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Mettiamo che una Paese metta10 banconote in circolazione.
Io lavoro, ne guadagno una e la spendo all'estero
Il mio Paese resta con nove banconote in circolazione
Che succede a questo punto?
Rientra in qualche modo quella banconota?
O il mio Paese ne emette un'altra?

2007-11-21 00:12:21 · 8 risposte · inviata da Pangea 7 in Politica e governo Politica e governo - Altro

Infatti You
Se aumenta la quantità di moneta in circolazione, la moneta si svaluta
Ma quando diminuisce?
Pandemiglio e Sandro dicono che in caso di necessità si stampa nuova valuta
Però, Pandemiglio, tu mi dici che se spendo all'estero cambio valuta e la moneta ritorna
Che significa?
Cioè se io vado negli Stati Uniti e cambio i miei euro in dollari, questi euro tornano in Italia?
Le banche americane restituiscono gli euro all'italia?
E se guadagno i miei euro in Italia e li spendo tutti in Francia?
Scusate la raffica di domande ma queste faccende di economia mi sfuggono totalmente

2007-11-21 00:33:27 · update #1

Crono, ma la questione non è che io voglio andare all'estero e usare l'euro
Ma se io il mio stipendio lo spendo all'estero, anche cambiando valuta,
io non tolgo al mio Paese una certa quantità di moneta?

2007-11-21 00:35:44 · update #2

Certo Kira
Ma non è detto che la quantità di valuta straniera che entra sia maggiore di quella che esce

2007-11-21 00:45:10 · update #3

Perfetto Sandro 81
Solo un'altra cosa
Il mio Paese ha ora nove banconote più un bene che io ho acquistato
E il Paese da cui ho comprato il bene ha la mia banconota
La mia banconota è spendibile in tutti i Paesi dell'unione europea
Quindi non è detto che torni in Italia
E allora?

2007-11-21 00:52:08 · update #4

E' vero Nicole
Rende bene l'esempio delle figurine

2007-11-21 01:13:01 · update #5

Va bene Alex
Adesso ho capito il meccanismo se spendo fuori dall'europa
Ma mettiamo per assurdo che metà degli italiani spendano tutto il loro stipendio in Francia
In questo caso la Francia non deve far rientrare i soldi in Italia perché la valuta è la stessa
O ci ridanno le monete con sopra Dante?Per questo sugli euro c'è scritto il Paese d'appartenenza?

2007-11-21 01:19:13 · update #6

Grazie Alex
Ma questa cavolo di "economia" dov'è?
L'ho cercata prima di postare la domanda ma non l'ho vista

2007-11-21 02:20:20 · update #7

Ma tu guarda
Sta proprio in scienze sociali
Forse mi è talmente ostica che mentre leggevo il mio cervello ha ignorato la parola

2007-11-21 05:17:53 · update #8

Ma non credo che la riposterò
Mi piacciono le vostre risposte

2007-11-21 05:18:44 · update #9

Bella risposta anche la tua Dani
Mi resta solo un dubbio
Che succede se spendo in un Paese dell'unione europea?

2007-11-22 05:40:38 · update #10

8 risposte

Spero di non dir troppe cavolate.
Grosso modo Alex drugo ha sintetizzato e semplificato correttamente.
Se tu lavori all'estero e mandi ricchezza in italia (lo stipendio) in italia chiaramente arriva il valore in euro.
L'italia, se molti fanno così, ricevendo una fonte di ricchezza dall'estero dovrebbe avere come effetto una forte riduzione dell'inflazione.
Se non ricordo male, negli anni 50-60 c'erano molti lavoratori italiani in germania, belgio, ecc, che mandavano a casa molto, e in quel periodo in italia l'inflazione anzichè aumentare diminuì (che di principio sarebbe quasi un controsenso, perchè l'inflazione è congenita all'economia più o meno come l'entropia un uno spazio in fisica).
Al contrario se spendi all'estero hai sì un bene, ma appunto dai ricchezza ad un altro paese, che in quel caso, arrichendosi, avrà più potere di spesa e presumibilmente una moneta più forte "capace" di acquistare.
Quindi a meno che mi stia prendendo un abbaglio colossale, credo che non ci dovrebbe essere nessun effetto negativo per lo stato in cui spendi, anzi quello stato vanterà un certo credito (corrispondente alla valuta che possiede) verso l'Italia.

Come lo riscuote? dipende. supponiamo che vai in Bangladesh e accettano euro, per semplificare.
Poi il commerciante vuole cambiare gli euro.
Va in banca, dove gli cambiano in moneta locale gli euro.
La banca ora possiede euro, che può vendere alla banca centrale europea, ad un certo tasso, o con i quali può coprire eventuali debiti, acquistare determinati prodotti o servizi, investire, eccetera.
In questo modo la moneta ritornerebbe in circolazione qui, o comunque in Europa, ma il Bangladesh avrebbe comunque usufruito di una ricchezza aggiunta, mentre l'europa di un impoverimento.
L'inflazione viene aumentate se c'è ad esempio una stampa di ulteriori banconote.
Ovviamente le banconote rappresentano un valore, se ne fai centinaia di fotocopie questo valore diminuisce... se stampassero molti soldi per tutti, il valore unitario diminuirebbe a vista d'occhio.
E' un po' come dire... la realtà ha un prezzo, un costo, è più o meno tutto prezzabile; se ci sono moltissime banconote, questo valore reale viene prezzato con prezzi altissimi, viceversa se ce ne sono poche i prezzi non possono che rimanere contenuti.
Pensa al monopoli: se parti con pochissime banconote il prezzo dei terreni non potrà che essere contenuto, altrimenti il mercato rimane in stallo e nessuno spende niente.
Se la banca mette in circolazione soldi (passando dal via...) aumenta il potere di investimento, ma anche i prezzi di conseguenza...
Se i giocatori di un monopoli spendono le banconote in un secondo monopoli(banca), nel secondo monopoli c'è maggior ricchezza, e si può spendere investendo anche nel primo monopoli, pagando con moneta giusta, non dovendo acquistarne.
Viceversa se nel secondo monopoli(=banca) si fotocopiano le banconote, succede che il primo monopoli ne vuole di più per lo stesso tipo di investimento, e nel secondo i costi di investimento leviteranno alle stelle...
In sostanza e semplificando il valore reale di tutto si suddivide per il numero di banconote in circolazione (se uno le tiene sotto il materasso non circolano).
Quindi se l'Italia spende 1 su dieci in svizzera, la svizzera avrà i propri 6 franchi, più un euro, che può tenere e vantare come credito, aspettando un momento proprizio per venderlo, oppure spendere investire ecc.
L'italia si impoverisce, e la bilancia commerciale tende al passivo, l'altro stato si arricchisce.
Se il tuo paese ne emette "una" l'effetto probabile è di aumentare l'inflazione, quindi è sempre opportuno farlo con prudenza, mentre in genere la banconota rientra tramite movimenti bancari oppure il commerciante svizzero viene in vacanza in Italia...

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Agggiornament- Update.
La domanda che mi poni non credo sia rispondibile in poche parole, io ho cercato di fare un quadro generale, ma ho spiegato tredicimila concetti di economia, io che non studio economia...
Comunque se si spende nell'ambito della comunità il principio è lo stesso.
Cioè diminuiscono le banconote qui, aumentano dove le spendi.
Dove spendi c'è un arricchimento in quel senso, ma come qualcuno ha già ricordato c'è sempre uno scambio, e poi bisognerebbe distinguere tra micro e macro economia...
Comunque in linea di principio stampare banconote ed emettere titoli di stato sono modi di rispettivamente aumentare le banconote in circolo, e ridurle anche se temporaneamente; si sarà capito il numero, il valore, è importante nell'economia, non devono essere nè troppe nè troppo poche, e questo livello attualmente è regolato dai famosi parametri di Maastricht (sempre semplificando) e poi con un certo margine di discrezionalità dalle banche nazionali dei singoli paesi.
E il parametro principale su cui operare (spero di non star dicendo cacchiate, madonnamia...) per agire su questi valori è il tuf, il tasso ufficiale di sconto, che è il prezzo con cui la banca centrale presta i soldi che entreranno in circolo... in altre parole il costo del denaro. Infatti se la stanchezza non mi inganna, se ci fai caso quando danno le notizie economiche parlano come di un evento molto importante ogni volta che la banca centrale europea o quella americana alzano o abbassano i tassi di sconto, perchè per esempio, per riprendere l'esempio del monopoli, se la banca anzichè darli dal via li vende (è così che succede, il denaro entra in circolo con un costo), i soldi, allora può essere più o meno conveniente l'investimento...
Se ci sono pochi soldi e tassi alti nessuno compra niente perchè ammesso che compri i terreni, poi non ha con cui investirci per farli fruttare.
Quindi le banche centrali hanno queste tre manopolone con cui reagiscono agli eventi della realtà, per controllare valore e quindi numero di banconote in circolazione, che è ciò che chiedi mi sembra di intuire.
Principalmente agiscono sulla manopolona dei tassi di interesse, con più prudenza sulla stampa di ulteriori banconote, e come palliativo (se usato solo a questo scopo) sull'emissione di titoli obbligazionari.
Questo è a grandi (grandissime) linee ciò che ha a disposizione (come parametri) il direttore della banca centrale per controllare i fenomeni di cui chiedi; cioè è ovvio che se spendi 1 in francia la francia ha uno in più e l'italia 1 in meno, come banconote.
Questi fenomeni in genere sono regolati da "leggi proprie" che tendono a compensarsi (ti arricchisci, spendi di più, arricchendo altri, che spendono e così via).
Nel caso anzichè circoli virtuosi di compensazione, si verifichino situazioni di stagnazione, recessione, e comunque situazioni patologiche che indeboliscono l'economia, il direttore della banca centrale e un po' anche il governo possono intervenire sul parametro che gli sembra più opportuno per ovviare (per esempio) alla mancanza o abbondanza di valuta in circolo.
Comunque senza scomodare concetti economici di cui non sono sicuro, è ovvio che se spendi mille euro in francia, in francia circola maggior ricchezza (cioè non è indebolita, non ha effetti inflattivi, secondo me, questo avviene solo se gli stranieri che spendono in quel paese sono moltissimi), mentre in italia la ricchezza e il potere di spesa diminuiscono.
Se queste cose succedono in ampia scala, e ad esempio tutti gli italiani impazziscono spendendo tutto in altri stati e rimanendo senza niente ovviamente non circola più valuta in italia, l'unione può reagire-intervenire in varie maniere (e non ne conosco nemmeno la metà), di concerto con la banca centrale, dando anche all'occorrenza direttive allo stato dove si verifica il problema, o sovvenzionando attività iniziative...
Insomma non è un discorso semplice e breve, volendo affrontarlo compiutamente... spero di aver fatto se non un quadro almeno una bozza verosimile, senza troppe cacchiate. ciao

2007-11-22 05:29:01 · answer #1 · answered by Daniele 6 · 1 0

Se te ne vai in Francia non cambia niente.
L'Euro c'è in gran parte dell'Europa continentale quindi che un francese spend ail suo euro qui o un italiano li spenda in francia non cambia nulla.

La questione è questa.
Se tu spendi questo Euro negli States poniamo devi cambiare la tua valuta in dollari.


Un venditore di hot dog sulla 5° strada negli States non sa di che farsene del tuo Euro,lui vuole dollari.
QUindi quell'euro devi andare in banca o in una cassa di cambio per fartene cambiare e ti daranno un dollaro e qualche cents in sostituzione del tuo Euro che hai depositato presso la banca o presso la cassa di cambio valuta.

QUeste a loro volta devono cambiare il loro Euro e farsi dare indietro dollari...
Che ci fa una banca americana con un euro?Chi lo vuole?

Devo cambiarlo ovviamente.
E farsi andare indietro dollari.Tutto qua.

@ PANGEA:

Semplice.

Mettiamo che,come dici tu, 30 milioni di italiani spendono 30 milioni di Euro in Francia per comprare dei beni.
Cosa comprano è assolutamente irrilevante.

La Francia avrà venduto tot beni e quinsi si troverà 30 milioni di Euro in cassa.
L'Italia avrà 30 milioni di Euro in meno.

L'Italia a questo punto dovrà pur pagare gli stipendi agli insegnati o ai dipendenti dei ministeri o ai bidelli della scuola, dovrà pur pagare un Euro a Mastella che vuole spendere altri Euro alle Bahamas...

Quindi l'Italia dovrà rivolgersi alla BCE, emettere bond, e la BCE gli stamperà altri Euro....

A sua volta la Francia tenterà di sbarazzarsi di quei 30 milioni di Euro.
Perchè troppi soldi in un Paese generano inflazione.

Quindi comprerà 30 milioni di carabattole cinesi a basso costo...

Credo sia così.

Ma attenzione perchè il discorso se finsce per essere troppo semplicistico rischia di distorcere i fatti.

Non sono esattamente 30 milioni di Euro.Perchè il caffè pagato un Euro da Mastella a Parigi corrisponde al prezzo di un bene che ha subito delle modifiche.

La tazzina con l'espresso non cresce sugli alberi.

Il barista ha dovuto comprare i chicchi di caffè d aun fornitore, dovrà pur pagare l'affitto delle macchine per l'espresso, dovrà pur pagare il barista precario che lavora per un pugno di Euro, dovrà pur pagare le tasse al governo francese sulla sua attività...

Lui per avere tutti quei soldi ha chiesto, per avviare la sua attività ha chiesto un prestito ad una banca francese e lui dovrà sia restituire il prestito, sia anche guadagnarci dalla sua attività di proprietario o gestore( o entrambi, possono essere la stessa persona) di un bar...

Insomma è complicatonon è che i soldi vanno da A----> B e basta.

I soldi devono girare perchè se non girano c'è deflazione, ossia la gente non compra nulla, ma tiene i soldi parcheggiati in banca o sotto il materasso...

Se posti in Economia credo ti possano dare risposte più dettagliate...


Economia se bnon erro la trovi in Scienze Sociali.

2007-11-21 09:04:59 · answer #2 · answered by Anonymous · 2 0

in pratica funziona come il gioco delle figurine dei calciatori, dove pero' i valori di scambio sono prefissati. Devi immaginare le banconote come assegni, al portatore, garantiti dalla banca centrale. Se un europeo, prende i suoi euro e va in un paese fuori zona euro, va in banca e cambia le sue "figurine" con quelle del posto. La banca puo', a sua volta, rivendere quelle "figurine" a qualcuno che le riporta in zona euro oppure "scambiarle" in base al valore prefissato, con un'altra banca che ha acquistato, precedentemente o contestualmente, le "figurine" del paese che vuole scambiare, da una o piu' persone, in visita nel primo paese.
E' nettamente piu' facile a farsi che a dirsi. Ovviamente, poiche' la produzione del denaro ha un costo, qualche paese pone dei vincoli alle grosse esportazioni di valuta.
Ovviamente questa e' una visione semplicistica, ma rende bene il concetto.

2007-11-21 08:56:47 · answer #3 · answered by Nicole 6 · 2 0

cavoli mi hai presa alla sprovvista.............comunque non può emetterne altre ......svalutazione ti dice niente?.......

2007-11-21 08:16:02 · answer #4 · answered by you don't know me 1 4 · 2 0

quando cambi valuta, l'euro resta nello stato in cui la cambi?
no, torna in europa

2007-11-21 08:47:30 · answer #5 · answered by un solo variabile?no!stai zitto! 1 · 1 0

Beh, ci sarà qualche straniero che spende nel tuo Paese la banconota che ha guadagnato nel suo, no? Spero...

2007-11-21 08:40:05 · answer #6 · answered by kira_aso 4 · 1 0

Si, quando il "circolante" non dovesse più essere sufficiente per le necessità dal Paese

2007-11-21 08:17:04 · answer #7 · answered by sandro 7 · 1 0

come fai a spenderal all'estero? se spendi fuori dall'europa l'euro non lo accettano,o comunque lo accettano ma poi lo cambiano subito in valuta loro e quindi ti ritorna.se la moneta la spendi in un paese europeo,in virtu del mercato comune la moneta circola,e se è il caso ne viene stampata di nuova

2007-11-21 08:15:49 · answer #8 · answered by pandemiglio 4 · 1 0

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