Se ci fosse un vero senso etico probabilmente non occorerebbero leggi. Peraltro la legge sanzionatoria produce un indebolimento della stessa capacità di produrre un'autentica coscienza etica. In Italia c'è un proliferare di leggi, normalmente disattese, e se ne vorrebbero sempre di più severe anche per faccende che dovrebbero essere regolate dal buon senso di una civile convivenza. Questo dimostra che abbiamo perso ogni coscienza morale tanto che senza la minaccia di sanzioni non ci è possibile convivere? E' ancora possibile nel mondo occidentale avere una coscienza etica secondo voi? O la perdita di eticità è il prezzo che comunque si paga al nuovo benessere?
2007-12-04
23:44:30
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7 risposte
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inviata da
etcetera
7
in
Politica e governo
➔ Legge ed etica
Ben, si potrebbe dunque pensare che per il povero, che per soddisfare i suoi bisogni primari non ha la possibilità di curare un'etica, le prescrizioni di legge debbano essere più forti e stringenti che per il ricco?
2007-12-05
05:42:20 ·
update #1
Anauel: il problema sta nel trovarla questa fonte più autorevole che valga per il sentimento di tutti. Secondo me è impossibile. Quando si parla di fonti autorevoli si finisce sempre con il litigare proprio perché ogni cultura all'autorevolezza rappresentazioni diverse.
2007-12-06
18:52:22 ·
update #2
La tua domanda è complessa e richiederebbe una risposta di più tomi
Quello che penso è che la legge è necessaria perché bisogna essere educati all'etica e non tutti hanno la fortuna di esserlo
Affinché l'etica sia viva in un individuo credo sia necessario che sia vivo anche il benessere, la prosperità
Ma non tanto la prosperità economica quanto quella interiore
(e qui potrei aprire un capitolo sul legame tra i due tipi di benessere ma direi solo cose ovvie)
Quindi la legge è necessaria per arginare tutti quei casi in cui l'etica non è potuta arrivare
Il limite della legge è che non prende in considerazione tutte le sfumature caratteristiche dell'essere umano
e quindi spesso diventa "antiumana"
E quando questo accade si ha un effetto boomerang
E la legge etica diventa un'arma contro l'individuo perché lo opprime e quando c'è oppressione c'è ingiustizia, c'è disparità e la legge che dovrebbe essere portatrice di civiltà diventa regresso morale
2007-12-05 00:58:47
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answer #1
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answered by Pangea 7
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Secondo me è improprio parlare di senso etico, l'etica ha alla sua base la nozione del bene e del male, della virtù e una determinata visione dell'uomo e dei rapporti umani.
Cambiando questa base e diversificando le interpretazioni possibili, si genera una certa anarchia che poi va regolamentata strettamente per riuscire a dare ancora un senso ad una convivenza tra valori diversi.
Un esempio di questo si può vedere benissimo anche in questo piccolo mondo virtuale: poche regole fumose, nessuna autorevolezza, "valori" diversi.
Far West virtuale, dove alcuni "sceriffi" autoproclamatisi fanno giustizia da sè con la pistola della segnalazione.
Qual è l'etica di questa società? Apparentemente nessuna, in realtà molte.
Che la Forza sia con te fratello!
2007-12-05 00:13:27
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answer #2
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answered by Anonymous
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Si prega di chiudere la porta! Ritirare lo scontrino per il proprio turno! Vietato fumare! Non calpestare le aiuole!
A che servirebbero questi cartelli se ci fosse un'etica omogenea? Parlo di etica omogenea perchè da sempre c'è stata una grande differenza, tra gli strati sociali, nel sentire 'l'etica' del vivere. E non lo dico per accusare, ma solo per constatare, non scevro pure da una certa comprensione. Posso infatti capire meglio un meno abbiente, anche a livello culturale (che di solito va di pari passo), che svuota per strada l'intero portacenere, dalla sua auto, che una persona che 'pare' rispettabile, ricca e acculturata, che fà lo stesso gesto. Ciò dovrebbe farci imparare una cosa fondamentale, e cioè che il bisogno, la fatica di vivere, la mancanza di beni e possibilità di sbocchi o di futuri chiari e raggiungibili, mette molte persone nel atteggiamento di dare delle priorità fondamentali al proprio esistere. Guardiamo ad esempio agli immigrati, od anche ai nostri poveri, nessuno di loro mette come priorità una vita educata, pulita, cortese, perchè la priorità è sopravvivere, la priorità è arrivare ad acquistare un motorino usato, per avere più opportunità di lavoro, tutto il resto và in secondo piano o non è neppure considerato. E' come essere su un'isola deserta, nessuno farebbe caso al modo di vestire, a tenersi puliti e a comportarsi a modo: la priorità è trovare cibo, ripararsi, riscaldarsi, cioè appunto, pensare a sopravvivere. Dunque l'etica non è solamente relativa ad una preparazione prettamente culturale, ma profondamente legata all'avere, al vivere una vita piena e soddisfacente. Poi ci sono tante sfumature e contraddizioni dove ad esempio, ad un certo arricchimento, non corrisponde una parallela crescita culturale. Come diceva Bruno Munari in un suo libro: 'per il ricco, il progresso è passare dalla latrina a buco al water, per l'arricchito è passare dalla latrina a buco, alla latrina a buco in oro'. La questione rimane sempre e comunque centrata sulle disparità sociali, e si ritorna ancora una volta sulla questione 'prioritaria', e mai risolta veramente, della scuola, vista non solo come esercizio all'apprendimento di nozioni, ma ad una vera preparazione alla vita civile. Ricordo che una volta esisteva una materia, 'educazione civica'. Non sarebbe mai troppo tardi se la dovessero reintrodurre, in altre forme chiaramente, perchè il bambino è voracissimo, e così come quell'insegnamento è entrato nel mio DNA, tanto che un certo comportamento lo dò come ovvio e scontato, anche le nuove generazioni ne potrebbero trarre giovamento per un maggior riequilibramento dell'intera società.
2007-12-05 04:01:38
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answer #3
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answered by ombra mattutina 7
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nei secoli passati e tutt'ora in molti paesi,crimini gravissimi sono considerati leciti perche permessi proprio dai governi stessi..l'etica dovrebbe bastare a distinguere il bene dal male..ma spesso nn e' così.
2007-12-04 23:59:46
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answer #4
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answered by Anonymous
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Sono nata nel 1993 ma avrei sempre desiderato nascere negli anni forty in modo da poter vivere gli anni 50-60-70 e d ascoltare i fantastici BEATLES Oppure avrei voluto nascere nella Londra vittoriana dell'800...adoro quel periodod storico
2016-12-30 06:25:09
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answer #5
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answered by mixell 3
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se l'arbitro ultimo in rapporto al discorso etico è l'uomo allora l'etica sarà soggetta all'impermanenza e ai mutamenti legati alla testa dei vari soggetti in relazione al potere che essei hanno: se chi detiene il potere è un essere crudele imporra un etica che reputa lecite forme di repressione violenta, se invece chi detiene il potere è buono e giusto cercherà di far valere un etica attenta al bene dell'uomo (salvo poi il rischio di interpretare questo bene in forma soggettiva e arbitraria).
Occorre che il discoro etico provenga non solo dalla riflessione umana ma da una fonte più autorevole: Dio e la legge naturale che Egli ha iscritto nel cuore di ogni uomo.
E ogni altra etica dovrebbe confrontarsi con quella fonte.
ben_48_5... : sono perfettamente d'accordo con il tuo discorso, il fatto è che io reputo che oggi questo discorso sia già superato in quanto quando tu sottolinei l'importanza dell'educazione civica dai per scontato i valori che sottostano a quel tipo di educazione, il fatto è che oggi quei valori non sono cosi scontati e quindi per esempio non solo i graffitari si sentono in diritto di compiere tutti gli scempi che sono sotto i nostri occhi ma addirittura hanno intellettuali e colti e civicamente educati (o almento si reputano tali) che li appoggiano, e così per una miriade di altre situazioni. Se non ci sta una base comune di valori data per assodata non si può arrivare a nulla, e questa base deve necessariamente fare riferimento, secondo me, alla Legge Naturale e a Dio.
2007-12-05 20:48:18
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answer #6
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answered by Anonymous
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le leggi devono esserci per forza,, a determinare ,cio'che e' lecito ,,, e cio' che non lo ,e',,,,senza pero' esagerare,,,altrimenti non ci potrebbe essere una civile convivenza,,, e credo sia dovuto al fatto che ogni persona ha il proprio modo di vedere di pensare,, e quello che potrebbe essere giusto per l'uno , potrebbe essere sbagliato per l'altro ,,,,,e succederebbe di peggio,, quindi meglio sottostare ad un unica legge uguale per tutti,,,,,ma applicata con criterio,,,,,,ciao
2007-12-05 01:05:40
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answer #7
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answered by Anonymous
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