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Sperimentata in Uganda da Medici Senza Frontiere una promettente terapia contro la tripanosomiasi

2007-11-14 04:05:52 · 4 risposte · inviata da certosino 3 in Salute Malattie e disfunzioni Malattie - Altro

4 risposte

Verso una nuova cura
Sperimentata in Uganda da Medici Senza Frontiere una promettente terapia contro la tripanosomiasi

La combinazione di due medicinali già in circolazione, testata per la prima volta in Uganda dai volontari di Medici Senza Frontiere, sembrerebbe avere effetti sorprendentemente incoraggianti contro la tripanosomiasi africana umana, più nota come malattia del sonno. lo studio è stato condotto da Gerardo Priotto dell’istituto Epicentre di Parigi e pubblicato su Plos.

L'infezione costituisce una minaccia per milioni di persone nell’Africa subsahariana, dove si registrano fino a 15mila casi ogni anno. La malattia è trasmessa all’uomo dalla mosca tse-tse (Glossina palpalis), un insetto ematofago che, nel succhiare il sangue, può inoculare il protozoo parassita tripanosoma (Trypanosoma brucei), agente patogeno della tripanosmiasi. L’infezione si compie in due stadi in circa sei mesi: nel primo il parassita si diffonde nel sangue e nel sistema linfatico, nel secondo (meningo-encefalitico) raggiunge il sistema nervoso e provoca gravi alterazioni neurofisiologiche, tra cui l'inversione del ritmo sonno-veglia e forte sonnolenza. L'infiammazione dei tessuti cerebrali provoca, alla fine, la morte.

I farmaci finora utilizzati per il trattamento del secondo stadio danno scarsi risultati e presentano numerosi problemi collaterali. “Il Melarsoprol, per esempio, è altamente tossico e soprattutto inefficace in alcune aree in cui sono presenti ceppi di parassiti resistenti” riporta Medici Senza Frontiere: “la Eflornitina è l’unica valida alternativa, ma presenta alcune difficoltà, come la modalità di somministrazione (per via endovenosa) e richiede un periodo di degenza troppo lungo dopo la vaccinazione.

Promettenti risultati arrivano invece dalla ricerca condotta da Priotto e colaboratori che hanno testato, su 48 pazienti, l'effetto combinato di Eflornitina e Nifurtimox, un farmaco già usato per la cura del morbo di Chagas o tripanosmiasi americana. Pur trattandosi di un campione relativamente piccolo, il risultato sensazionale è che la nuova terapia non ha fatto registrare alcun caso negativo, né di interruzione del trattamento, né di decesso. “Il Nifurtimox combinato con la Eflornitina potrebbe essere il miglior trattamento disponibile per il secondo stadio della tripanosmiasi per i prossimi dieci anni, finché non saranno trovati nuovi farmaci”, afferma l’autore dello studio, dichiarando inoltre che al momento sono in corso nuove sperimentazioni sulla somministrazione combinata dei due farmaci. (s.s.)

2007-11-14 06:21:13 · answer #1 · answered by sun 7 · 1 0

La malattia del sonno

Sono due le forme di tripanosmiasi: la tripanosmiasi americana, detta anche Malattia di Chagas, e la tripanosmiasi africana, detta malattia del sonno.
La malattia di Chagas è diffusa soprattutto nell'America del Sud e centrale ed è provocata dal Tripanosoma cruzi, un protozoo flagellato trasmesso all'uomo da feci di cimici che trovano riparo nelle crepe dei muri o nelle frasche dei tetti. Le cimici, pungendo la persona per mangiare, recepiscono dagli individui malati il protozoo che, moltiplicatosi nell'intestino, viene poi espulso attraverso le feci. Queste ultime, se vengono a contatto con escoriazioni o piccole ferite sulla pelle, lasciano passare il protozoo nel corpo umano infettando così altre persone.
Sintomi tipici della forma acuta sono edema, febbre, talvolta aritmia e scompenso cardiaco. Nella forma cronica, invece, si riscontrano ingrossamento di stomaco, esofago e colon. Se no si interviene per bloccare la malattia, l'infezione può rivelarsi letale.
Per questa malattia purtroppo non esiste vaccino, né profilassi, ma soltanto un trattamento farmacologico; la prevenzione può essere attuata evitando la permanenza in zone povere e utilizzando insetticidi e zanzariere.

La malattia del sonno è essenzialmente epidemica dell'Africa; i protozoi che provocano la malattia vengono trasmessi attraverso la puntura della famigerata mosca tse-tse, un insetto grigio-marrone simile ai tafani. La forma acuta della malattia è provocata dal tripanosoma brucei rhodiense ed il principale sintomo è una progressiva sonnolenza, da cui deriva il nome. I sintomi si manifestano dopo circa 6-20 giorni dall'infezione. La forma cronica, invece, è provocata dal tripanosoma brucei gambiense e potrebbe non manifestare sintomi anche per anni dopo l'infezione. Quando si manifestano sono riconoscibili in febbre, edemi, tachicardia, gonfiore dei linfonodi, ingrossamento di milza e fegato, ipotensione.

Non esiste vaccino, né profilassi specifica contro questa malattia, benché esista una terapia farmacologia. L'unica profilassi attuata dagli stati in cui la malattia è endemica è la lotta alla mosca tse-tse e alla sua diffusione sul territorio, oprando una distruzione vera e propria degli habitat in cui questo insetto si riproduce. È chiaro che, sebbene i rischi per il viaggiatore internazionali siano relativi, in ogni caso è consigliabile prendere determinate precauzioni per cautelarsi da ogni eventuale contatto accidentale con quest'insetto. È utile, quindi, evitare di indossare vestiti con colori scuri e contrastanti e fatti di materiali piuttosto leggero, poiché riesce ad oltrepassare queste stoffe molto sottili. È quindi consigliabile indossare vestiti di materiale piuttosto resistente e di colori che possano mimetizzarsi facilmente con l'ambiente circostante, che coprano quanto più è possibile ogni parte del corpo; inoltre, è vivamente consigliato anche l'uso di insetticidi.

Il trattamento farmacologico si avvale di diverse sostanze: la pentamidina, la suramina ed il melarsoprol. Il trattamento può variare a seconda della fase della malattia in cui il paziente si trova ed è fondamentalmente scelto in base alla sua capacità di attraversare la barriera emato-encefalica. L'utilizzo del melarsoprol invece è soprattutto indicato per la fase avanzata della malattia, quando è stato già attaccato il sistema nervoso centrale. In ogni caso, questo trattamento va effettuato in regime di ricovero ospedaliero.

2007-11-15 18:58:08 · answer #2 · answered by miss.mariarosaria 3 · 1 0

speriamo trovino una cura opposta xk io appena mi siedo su un qualcosa di comodo comincio a chiudere gli occhi e dormo!!!!

2007-11-14 12:11:27 · answer #3 · answered by Jacka (a quadri) la squartatrice 5 · 0 2

la malattia dl sonno è qnd 1 xsn si addormenta a kasa sl guida sl lvoro, insomma 1 xsn ke dorme smp nn xke ha sn ma xke ha appnt qst malattia.

2007-11-14 12:10:10 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 2

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