Caro tifoso
SEI MORTO E NON TE NE SEI ACCORTO
Costituzione della Repubblica Italiana
PARTE I - DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI (art.21) Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione
ABROGATO!
Ma solo per gli stadi.
Dal 30 marzo vietato introdurre bandiere e striscioni non autorizzati, fischietti, megafoni e qualsivoglia mezzo atto a produrre rumore. "Bandiere e striscioni" saranno considerati autorizzati solo se approvati preventivamente dalla società (7 giorni prima della gara), dal Gos (Gruppo operativo sicurezza) o dal Questore per gli stadi al di sotto delle 7.500 unità. Autorizzati se non offensivi. Autorizzati se lunghi non oltre il metro e mezzo. Autorizzati se fatti di materiale ignifugo.
La morte dell'ispettore Raciti (avvenuta al di fuori di uno stadio che usufruiva, come la maggior parte degli impianti italiani, di continue autorizzazioni a giocare in quanto NON A NORMA DI LEGGE) dà il via a disposizioni assurde e incomprensibili per il fine con cui ci vengono presentate.
E' in gioco la libertà non degli ultras, non del tifoso pacifico, non del tifoso distratto. Ma di tutti. Tu che leggi questo volantino, che sia tu ultras, tifoso o semplice appassionato, sappi che se sei dentro uno stadio ti è negata la libertà di espressione.
Lo scopo è smantellare i gruppi organizzati, tutti indistintamente.
Ricordiamo che gli striscioni violenti e razzisti erano già vietati negli stadi. Nulla è stato aggiunto se non il resto che hai letto. Striscioni non oltre il metro e mezzo, cioè per forza di cose impossibili da leggere a distanza a meno chè non si espongano in un campetto d'oratorio. Bandiere e striscioni solo autorizzati, vale a dire assoluto controllo su tutto, compresa ironia (a discrezione dell'esaminatore), compresa libertà di critica (sempre a discrezione
dell'esaminatore).
Ulteriori provvedimenti speciali per lo stadio quando le leggi ad hoc già esistevano (con tutte le loro estreme limitazioni). Andavano semplicemente applicate. Invece sono state PROROGATE. Ora il colpevole SEI TU.
Non puoi parlare, non puoi gridare, non puoi colorare il tuo stadio, non puoi criticare. In altre parole sei MORTO. In altre parole si esalta l'apparenza.
In altre parole, assistiamo ancora una volta al tentativo di annullamento di qualsiasi espressione di dissenso, che invece di essere studiata, viene REPRESSA, quindi CRIMINALIZZATA.
Ma tu zitto. Sei un violento. E prima di entrare in uno stadio lavati le mani.
LIBERTA' DI ESPRESSIONE COSTITUZIONALMENTE GARANTITA
ANNUNCIAMO LA SUA MORTE NELLO STADIO
E PROCLAMIAMO LA SUA RESURREZIONE FUORI DALLO STADIO
E' IL CONSUETO MIRACOLO SETTIMANALE
PER CAPIRLO DEVI AVERE FEDE QUINDI NON PERDERLA
MANIFESTA IL TUO DISSENSO SCRIVENDO LETTERE, E-MAIL, TELEFONANDO
A TUTTE LE TESTATE GIORNALISTICHE LOCALI E NAZIONALI, LORO LAVORANO PROPRIO GRAZIE ALLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE: TI ASCOLTERANNO E DIFFONDERANNO IL TUO MESSAGGIO DI DISSENSO.
FORSE.
2007-03-14
09:08:14
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4 risposte
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inviata da
ULTRASNAPLES
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Calcio Italiano