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Vorrei approfondire una questione sollevata nella mia precedente domanda sulla scomunica nel '500-'600.
Grazie in anticipo per le risposte.

2007-08-29 22:51:12 · 4 risposte · inviata da AtlantisAngelis 4 in Arte e cultura Storia

4 risposte

Si tratta di due concetti essenzialmente diversi. La scomunica consisteva in una pena comminata a soggetti che si macchiavano di particolari colpe (tra cui anche l'eresia, ma poteva trattarsi non solo di attacchi alla dottrina ma anche di fatti materiali come certi casi di lesaq maestà del potere temporale). L'eresia invece indica una concezione teologica errata (infatti eresia sta appunto ad indicare che il vero concetto teologico è appunto eroso di una sua componente). La dottrina che fosse stata riconosciuta eretica doveva essere combattuta sia a livello teologico-filosofico sia a livello più propriamente materiale. In genere gli scritti eretici venivano bruciati ed i seguaci della dottrina che non avessero abiurato venivano perseguitati. Esempi nella storia non mancano di certo: catari, dulcininani, bougumili, lollardi, hussiti ecc...A volte la dottrina eretica poteva venir fattap propria dall'autorità temporale in tali casi si potevano verificare dei veri e propri scismi, cioè la separazione della comunità ecclesiale (il caso del luteranesimo è l'esempio più famoso). Spesse volte (nei casi più delicati), la dottrina eretica veniva condannata da un concilio ecumenico (come avvenne per l'iconoclastia o per il nestorianesimo), ma più spesso bastava una bolla papale o (nei casi di minore importanza) una pronuncia dell'autorità ecclesiastica locale. Contrariamente a quanto si possa pensare la condanna per eresia non necessariamente portava alla morte (nè tanto meno sul rogo), in questi casi si trattava di rarità più che della regola. Il più delle volte la condanna per eresia comportava l'incarcerazione o l'esilio. Se poi l'eretico abiurava (cioè rifiutava pubblicamente la dottrina eretica, pentendosi e condannandola) era anche possibile una sua reintegrazione piena nella comunità ecclesiale. Il vero problema delle dottrine ereticali era, almeno a mio modesto avviso, l'appoggio offerto dai poteri temporali. Infatti non sono mancati casi in cui principi o sovrani si facessero promotori di dottrine eretiche per osteggiare l'ordine feudale (nei due aspetti del papato e dell'Impero). Si trattava in definitiva di una ribellione all'ordine costituito (come avvenne in Germania con la riforma protestante). In tali casi, ovviamente, la repressione era più dura e poteva assumere la forma di una vera e propria guerra (basti pensare alle guerre di religione in Francia o alle prime fasi della guerra dei trent'anni). La storia delle eresie e delle risposte date dal Magistero è veramente affascinante (almeno sotto certi aspetti) oltre ad essere molto complessa e meriterebbe ulteriori approfondimenti, purtroppo in altre sedi (di fatto stiamo parlando di un fenomeno che abbraccia oltre 2000 anni di storia e che esiste ancora oggi).
Per quanto riguarda la scomunica rimando a quanto già da me detto nella relativa domanda da te formulata.Scusate se son o stato troppo prolisso.

2007-08-30 21:13:53 · answer #1 · answered by Lutatius Catulus 3 · 1 0

Per quel poco che conosco, la scomunica impedisce l'accostamento ai Sacramenti: punizione pesante per il credente cattolico praticante; ma nel passato comportava normalmente anche l'esclusione dello scomunicato dalla società civile.
L'eresia é invece una linea di pensiero che si discosta dagli insegnamenti ufficiali della Chiesa ma che, oggi, non comporta alcuna conseguenza nella vita sociale; nel passato, invece, e per lunghi periodi della storia dell' occidente, contro l'eresia si sono anche mobilitati degli eserciti, e l'eretico solitamente finiva sul rogo.

2007-08-30 08:14:57 · answer #2 · answered by sandro 7 · 1 0

Poichè era il Paoà a scomunicare, non si abbassava certo a scomunicare persone 'comuni' a meno che fossero dei predicatori di eresie e perciò molto scomodi e pericolosi.
Di solito veniva scomunicato un avversario politico a cui si doveva fare abbassare la testa o personaggi scomodi come Galileo o Giordano Bruno, che con le loro scoperte scientifiche o idee filosofiche potevano danneggiare la Chiesa e quindi il potere del Papa.
Galileo, si inchinò al volere del Papa, ritrattò e visse.
Bruno invece non si arrese e finì male.
Un re invece, anche se scomunicato perdeva potere, in certi ambiti (sui sui sudditi ecclesiastici) ma non rischiava certo di morire.

2007-08-30 07:04:50 · answer #3 · answered by Mary C 5 · 1 0

la scomunica è già una condanna, emessa da un tribunale ecclesiastico verso una persona accusata di alcuni tipi di reati contro la chiesa.
Un'accusa di eresia, nelle migliori delle ipotesi, poteva produrre come condanna la scomunica. Sai bene che nel periodo in cui la cosiddetta santa inquisizione operava con fervore, il malcapitato che a torto o a ragione, veniva accusato di eresia, ciò che lo aspettava era il rogo.

Le conseguenze fra potenti e comuni mortali, potevano essere agli antipodi, per alcuni la legge è più uguale che per altri....................

Ciao

2007-08-30 06:43:20 · answer #4 · answered by walker_bho 3 · 1 0

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