumento era conosciuto circa 10.000 anni fa e, quando si scoprì che, frantumandone i chicchi, se ne poteva ricavare la farina, gli uomini incominciarono anche a produrre i primi impasti che, cotti su pietre roventi, davano sottili focacce, il famoso pane àzimo. Dalla cottura del composto farina-acqua sulle pietre, alla bollitura in acqua il passo è breve e naturale. Le più antiche testimonianze su formati di pasta cotti in acqua risalgono infatti a 3000 anni a.C.. Famosi i rilievi in stucco della Grotta Bella, tomba etrusca del IV sec. a.C., che riproducono l'interno di una casa: ai due pilastri centrali sono appesi, tra l'altro, la spianatoia, il matterello, la rotella dentata ecc.
Nella sua formulazione più semplice dunque la pasta è cibo antichissimo, che ebbe origini del tutto indipendenti. Non ci sembra perciò giusto parlare di "invenzione" quando ci si riferisce ad un alimento la cui produzione ed il consumo sono naturali conseguenze dell'evoluzione della civiltà dei popoli. Ciò che comunque resta certo è che non fu Marco Polo a insegnarci a mangiare gli spaghetti! Ma non furono nemmeno i napoletani a dar origine alla pastasciutta. I maccheroni non sono nati a Napoli, ciò è storicamente accertato, ma in questa città hanno ricevuto senz'altro la loro massima esaltazione popolaresca: l'innata sapienza gastronomica del napoletano, fatta di entusiasmi, di intuiti e di sentori, ha subito accolto, arricchito e fatto proprio questo cibo. Tanto che, alla fine del '600, esso diventerà la base dell'alimentazione quotidiana popolare e, trasformando il napoletano da mangiafoglia a mangiamaccheroni, come dice E.Sereni, originerà una simbiosi inscindibile.

2006-06-14 22:57:58 · answer #1 · answered by Jessy Jane 7 · 2 0

Io so che sono stati i cinesi.

2006-06-22 07:44:26 · answer #2 · answered by missmorgana 4 · 0 1

Gli spaghetti hanno 4000 anni

Il più antico piatto di spaghetti ritrovato in Cina: ha 4000 anni
Pechino rivendica da tempo il "primato" in Italia il piatto arrivò forse nel Medioevo



Un piatto di spaghetti è emerso dalle profondità della terra, per lo stupore degli archeologi cinesi che stavano scavando in un villaggio del neolitico. Il ritrovamento è avvenuto nella cittadina di Laja, vicino al fiume Giallo, nel nord ovest della Cina. Analizzando il reperto i ricercatori dell´Accademia delle scienze e dell´Istituto di archeologia cinesi hanno capito che la pietanza davanti ai loro occhi era molto antica. E infatti il carbonio 14 ha confermato la sua età: quattromila anni. Il più antico piatto di spaghetti della storia (almeno fra quelli di cui è stata ritrovata traccia). Una scoperta che ruba all´Italia ogni ipotesi di primato dell´invenzione della pastasciutta.

Che si tratti di spaghetti - ancorché calcificati e mescolati a terra anziché a sugo - non c´è proprio dubbio. Colore giallo paglierino, lunghezza che arriva al mezzo metro, tracce di una pregressa bollitura, volute tipiche della pasta lunga, pronta a ricevere la forchettata. La forma in verità è irregolare, più da tonnarelli che da spaghetti veri e propri. La composizione però non lascia incertezze. Si tratta di acqua e farina impastate insieme. Uniche differenze: non dal grano duro ma dal miglio l´antica farina veniva ricavata. Questo cereale fu infatti uno dei primi frutti della terra coltivata nell´antica Cina. E gli spaghetti riemersi dalla terra venivano consumati freschi, senza bisogno di essere essiccati. Le immagini, insieme ai dettagli del ritrovamento, vengono pubblicati giovedì dalla rivista scientifica Nature.


La disputa sull´invenzione degli spaghetti coinvolgeva italiani, cinesi e arabi. Finora i contendenti si disputavano il primato a colpi di citazioni letterarie. Gli asiatici con il loro ritrovamento archeologico hanno fornito invece una prova tangibile, spiazzando tutti. La pasta conservata nella terra si trovava all´interno di uno dei tanti recipienti di ceramica portati alla luce durante gli scavi di Laja, iniziati nel 1999.

La scodella fornisce una prova inoppugnabile che la pasta faceva già parte del menù neolitico (duemila anni prima di Cristo, settimo secolo secondo il calendario cinese) nelle pianure che costeggiano il fiume Giallo. Il pranzo fu probabilmente interrotto da un terremoto o da un altro cataclisma che all´improvviso rase al suolo il villaggio di Laja. Fatto sta che il piatto di ceramica è stato ritrovato capovolto e sepolto da tre metri di sedimenti.

"La nostra scoperta dimostra chiaramente che gli spaghetti vennero prodotti per la prima volta in Cina quattromila anni fa" ha dichiarato il capo del team degli archeologi, Houyuan Lu dell´Accademia delle Scienze di Pechino. "La pasta ritrovata assomiglia molto agli spaghetti del tipo La-Mian, realizzati secondo una tecnica tradizionale cinese che consiste nel tirare e allungare ripetutamente a mano l´impasto" prosegue Houyuan Lu. Parziale consolazione per gli italiani può arrivare dal fatto che anche le fonti letterarie facevano propendere per il primato asiatico.

La più antica menzione della ricetta appare infatti in un libro scritto in Cina durante la dinastia Han, tra il primo e il terzo secolo dopo Cristo. Altre tracce suggerivano che la pastasciutta fosse stata inventata in Medio Oriente e importata in Italia meridionale dagli arabi nel medioevo, durante le loro scorribande.

2006-06-15 08:11:31 · answer #3 · answered by (¯`·._) ♥Fabiana!!♥(¯`·._) 5 · 0 1

fedest.com, questions and answers