Paolo e Francesca e Dante ha saputo descriverli benissimo...travolti nella vita dal vento nella passione come nell'inferno sono travolti da una bufera di vento ke li sbatte nelle pareti rocciose...E' un amore come pochi,così travolgente,cosi passionale,cosi puro...
2007-09-01 23:30:37
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answer #1
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answered by Anonymous
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c'è una storia terribile e bellissima...
è la storia di abelardo ed eloisa
scriveva eloisa di abelardo
Tutti si precipitavano a vederti quando apparivi in pubblico e le donne ti seguivano con gli occhi voltando indietro il capo quando ti incrociavano per la via Quale regina, quale donna potente non invidiava le mie gioie e il mio letto? La più bella storia d'amore di tutti i tempi, finita per ambedue gli amanti tragicamente, ha inizio nel momento in cui Abelardo è al massimo del successo come insegnante di filosofia teologica nella scuola di Parigi. Nell'ebbrezza del successo (a circa trentotto anni),
escogita un piano per conquistare la sedicenne Eloisa, infiammato dall'amore per questa fanciulla, della cui cultura letteraria si parlava in tutta Parigi. Era bella, ma più ancora, era colta.
Eloisa era bella secondo i canoni dell'epoca. Di statura alta ma ben proporzionata col corpo, bella fronte che armonizzava con le altre parti del viso, aveva denti bianchi e perfetti in un'epoca in cui i denti erano normalmente malati e cadevano anzitempo o venivano estirpati quando erano dolenti. Pur avendo quasi diciassette anni era una donna già matura negli studi, ma anche pronta ad affrontare tutte le esperienze dell'amore, con la disponibilità e apertura della donna colta e intelligente.
Essa viveva con uno zio, il canonico Fulberto,molto ansioso di vedere sua nipote progredire sempre più nelle materie letterarie. Con l'intervento di amici Abelardo gli chiese di accoglierlo nella casa, vicina alla scuola (annessa alla cattedrale di Notre-Dame) dove insegnava, a qualsiasi prezzo
… La sua ingenuità la mancanza di sospetti da parte di Fulberto era però dovuta al suo amore per la nipote e alla fama della castità di Abelardo Avvenne così che il maestro e l'allieva uniti sotto lo stesso tetto, si innamorarono l'uno dell'altra. Per non suscitare sospetti la percuotevo spinto però dall'amore, non dal furore, dall'affetto non dall'ira, e queste percosse erano più soavi di qualsiasi balsamo. Il nostro desiderio non trascurò nessun aspetto dell'amore, ogni volta che la nostra passione poté inventare qualcosa di insolito, subito lo provammo, e quanto più eravamo inesperti in questi piaceri tanto più ardentemente ci dedicavamo ad essi e non ci stancavamo mai.
La passione di Abelardo, contrariamente a quella di Eloisa, era solo forte attrattiva dei sensi, mentre per Eloisa era dedizione totale e assoluta, quasi annullamento di se stessa, che durerà per tutta la vita ti ho amato di un amore sconfinato….mi è sempre stato più dolce il nome di amica, e se non ti scandalizzi, quello di amante o prostituta, il mio cuore non era con me ma con te
La forte lussuria da cui era preso Abelardo, aveva avviluppato i corpi dei due amanti anche se tu non volevi e, per quanto potevi, ti rifiutavi e cercavi di dissuadermi, poiché eri più fragile per natura, troppo spesso ti trascinavo a consentirmi con minacce e percosse. Mi univo a te con tale desiderio dei sensi che quelle miserabili e indegne voluttà che ci vergogniamo perfino di nominare, io le anteponevo a tutto, a Dio e perfino a me stesso privi di qualsiasi pudore, con la conseguenza che non molto tempo dopo Eloisa scopre di essere incinta. Abelardo una notte, di nascosto, la portò via conducendola in Bretagna a casa della sorella fino a quando nacque un bambino (1118), al quale fu dato l'originale nome di Astrolabio (colui-che-abbraccia-le-stelle). E il desiderio della carne non lo abbandonerà neanche quando Eloisa, dopo il matrimonio (prima della menomazione), si troverà nel convento di Argenteuil, dove Abelardo andò a trovarla di nascosto, e non riuscendo a frenare la passione, non essendovi altro posto dove andare, i due amanti fecero l'amore senza freni e senza vergogna, in un angolo del refettorio. Lo zio Fulberto divenne quasi pazzo dopo la fuga della nipote, Fulberto non sapeva come vendicarsi, e si tormentava per trovare il modo per prendere in trappola Abelardo.fu così che una notte mentre Abelardo dormiva in una camera appartata della sua casa, tre uomini entrarono nella camera e uno di essi con un colpo netto lo privò del pene e dei testi.coli. In questa situazione infelice Abelardo decide di rifugiarsi in un monastero Abelardo aggiunge che, anche Eloisa per mio ordine, preso prima il velo, entrò in monastero.
Eloisa, al monastero non vi era andata spontaneamente ma lui stesso l'aveva portata, chiedendole di prendere il velo. Eloisa, tutta presa dall'amore per Abelardo non si sottrasse a questa richiesta, e lo fece sapere , tra lacrime e singhiozzi
Le pesanti porte del monastero si chiudevano così per sempre alle spalle di una fanciulla che poteva appena aver raggiunto i venti anni (1119), bella, intelligente e di elevata cultura, che avrebbe ben meritato un diverso destino.
2007-08-26 17:42:39
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answer #2
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answered by paola2lavendetta 4
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"Classifica" personale tra le coppie che hai detto:
al terzo posto, penalizzati dalla scarsità di fantasia e dal fatto che il loro caso non è poi così insolito...... Paolo&Francy ! (educati clap clap, prego)
al secondo...Romeo&Giulietta!!
(applausi più convinti, addirittura qualche fischio)
Ebbene, non si pensi che io non apprezzi il carissimo William, anzi, lo adoro, ma la storia di 'sti due è decisamente troppo esasperante: voglio dire, arrivare al veleno è un po' avventato da parte di Romeo, soprattutto perchè la sua amata (che, rispetto ad altre donne di Will, è quasi melensa) non è veramente morta....lei, poi, che lo segue a ruota in un bagno di sangue, suvvia ragazzi non siate esibizionisti!
al primo posto -suspence, il pubblico trattiene il fiato- Tristano&Isotta!!! (la folla è in delirio)
Innanzitutto, i due nomi, rispetto ai comunissimi Paolo e Francesca e agli improbabili Romeo e Giulietta, richiamano in nonsochè di antico e sempre nuovo, un "amore vero", una passione travolgente che ha fatto breccia nel cuore del nostro pubblico...e poi, vuoi mettere l'originalità dell'intreccio?
2007-08-26 13:47:44
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answer #3
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answered by salamandra 3
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Storia vera ! Subito dopo la sconfitta del Giappone, un giapponese in Manciuria venne erroneamente fatto prigioniero e mandato in Siberia. La moglie e la figlia ritornarono in Giappone. Anche dopo la liberazione dei prigionieri nel dopoguerra, questo giapponese, per lunghe vicende di fraintendimento che sarebbe lungo narrare ( esiste il libro ), rimase prigioniero in Russia dove a poco a poco conobbe una tedesca prigioniera e decisero di aiutarsi e mettersi insieme. Purtroppo non fu mai permesso loro di rimpatriare e in patria erano stati dati per dispersi. Passarono 50 lunghi anni e finalmente Claudia, cosi` si chiama la moglie tedesca del giapponese, riesce a trovare il modo di far ritornare il marito in Giappone. Ormai aveva 80 anni. Questa era una promessa del loro matrimonio: niente figli e aiuto vicendevole fino al rimpatrio. Giunto finalmente in Giappone il vecchietto giapponese trovo` la moglie viva ad attenderlo e la figlia ormai sposata e con una bella nipotina. Claudia fu poi invitata a venire in Giappone per un sentito e commoventissimo ringraziamento e la separazione definitiva. Storia concisa, ma vera che tenne unite tre persone in un amore quasi impensabile.
2007-08-26 10:51:39
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answer #4
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answered by giulietta 7
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orfeo e euridice..
narra dell'amore tra il suonatore di lira orfeo e la ninfa euridice..il giorno del loro matrimonio lei viene morsa da un serpente e muore..orfeo non riuscendo a rassegnarsi della sua scomparsa discende nell'ade e riesce a convincere con la bellezza della sua musica la moglie del dio degli inferi, persefone, a riportare euridice nel mondo dei vivi..a una condizione: per tutto il tragitto che conduce sulla terra orfeo non doveva voltarsi a guardare la sua amata che lo avrebbe seguito camminando dietro di lui. ma lui si fa cogliere da un dubbio sull'onestà della dea quindi si volta d'impulso per verificare che fosse davvero euridice a seguirlo..e vede dissolversi la figura della ragazza.. tornato sulla terra erra per l'eternità cantando il suo dolore..un'altra versione dice che si fece mangiare dalle arpie.. comunque questo mito mi piace perchè mi sembra una metafora della condizione umana..quando otteniamo qualcosa ce lo lasciamo sfuggire per sciocchezze...così orfeo perde la cosa che amava di più per un dubbio..che sarebbe stato più intelligente togliersi una volta arrivati sulla terra..
2007-08-27 08:10:10
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answer #5
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answered by bluelight 4
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Abelardo e Eloisa , entrambi religiosi , non poterono mai consumare il loro amore Ma era un amore talmente grande che durò per tutta lo loro vita.
2007-08-26 12:50:21
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answer #6
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answered by Anonymous
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l'amore tra rodolfo d'asburgo e maria vetsera, intenso, tragico, mai del tutto chiarito.
2007-08-27 18:01:55
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answer #7
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answered by acidario 7
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abelardo ed eloisa.
entrambi religiosi.
bellissima.
anche la storia di paolo e francesca è molto bella
2007-08-26 12:22:43
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answer #8
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answered by Simona D 3
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....Paolo e Francesca....
2007-09-02 06:29:28
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answer #9
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answered by Anonymous
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romeo e giullietta
2007-08-29 08:00:52
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answer #10
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answered by sere makko93 2
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