Non trovate che vi siano diversità maggiori tra una signora della buona borghesia e un immigrata che vive nella precarietà rispetto a quelle che sussistono tra un uomo e una donna?
Se le femministe combattevano contro la divisione in ruoli basata sul sesso quando era ""locale" perchè sono insensibili adesso che è su scala globale?
perchè le immigrate non vengono accolte da fewmministe pronte a lottare per il miglioramento delle loro condizioni invece che da professioniste in cerca di manodopera?
2007-10-17
21:53:54
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15 risposte
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inviata da
╰☆╮*.:。* LuЙa ★*:。*╰☆
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Scienze sociali
➔ Studi di genere
ilenia io non parlkavo di tutte le immigrate,il senso del mio discorso è un altro....
molto sottile...
se riesci a coglierlo magari capisci che non generalizzavo cosi come sembra....
2007-10-17
22:06:28 ·
update #1
belinda per te vale lo stesso discorso che ho fatto ad ilenia....
caspita ma non si intuisce la mia allusione???
2007-10-17
22:07:38 ·
update #2
per farvi intendere meglio cosa dicevo vi riporto delle parole prese da un saggio sul femminismo di Joan Didion:
"per fare una frittata ,servono non soltanto le uova da rompere nella padella,ma anche qualcuno di "oppresso"che le rompa"
Come mai nessuno si domanda chi sia oggi a rompere le uova,servire in tavola la frittata e poi lavare la padella?
forse la servitù ha salvato il movimento femminista nel senso che stuoli di manovalanza femminili spesso provenienti dai paesi poveri hanno salvato molte femministe dalle incombenze domestiche e materne,lasciandole libere di occuparsi della propria "liberazione",cosi come le hanno salvate da una battaglia"persa,ovvero quella per la ripartizione equa e solidale del lavoro domestico tra uomini e donne.
Se ne occupa una filippina o perchè no un' italiana.Il problema è risolto.
"il re è nudo e la regina è scuoiata viva"....
insomma il movimento femminista è stato salvato dalla "servitù" laddove non si son vinte battaglie ....
2007-10-17
22:17:40 ·
update #3
direttamente ,si son trovate scorciatoie ,utilizzando le stesse "sorelle" che s intendevano tutelare???
2007-10-17
22:18:34 ·
update #4
domanda molto intelligente. purtroppo l'uguaglianza e la libertà sono valori che sappiamo solo declinare nella nostra società occidentale ma che furbescamente non ci interessano per il resto del mondo. copriamo la nostra ipocrisia individualistica con un buonismo che vuole salvare il mondo ma che in realtà penso solo a noi stessi.
Il problema di fondo che nonostante le donne siano entrate in massa nelle istituzione e nel mondo del lavoro non hanno assolutamente portato nulla di nuovo !! è questo è triste perche è il fallimento del femminismo che certamente non chiedeva l'omologazione completa alla cultura dominante.
brava !!!
2007-10-22 04:07:30
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answer #1
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answered by john 4
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Vedi ragazza mia... vi è una sottile differenza tra una donna benestante e una donna di umili origini, ed è la stessa che vi è tra un uomo benestante e quello di umili origini.
Parli di sfruttamento di donne. Vero, verissimo ma aggiungo che a certi livelli le donne sono "emancipate" anche sfruttando uomini (domestici, maggiordomi, cuochi per le famiglie più ricche)
La differenza tra uomo e donna è minore di quella tra benestanti e poveri, ed ' stato sempre così, anche quando la donna era "Sottomessa".
Ben diverso lo stato della contadina sottomessa al marito contadino anche lui e quello della Contessa, sottomessa al Conte Marito, ma istruita e ben nutrita!
Penso che la signora che fa le pulizie nel nostro ufficio dalle 18 alle 20 rinuncerebbe forse ad un poco di egualianza se in cambio si trovasse a vivere in una villa con cameriere/a, maggiordomo, cuoco/a, giardiniere ed autista e dama di compagnia.
La signora che vive invece così pensa alla sua egualianza, ma mai si riterrebbe uguale ad un'operaia della FIAT!
Per i ricchi vale il detto "Cane non mangia cane" indipendentemente dal sesso!
2007-10-17 22:07:49
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answer #2
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answered by sntplg 5
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Brava: hai toccato un tema interessante.
Ho appena finito di leggere un saggio sulle interazioni tra multiculturalismo e diritti delle donne in Europa ed emerge in maniera fortissima come spesso siano proprio le donne europee le inconsapevoli nemiche dell'emancipazione delle donne immigrate.
2007-10-18 00:52:55
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answer #3
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answered by Saretta 4
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posso solo rispondere con un esempio che vivo quotidianamente a lavoro in ufficio.
Purtroppo e ripeto purtroppo, vi è molta gerarchia e pressione psicologica tra le donne che lavorano con me.
a volte mi viene da pensare che il loro istinto di sopraffazione, il desiderio di affermazione, le porti ad azioni maligne e sconsiderate pur di mantenere il pugno di potere a loro concesso, dalla scala dei ruoli offerti nelle aziende, anche se pur guadagnati lavorando alacremente, ma a volte a discapito della serenità e della dignita dei colleghi e delle colleghe!
io a malincuore non trovo ne rispetto femminista, ne umano nei modi di condurre da parte delle "capette"la loro giornata nei rapporti interpersonali tra donne e con noi uomini.
FEMMINISMO?
Guerra di potere?
Si!
Sicuramente più sentita ed esercitata tra donne stesse, ma praticata veemente anche contro gli uomini.
Non credo si tratti di giustizia o considerazione di conquiste femministe, ma la solita banale invidia e prendersi la possibilità di esercitare il potere a scopi egoistici.
ciao
2007-10-17 22:53:23
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answer #4
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answered by pescecane2007 2
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Purtroppo e' la solita vecchia legge del piu forte,chi lo e' sopravvive e chi non lo e' soccombe. Questo vale per quasi tutte le situazioni.
2007-10-18 01:56:44
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answer #5
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answered by micione711 4
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naturalmente questo è vero, nonostante la cosiddetta emancipazione femminile e, visto che non siamo riuscite ad ottenere aiuto ( salvo casi miracolosi ) dall'uomo ci troviamo nella condizione di sfruttare il lavoro di altre donne..................
ti sei dimenticata della povera "mamma" che continua ancora ad essere sfruttata ..............anche dalle figlie !
2007-10-18 01:08:36
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answer #6
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answered by melaverde 5
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Non è completamente sbagliato quello che dici.
E' vero che a fare i lavori domestici sono anche tanti uomini, ma a prendersi cura dei bambini, il ruolo tradizionalmente primario di una donna, sono sempre le donne. Spesso queste bambinaie si sostituiscono in tutto alla vera madre, curandone i figli fin dalla nascita e amandoli come fossero propri. E il più delle volte queste "madri in prestito" hanno a loro volta dei figli, rimasti in paesi lontani e affidati a nonne e zie.
Direi che a pagare il conto più salato della nostra emancipazione siano proprio loro, i bambini privati delle cure materne, della serenità e sicurezza che solo la presenza della vera madre può dare.
2007-10-18 01:00:57
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answer #7
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answered by BuBuSettete 5
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Che bella Domanda...mi mandi in paradiso......e mi si illuminano gli occhi! BRAVA!
Prendete esempio Voi altre da questa Donna !
2007-10-17 22:10:42
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answer #8
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answered by Anonymous
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dunque... perchè consideri il ruolo di bambinaia o colf in modo così pessimistico e non parli del vero sfruttamento che è la prostituzione imposta ?
esistono lavori che se fatti con dignità non ledono nessun diritto, la colf e la bambinaia lavorano a casa, con dei confort che le operatrici ecologiche o le camioniste non hanno...
Poi sempre a differenza delle baby-prostitute nessuno le costringe a fare la tata o la colf, io li vedo lavori normalissimi.
2007-10-17 22:08:56
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answer #9
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answered by beppecarbonaro 2
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non si puo certo far di tutta l'erba un fascio ...le diff ci sono anche tra un uomo ricco e uno immigrato che fa il muratore...che discorsi....poi le colf e bambinaie mica è detto che lo fanno solo ed esclusivamente solo perchè non trovano altro??? c'è chi lo fa con passione e professionalità ,non è mica una vergogna.....molte donne immigrate trovono anche altri sbocchi...insomma non è tutto bianco e tutto nero....
2007-10-17 22:02:43
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answer #10
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answered by Belinda B 4
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