L'infarto:
Nel caso di arresto totale del flusso di sangue a un tessuto, nel territorio danneggiato le membrane delle cellule si rompono, i nuclei si distruggono, gli enzimi che prima erano all'interno della cellula dilagheranno nel liquido intersiziale extracellulare, e quindi entreranno nel torrente circolatorio, accorreranno i globuli bianchi come sempre succede quando in un tessuto c'è infiammazione, o detriti da portar via.
Questo significa che il territorio danneggiato si infarcisce di detriti e dei globuli bianchi accorsi. Infarcire>>>infarcito>>>infarto: ecco come si arriva a capire il significato di questa parola. E' peraltro evidente che un infarto è tale non solo quando interessa il muscolo cardiaco (il comunemente inteso "infarto"), ma qualunque territorio e tessuto del corpo umano sottoposto a uno stop di flusso è sottoposto alla stessa condizione. Avremo quindi la possibilità di un infarto, oltre che cardiaco, cerebrale, polmonare, renale, intestinale, osseo, e così via.
Nel caso di un infarto, quindi, si tratta sempre di chiusura completa dell'arteria e di danno conseguente al tessuto a valle della chiusura per l'arresto totale del flusso
Osteonecrosi
Si tratta dell'infarto dell'osso. La circolazione per motivi spesso non chiari si interrompe e l'osso muore. A volte può essere la conseguenza di una brutta frattura, di una prolungata terapia a base di cortisone o di un'embolia gassosa, come accade a chi compie in maniera scorretta un'immersione o ancora una complicanza dell' alcolismo o di rari disturbi metabolici, ma il più delle volte l'osso viene colpito da infarto e muore, come il muscolo del cuore, per cause del tutto ignote. Un evento con conseguenze drammatiche quando ad essere colpita è la testa del femore, l'estremità di una articolazione o una vertebra. Specie se si tratta di bambini ed adolescenti, colpiti in misura maggiore degli adulti da questi disturbi. La conseguenza può essere una deformità permanente della parte colpita, tanto grave da richiedere la sostituzione con una protesi artificiale.
Tuttavia se il problema viene diagnosticato per tempo c'è rimedio: il riposo, speciali farmaci ricalcificanti e la nuova terapia ad onde d'urto possono salvare l'osso colpito dall'infarto. Si deve pensare a questa evenienza ogni volta che un'articolazione duole, senza che un infortunio recente possa spiegare i disturbi e quando la visita dello specialisa ha escluso altre e più comuni cause di dolore, come artrosi, tendiniti, disturbi meniscali, infiammazioni e infezioni. Le comuni radiografie, non bastano: per una diagnosi sicura e una corretta valutazione del problema occorrono anche la scintigrafia ossea e la risonanza magnetica nucleare.
E' come per l'infarto del cuore: si deve conoscere la sede e la grandezza della zona morta per esprimere un giudizio sulla gravità della lesione e le sue conseguenze. Zone di necrosi circoscritte, grandi come un pisello o una noce guariscono spontaneamente, con il riposo, specie se si tratta di piccoli pazienti. Lo scheletro ancora immaturo conserva infatti una capacità di riparazione dell'osso più efficace e in genere a distanza di qualche tempo del problema non resta traccia. Più gravi le conseguenze quando muore una vasta zona di osso, che a volte arriva a coinvolgere tutta l'estremità di una articolazione. Il dolore è violento e i movimenti della parte sofferente limitati. C'è allora motivo di preoccupazione: la superficie articolare, di norma liscia e regolare, non più sostenuta dall'osso sottostante, che si è come svuotato, crolla. Risultato: una artrosi devastante che trova soluzione solo con la protesi.
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2007-11-11 11:10:40
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answer #1
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answered by sun 7
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E' possibli curare ansia e panico grazie a questo semplice sistema http://SconfiggiAnsia.givitry.info/?yrsp
Chi ha sperimentato l’ansia e gli attacchi di panico, sa benissimo quanto è difficile imparare a gestirli.
2017-02-08 17:00:45
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answer #2
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answered by ? 4
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Ho già sentito la definizione di "infarto osseo" ma non saprei spiegare di cosa si tratta esattamente.
2007-11-11 07:09:59
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answer #3
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answered by Pamela36367 6
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conosco l'infarto cardiaco e quello intestinale, ma quello d'osso mi risulta nuovo, nnn l'ho mai letto in nessun libro
2007-11-11 07:01:31
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answer #4
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answered by vanilla 2
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Ciao , no nessuno della m ia famiglia ha mai avuto un infarto osseo.... ma ne so qualcosa: dunuque:
- tessuto osseo è costituito dal 45% circa di sali minerali (soprattutto fosfato e carbonato di calcio) che prendono parte alla composizione della sostanza fondamentale dell’osso che presenta una notevole radiopacità. Le sostanze non calcificate (midollo, periostio, cartilagini e le capsule articolari) non sono visibili ai raggi x. Alla nascita sono evidenti ai raggi x solo i segmenti scheletrici calcificati. Nei primi mesi di vita compaiono i nuclei epifisari di ossificazione separate dalle diafisi, dalla cartilagine di coniugazione o di accrescimento radiotrasparente che si assottiglia nel corso degli anni fino a scomparire a sviluppo osseo avvenuto.
2007-11-11 07:01:11
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answer #6
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answered by Jessica 3
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