quanto è dovuta a se stesso?
Non essendo stato un grande sistematico in teologia, non si può invece attribuire il successo riformatore a Melantone e a Carlostadio?
Oppure è stata l'ottusità della chiesa di Roma a permettere lo scisma?
2007-08-30
01:20:57
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7 risposte
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inviata da
Anna C.
7
in
Arte e cultura
➔ Storia
Lorix. grazie del link.
2007-08-30
02:52:44 ·
update #1
Lutatiu: sempre gentile ed esauriente. Grazie.
2007-08-31
01:25:49 ·
update #2
Personalmente ho sempre ritenuto che i grandi eretici siano sempre stati ad un passo dal diventare grandi santi o grandi riformatori della Chiesa Cattolica. Infatti, a mio modesto avviso, molti aspetti della dottrina luterana non erano poi così aberranti (mi riferisco in particolare all'uso delle lingue nazionali o alla possibilità per il fedele di accedere direttamente alla lettura dei testi sacri pratica che oggi, per certi aspetti, è anzi incoraggiata dalla Chiesa, il problema era ed è il livello culturale del fedele). La riforma protestante poteva essere un momentpo di rinnovamento della Chiesa Cattolica tanto quanto l'esperienza cluniacense o francescana. Anzi per certi versi lo è anche stata perchè la risposta del Concilio di Trento ha costretto il cattolicesimo a rivedere molte posizioni (per questo è meglio parlare di riforma cattolica che di contro-riforma). Furon o gli aspetti politici a determinare la definitiva condanna di Lutero e a determinare la definitiva rottura della Cristianitas. Nella riforma protestante i principi della Germania videro il modo di ottenere maggiore autonomia dal potere Imperiale. Inoltre (non va dimenticato) la "conversione" alla dottrina luterana portava alla possibilità dell'incameramento dei beni ecclesiastici (si stima che con lo scisma anglicano Enrico VIII abbia messo le mani su un terzo delle terre del Regno; ancora l'esempio della secolarizzazione dei territori dell'Ordine Teutonico è ancora più emblematico). In definitiva è vero che Lutero non ebbe particolari doti teologiche e, almeno a mio modestissimo avviso, fu un pò lo strumento di altri personaggi che seppero cogliere le opportunità del momento. Tuttavia Roma non può che rammaricarsi di aver gestito piuttosto male la vicenda. Certo molte delle tesi luterane come l'autogiustificazione erano, e sono, assolutamente inaccettabili per la dottrina Cattolica, ma, credo, che senza l'aspetto, diciamo, temporale la dottrina luterana non avrebbe avuto tutto il seguito e la fortuna di cui ha goduto e sarebbe stata, in un modo o nell'altro riassorbita e/o circoscritta come in tanti altri casi nella lunga storia del Cristianesimo.
2007-08-30 21:30:30
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answer #1
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answered by Lutatius Catulus 3
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Lutero fu un grande teologo, leggendo le scritture e guardano ciò che lo circondava ha tratto delle conclusioni basandosi sulle sue conoscenze che all'epoca erano rivoluzionarie. Molto è semplice discredito, Lutero era un luminare, senza di lui non ci sarebbe stata la riforma. Ma se Roma non fosse stata ottusa e prepotente non ci sarebbe stato bisogno di riforme né di scismi.
Ma il punto che gli permise di scindersi dalla religione Cattolica fu l'ingordigia di Papa Leone X, un uomo più dedito ai piaceri della carne che alle cose di dio (si dice che avesse contratto la sifilide), questo Papa svuoto per il sua smania di grandezza le casse dello Stato Pontificio. Senza l'appoggio dei regnati Lutero sarebbe finito al rogo come eretico, ma saggiamente il principe Federico vide in lui un'occasione unica di sbarazzarsi dell'ingombrante potere temporale del Papato e delle sue richieste di tributi ed appoggio Lutero in tutto.
Avere una propria bibbia in volgare, significava liberarsi per sempre di Roma e del papato, qualsiasi nobile dell'epoca sano di mente si sarebbe innamorato dell'idea!
Il malumore dei regnati europei verso il potere temporale della Chiesa cattolica era enorme, qualsiasi scusa sarebbe andata bene... se sorretta dalla maggioranza del popolo... se Lutero fosse stato induista e non cristiano, godendo del sostegno di chi era stufo delle pretese di Roma avrebbe imposto quella religione. Papa Leone X è il vero artefice: non che chi lo precedette fosse meglio, ma questo Papa esagerò troppo per portare la corte pontificia allo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. In realtà indebito lo Stato Pontificio oltre ogni misura, manie di grandezza, forse succube della fama di suo padre Lorenzo de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico!
Nella risposta a questa domanda su Lutero c'è dell'altro:
http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AiwgFRPbcFfErhTNFT6ujbAVNxV.?qid=20070830023449AAbrh89
2007-08-30 02:39:53
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answer #2
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answered by Anonymous
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Lo scisma lo vollero i potenti, i nobili tedeschi. La chiesa romana all'epoca poteva distruggere un piccolo sacerdote con un battito di ciglia, bastava scomunicarlo o accusarlo di eresia. Martin Lutero non era solo, aveva l'intero impero dietro di se'.
Quando i Lanzichenecchi scesero in Italia per punire Roma e l'eresia papale, in realta' operarono uno dei saccheggi piu' selvaggi della storia, sotto gli occhi compiacenti dell'Imperatore e dei sacerdoti protestanti.
Il successo di una dottrina e' sempre la sua utilita' politica.
2007-08-30 03:41:22
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answer #3
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answered by 3,141592653589793238462643383279 6
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L' appoggio politico dei principi tedeschi è stato importante.
2007-08-30 01:47:16
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answer #4
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answered by HUma 5
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Prevalentemente al fatto che i Principi tedeschi hanno preso la palla al balzo per affrancarsi dalla Chiesa di Roma.
2007-08-30 01:36:36
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answer #5
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answered by sandro 7
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certo che l'ottuso egoismo e la presunzione della chiesa romana hanno fatto moltissimo perché la riforma trionfasse
2007-08-30 01:28:08
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answer #6
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answered by tog_43 5
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giusto....kiss
2007-08-30 01:24:10
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answer #7
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answered by saretta a 1
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