La scuola …..insegnanti cosa sta succedendo?
Vi riporto un articolo letto questa mattina, omettendo il nome del bambino ma non quello dell’insegnante. Non credo ci sia bisogno di commentarlo, vorrei solo sapere, da parte degli educatori, come sia possibile non accorgersi che i propri colleghi hanno tali comportamenti che chiamarli sbagliati è un’eufemismo,
come tutelare i nostri ragazzi? Come esiste un tribunale del malato non potrebbe esistere un difensore civico anche per loro?
Scusate la lunghezza del testo , l’ho volutamente riportato per intero
L'ha umiliato, insultato e poi lo ha costretto a leccare la sua pipì dal pavimento. Lei è una insegnante di sostegno e lui è un bimbo autistico che per il nervosismo non è riuscito a trattenersi dal farsi la pipì addosso. Non accade solo a Milano che i bambini subiscono violenze e vessazioni da insegnanti e vigilantes. Dopo il caso della maestra che ha tagliato la lingua dell'alunno chiacchierone rumoroso, da Roma arriva questo nuovo caso-choc in uno dei più noti istituti della capitale. Siamo all’istituto Villa Flaminia, una delle scuole private cattoliche più rinomate della città.
.. ……. sette anni, è affetto da autismo. Da alcuni mesi, la mamma del piccolo ……, su consiglio della scuola, aveva affiancato un'insegnante di sostegno alla maestra del Villa Flaminia, per meglio seguire il figlio durante l'orario scolastico. Era stata scelta la dottoressa Pamela Rossi, che era pagata duemila euro al mese dalla famiglia del bambino, in aggiunta alla retta scolastica. La mamma del piccolo ……. aveva notato che proprio dal momento dell'assunzione dell'insegnante il carattere del figlio era cambiato in peggio: aveva cominciato a farsi la pipì addosso, cosa che non era mai accaduta.
Ecco cosa accadeva a scuola - A quel punto la mamma decise di infilare un registratore digitale nello zainetto del bambino, per capire cosa avveniva durante l'orario scolastico. A sera, ascoltando la registrazione, la signora scoprì che il figlio non era nemmeno tenuto in classe con gli altri alunni, ma in un'aula a parte, in compagnia dell'insegnante di sostegno, che durante tutto il tempo rimaneva impegnata a preparare un proprio esame di specializzazione e redarguiva violentemente il bambino ogni volta che questo si faceva sentire. In una di queste occasioni, il piccolo …… non riuscì a trattenere la pipì e il registratore ha documentato come l'insegnante lo minacciò di fargliela leccare e poi glielo fece fare davvero, costringendolo con il viso sul pavimento: "Adesso te l'ho fatta leccare, la prossima volta te la faccio bere", si sente distintamente sul registratore. Inoltre, secondo la mamma del bambino, in un'altra occasione l'insegnante avrebbe costretto il piccolo …. a infilare la testa nel water del bagno. Ora si aspetta l'udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio. E si attende giustizia
Voglio ringraziare tutti gli operatori della scuola (sono convinta che siano in tanti, e tanti ne conosco) che con dedizione e grande professionalità ci aiutano nel percorso educativo e cognitivo dei nostri ragazzi.
ciao
2007-03-02
02:02:41
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11 risposte
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inviata da
nipo92
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