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4 risposte

La maggior parte dei pazienti riacquistano la funzionalità nel giro di qualche mese ma talora possono essere necessari 2-3 anni.
La causa di questa patologia non è chiara e non ci sono esami di laboratorio e/o segni elettromiografici che possano aiutare nella diagnosi.
Un terzo dei pazienti possono avere sintomi bilaterali non necessariamente simmetrici.
La maggior parte delle volte queste sindromi interessano il nervo soprascapolare, il nervo toracico lungo e il nervo ascellare.
Il trattamento è personalizzato in rapporto all’attività della persona e al suo deficit nervoso specifico.
I principi generali di trattamento sono:

Evitare la chirurgia
Aiutare il corpo a guarire da solo
Mobilizzazioni morbide sia attive assistite che passive senza evocare dolore per evitare le contratture muscolari
Antidolorifici se necessari

2007-10-31 18:02:56 · answer #1 · answered by Suoralella 30 (riserva) 6 · 1 0

può essre una conseguenza dell'intervento o un tuo atteggiamento di postura è facilmente risolvibile con una buona fisioterapia svolta da personale che si prende cura del postoperatorio per il tuo tipo di tumore prendi contatto con il reparto dove sei stata operata e informati se nella tua città vi è un centro o personale specializzato

2007-11-01 06:25:35 · answer #2 · answered by suryas 3 · 0 0

Non sò! Ma credo che esiste una fisioterapia particolare per le operate al seno di tumore auguri, ora tocca a me! E chissà! Ciao.

2007-10-31 18:22:19 · answer #3 · answered by sabbia 3 · 0 0

Scapola alata: la scapola alata, riscontrabile inizialmente in circa il 20% delle donne operate (anche con tecnica conservativa) e conseguente ad una lesione del nervo toracico lungo con deficit secondario del muscolo dentato anteriore (che si inserisce anteriormente sulle coste e posteriormente sul margine mediale della scapola: ha la funzione di tirare la scapola lateralmente ed in avanti ), consiste in una extrarotazione della scapola, con avvicinamento dell’angolo inferiore scapolare alla colonna; tale rotazione, dovuta all’azione incontrastata del muscolo romboide (che si inserisce medialmente sui processi spinosi delle prime quattro vertebre toraciche e lateralmente sul margine mediale della scapola, al di sotto della spina scapulae: ha la funzione di trarre la scapola verso la colonna vertebrale e in alto) diviene particolarmente pronunciata quando l’arto superiore viene proteso in avanti.. La scapola alata può essere infatti solo lievemente percepita nelle pazienti in posizione ortostatica con arto abbassato e addotto, mentre si evidenzia gradualmente durante la flessione dell’arto fino a 90°. Il deficit risulta ancora più evidente durante i movimenti contro resistenza (pressione in avanti con la mano, contro una superficie piana).. La donna con sofferenza del nervo toracico lungo, e quindi con scapola alata, in ortostatismo riesce con difficoltà ad elevare l’arto sopra la testa, soprattutto a gomito esteso; in posizione supina invece la scapola può fissarsi sul torace grazie al peso del corpo e ciò consente di eseguire con facilità tutti i movimenti.. Un corretto trattamento riabilitativo, con attivazione dei muscoli funzionalmente invalidi, è in grado per lo più di risolvere nell’arco di sei mesi il deficit neuromuscolare, a meno di lesioni complete e irreversibili del tronco nervoso.

2007-10-31 13:35:29 · answer #4 · answered by sun 7 · 0 0

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