In molti casi, come dimostrato dalle registrazioni tra gli elicotteristi e le centrali operative, i militari sovietici rifiutavano volontariamente il turn over, che avrebbe potuto metterli al riparo da conseguenze anche mortali. Spesso questo accadde contravvenendo agli ordini. Tutti i soccorritori ed i lavoratori sapevano di rischiare la vita, in quanto non equipaggiati di tute protettive.
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Alcuni bambini nelle zone colpite, bevendo il latte locale, assunsero iodio-131, un isotopo con tempo di dimezzamento relativamente breve, con un assorbimento di radiazioni alla tiroide fino a 50 gray. Molti studi hanno rilevato che l'incidenza del cancro alla tiroide sui bambini bielorussi, ucraini e russi è aumentata sensibilmente. L'AIEA ha rilevato «1800 casi documentati di cancro alla tiroide in bambini che all'epoca dell'incidente avevano un'età compresa tra 0 e 14 anni, dato di molto superiore alla media» ma non è riuscita a fare previsione sull'incidenza futura del fenomeno. I tumori tiroidei infantili che sono stati diagnosticati sono per lo più carcinomi papillari di un tipo più aggressivo di quello classico. Se diagnosticati prima che raggiungano uno stadio troppo avanzato, questi tumori possono essere curati mediante intervento chirurgico, solitamente seguito da terapia specifica. Ad oggi, sembra che quasi tutti i casi diagnosticati siano stati curati con successo.
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È stato riscontrato che molti individui hanno sviluppato tumori alla tiroide dovuti all'accumulo di iodio radioattivo all'interno dell'organo, fortunatamente le probabilità di guarigione da questo tipo di tumori è molto alta (fino al 99% per i casi legati a Chernobyl, il 90% nei paesi occidentali) e di conseguenza le vittime sono state relativamente poche secondo il rapporto dell'OMS. Inoltre l'assorbimento di iodio radioattivo sembra abbia un effetto considerevole solo sugli individui che erano ancora bambini nel 1986.
Anche studi epidemiologici sulle 600 mila persone, per la maggior parte militari, che parteciparono alla costruzione del rivestimento di cemento hanno evidenziato un aumento dell'incidenza di vari tipi di tumori, per lo più leucemie.
In questo modo è stato stimato che il numero di vittime dal 2006 in poi sarà di 4000 tra gli abitanti dei dintorni e i militari per salire a più 9000 persone considerando anche i dati sugli effetti a lungo raggio.
Per fare un paragone durante il disastro di Bhopal in India morirono 4000 persone in una sola notte e, si stima, circa 30 mila nel giro di qualche mese, ed un totale di 500 mila intossicati. È da tenere in considerazione che i dintorni di Chernobyl erano (e tuttora sono) molto meno popolati dei dintorni di Bhopal.
2006-12-20
20:29:10
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inviata da
AK-85
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