Ho sentito spesso molti lamentarsi del fatto che lo Stato non farebbe molto per punire i criminali e che i delinquenti escano di carcere dopo pochi mesi. Ora il nostro ordinamento processualpenalistico si caratterizza per essere di tipo accusatorio, e quindi estremamente rispettoso dei diritti di difesa dell'imputato, cosa che ha, come contropartita, un allungamento dei tempi processuali, e la possibilità di riti abbreviati (ad es il patteggiamento o il giudizio abbreviato) che per cercare di ridure tali tempi permettono ampi sconti di pena al reo (e quindi una minore tutela della sicurezza dei cittadini ed un'ingiustizia sostanziale tra casi di reato simili). A questo punto vi chiedo sareste disposti a rinunciare ai diritti del sistema accusatorio per un sistema processuale di tipo inquisitorio che tuteli maggiormente la sicurezza dei cittadini ma che ha come contraltare il non riconoscimento di alcun diritto processuale all'imputato (in ipotesi anche innocente)?
2007-08-26
05:43:12
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9 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Politica e governo
➔ Legge ed etica
beh France la mia è una provocazione....mi chiedo fino a che punto certi forcaioli lo siano poi nei fatti...per questo ho posto questo aut-aut.
2007-08-26
06:17:28 ·
update #1
in parte nico sono d'accordo con te sul fatto che molto spesso i processi più gravosi per l'imputato siano quelli mediatici (questi si senza contraddittorio) e che bisognerebbe rivedere la disciplina della pubblicità degli atti processuali. Ma ritengo che il problema non sia tanto di pene severe (le cornici edittali previste dal codice sono quasi sempre adeguate) ma di certe scappatoie previste nella legge processualpenalistica (tipico ilcaso del patteggiamento, che dopo la 134 del 2003 è ammesso per reati gravi come, ad es, il tentato omicidio o l'estorsione). Non ci vedrei niente di male, in ipotesi, nel recuperare alcuni istituti tipici del sistema misto di tipo francese (sempre in quadro, ovviamente, di tipo prettamente accusatorio)
2007-08-26
06:50:11 ·
update #2
bella domanda.
Dunque, l'imputato non è ritenuto colpevole fino alla condanna definitiva, esiste pertanto il cosiddetto principio della presunta innocenza, principio che, oggigiorno, sta sempre più vendendo a meno a seguito dell'eccessivo impatto mediatico da parte dei quotidiani e dei telegiornali nelle fattispecie di giurisdizione penale che, in qualche modo, ci fa assumere un atteggiamento attivo in tutto l'escursus processuale fino alla ricerca estrema o ad una sorta vendetta per trovare per forza il colpevole che, pur non essendo magari quello giusto, ci dia il segno che la giustizia possa essere fatta.
Mi reputo un garantista, sono a favore quindi della tutela posizione dell'individuo all'interno della società e del famoso Stato di diritto che ponga i diritti dell'individuo al di sopra di ogni altra cosa, attivare il processo inquisitorio come tu nella domanda hai ben descritto, secondo il mio modo di vedere non è corretto perchè si andrebbe in questo modo a creare un atteggiamento eccessivamente gravoso verso chiunque venisse iscritto nella lista degli indagati.
Affinchè possa essere migliorata la giustizia io invece cercherei di risolvere il problema alla fonte, ovvero, migliorando la legislazione in materia attraverso l'inasprimento della pena e cominciando ad abrogare la legge sull'indulto.
2007-08-26 06:25:26
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answer #1
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answered by Anonymous
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no nella maniera più totale. rinunciare ai propri diritti per una caccia alle streghe forse? o per dar retta alla paranoia delle tv?
magari una dittatura?
categoricamente no!!!
2007-08-26 15:21:54
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answer #2
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answered by alberto 7
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No.
2007-08-26 15:09:49
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answer #3
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answered by Anonymous
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semplificando, mi sembra che la domanda sia: preferite essere ritenuti innocenti fino a prova contraria, oppure colpevoli fino a prova contraria? Io opto per la prima, il sistema giudiziario italiano va bene così....certo le pene per certi comportamenti illegali sono da cambiare, si deve riformare il sistema, ma non nella sua sostanza, cioè la garanzia di essere considerato innocente finché non provano il contrario, altrimenti si darebbe troppo potere al denunciante e al giudice. Si deve solamente evitare di lasciare buchi nelle leggi, perché spesso le leggi vengono fatte, ma un minuscolo emendamento che ci finisce dentro apre quel buchino conosciuto e usabile solo dagli amici di chi l'ha creato.
2007-08-26 13:31:21
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answer #4
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answered by pacman 6
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Ci vorrebbe una via di mezzo, ogni persona ha il diritto di potersi difendere, però allo stesso tempo mi sembra assurdo che i reati vadano in prescrizione e che i riti vengano abbreviati, i patteggiamenti ecc.
Vorrei che un processo durasse il tempo necessario a stabilire la pena di una persona però che la suddetta la sconti per intero.
Utopia?
Comunque se devo rispondere alla domanda dico no.
2007-08-26 13:12:59
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answer #5
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answered by France 7
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No! Dopotutto nei regimi la delinquenza è sempre esistita pure essendoci punizioni più severe... Che comunque non compensano la privazione della libertà!
2007-08-26 14:19:35
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answer #6
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answered by Enrico G 1
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assolutamente no!!!!!!!!!!!!!!!!!
2007-08-26 13:34:25
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answer #7
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answered by Anonymous
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assolutamente no....
ma quanta colpa di tutto hanno i magistrati fantasiosi... io agirei su quelli rendendoli perseguibili con querela di parte per le loro decisioni come adesso si può fare con i medici..
2007-08-26 12:57:16
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answer #8
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answered by 1949 5
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per quanto mi riguarda si
2007-08-26 13:21:18
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answer #9
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answered by Delicius 3
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