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uomini non si accollano metà della fatica di allevare un figlio?
sono detentrici privilegiate e uniche dell'accudimento di un figlio o non lo sono?

2007-10-17 21:46:25 · 20 risposte · inviata da ╰☆╮*.:。* LuЙa ★*:。*╰☆ 6 in Scienze sociali Studi di genere

perfidia visto che hai lanciato questa provocazione,voglio che ora tu passo per passo mi delucidi le analogie ta me e dubbione...
voglio capire da dove le hai derivate e soprattutto rispondi alla domanda,è questo il senso di answers no?

2007-10-18 00:29:38 · update #1

20 risposte

Quelle che fanno cosi' sono "femministe" solo a chiacchiere... ossia sbandierano la parita' dei doveri / diritti solo dove gli serve e gli da vantaggi......

vogliono l'unicita' del ruolo materno per poter sbandierare di essere migliori e piu' importanti degli uomini (Scordandosi che senza di essi i figli non nascerebbero comunque) e poter "velatamente" ricattare/ trattare da nullira' il compagno in un rapporto a 2... ma ovviamente le "fatiche" domestiche poi le vogliono dividere...

generalmente sono le stesse che fra donne si fanno delle bassezze incredibili per motivi a volte anche ridicoli di competizione (alla faccia del rispetto per il genere femminile che dicono di pretendere)....

gente da evitare secondo me.....

io personalmente sono daccordo al dividersi la "fatica" di crescere i figli perche' una famiglia si FA SEMPRE E COMUNQUE IN 2... e in 2 si devono fare i sacrifici e le scelte...

ciao

2007-10-17 23:08:39 · answer #1 · answered by Anonymous · 4 2

Hai perfettamente ragione, è l'incoerenza che da fastidio e anche l'opportunismo.
La madre sono io quindi decido io se abortire o tenermi il bambino ... però il padre sei tu e della pappa, del pannolino, delle notti insonni ti occupi anche tu!
I figli si fanno in due ed entrambi i genitori devono avere diritti e doveri, secondo il proprio ruolo e le proprie possibilità.

2007-10-18 05:24:50 · answer #2 · answered by Viola Del Pensiero 4 · 6 1

un bambino è il frutto di un amore e come tale va cresciuto insieme e con amore, altrimenti non è detto che sia un buon frutto, rivendicare qualcosa costruito insieme come proprio mi sembra veramente tristissimo, specie se si tratta di un bimbo

2007-10-18 04:52:31 · answer #3 · answered by gibijo 3 · 5 0

perchè partorire lo possiamo fare solo noi e questa è l'unicità, ma mica significa che è solo nostro figlio.....ha un padre e non dovrebbe mancare ai suoi doveri di genitore...poi dipende dalla coppia come si è organizzata, puo essere che sia lei ad occuparsene interamente senza "complaint" o che siano entrambi oppure anche solo il padre...dipende...

2007-10-18 04:51:01 · answer #4 · answered by Belinda B 4 · 7 2

I figli si fanno in due e perciò bisogna occuparsene in due; l'unicità del ruolo materno è un discorso che ha a che fare solo con la gravidanza e il parto.

2007-10-18 04:49:27 · answer #5 · answered by phoebepiper la strega simpatica 6 · 7 2

la donna per secoli è stata considerata poco + di una macchina per fare figli
oggi si riveendica il suo ruolo di madre in quanto è lei ke porta in grembo il bambino gli da la vita e lo accudisce
ciò non toglie ke in una coppia le responsabilità di allevare un figlio devono essere equamente ripartite
il rulo di madre e l'allevare il figlo sono 2 cose distinte tu le hai sapientemente mischiate per dare ragione a qcsa ke nei fatti non sta ne in cielo ne in terra

2007-10-18 05:01:05 · answer #6 · answered by sandro_197 3 · 5 1

Mah...non ho mai creduto alle femministe, specialmente riguardo questi argomenti.
Lo svolgimento naturale della vita familiare con dei figli da come risultato implicito la collaborazione in tutti i sensi, a maggior ragione nel crescere i figli.
Le femministe pensano di poter fare molto meglio da sole anche nel crescere un figlio...sottovalutando il fatto che per l' equilibrio psicofisico di una creatura è necessaria la figura paterna....loro rivendicano solo la "fatica" che si fa a crescere figli, che c'è, indubbiamente, ma se si sceglie di mettere su famiglia questo è quello che accade inevitabilmente !
Cosa vorrebbero ? Mettere al mondo figli senza fatica e problemi che dovrebbero passare al padre per metà...dicono ?
Boh....dovrebbero un pò far pace con la loro testa !

Ciao e complimenti per la domanda !

2007-10-18 05:35:28 · answer #7 · answered by ? 2 · 4 1

ma vedi, il termine e il movimento femminista, è stato travisato, il femminismo è nato per le donne del terzo mondo che vivono in condizioni di schiavitù, penso che nei paesi civilizzati, sia inutile definirsi femministe,delle femministe che intendi tu, sono donne che nn hanno capito il ruolo di donna,chi i figli si crescano in 2 avendoli fatti in 2, è una cosa logica,

2007-10-18 04:56:46 · answer #8 · answered by Anonymous · 4 1

perchè guardano solo al lato che più gli fa comodo della madaglia, ma non hanno ancora capito che la medaglia ha 2 facce e non 1

2007-10-18 15:20:46 · answer #9 · answered by Anonymous · 2 0

Perché le femministe sono donne frustrate e opportuniste che vorrebbero fare di certi abusi maschili subiti nel corso dei secoli il loro cavallo di battaglia per arrivare ad abusare a loro volta e rendere la presenza dell'uomo nella vita quotidiana funzionale ai propri scopi; come tutti i soggetti spiccatamente di parte occorre prenderne le distanze, perché sono di solito incapaci di ragionamenti seriamente obiettivi e spesso appaiono persino pericolose per l'equilibrio sociale. Riguardo l'allevamento dei figli, le donne non sono e non debbono essere detentrici uniche dell'accudimento dei figli, e neanche è corretto che gli compiti siano ripartiti sempre in ugual misura tra i genitori; la presenza della madre è infatti fondamentale nei primi anni di vita dei bambini, perché la madre comunica dolcezza e amore, è la presenza rassicurante che favorisce la stabilità emotiva, la fiducia e l'apertura mentale, fugando le paure che sorgono in età infantile, quando ancora il bambino impara a riconoscere i suoi punti di riferimento nell'ambiente. In questa fase, quindi, tutte le cure che comportano un intimo contatto fisico con un bambino sono di pertinenza della madre, che lo ha cresciuto dentro di sé ed è l'unico corpo che il bimbo istintualmente riconosce come familiare subito dopo la nascita, e da cui si fa toccare facilmente senza provare paura. Quando poi, in età scolare, un bimbo inizia a maturare una struttura razionale e logica di pensiero, la vicinanza stretta della madre deve un po' ridimensionarsi - altrimenti il bimbo continuerà a crescere inibito, introverso e a mantenere una dipendenza eccessiva dalla figura materna - per far posto all'opera fondamentale di educazione sociale del padre, il quale deve apparire al bimbo come depositario delle regole della famiglia e autorità di riferimento per imparare a capire i meccanismi della vita sociale e come viverli in modo attivo e soddisfacente; è chiaro che le regole in una famiglia possono deciderle padre e madre assieme, ma è bene che al bimbo parli soltanto il padre, perché la madre è soprattutto amore e comprensione per il bimbo, e se assume anche il ruolo di far rispettare le regole nella mente del bambino questo amore può venire offuscato e indebolito. Quando, nei primi anni di vita del bambino, la figura materna è quella primaria, il padre deve a sua volta sicuramente proporsi al bambino come una presenza intima, dolce e familiare, giocare con lui, portarlo fuori assieme alla madre, ma senza eccessi, altrimenti in seguito nel suo ruolo di comunicatore delle regole e dei valori della famiglia non sarà più abbastanza credibile; tra l'altro, il padre tradizionalmente lavora per mantenere la famiglia, e quindi il bambino deve essere consapevole del fatto che non sempre può vederlo e giocare con lui, ma che appena ne ha l'occasione lo fa con grande affetto, e che qualitativamente il tempo trascorso con lui ha un grande valore. In definitiva l'uomo e la donna devono fare delle differenze il vero punto di forza quando crescono dei figli, impegnarsi per sviluppare al massimo le proprie peculiarità e avere ben chiaro il proprio ruolo, sviluppare una sinergia efficace nel rapporto con il bambino, invece di appiattirsi su posizioni ambivalenti che favoriscono il sorgere di gravi insicurezze o, peggio, la ricerca di modelli di riferimento al di fuori della famiglia, in un ambiente di cui però il bambino non ha ancora imparato a conoscere a fondo tutte le insidie potenziali. La crescita dei bambini rappresenta anche lo specchio fedele di un rapporto di coppia, se esso è solido e sereno non ci saranno problemi per una madre e un padre ad assumersi le rispettive e peculiari responsabilità, e la crescita armoniosa del bambino rappresenterà la conferma più importante del fatto che si è scelto il partner adatto per creare una famiglia con tutti i presupposti per essere felice.

2007-10-18 06:32:46 · answer #10 · answered by Anonymous · 3 1

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