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uniti ad un enorme desiderio di felicità e di assoluto, che secondo il poeta accompagna sempre l'uomo.
Secondo te, la necessità dell'uomo di assoluto è la ricerca dell'infinito? La rivelazione di un essere superiore? O solo un'illusione dolcissima? Infine solo un mezzo con il quale gli uomini cercano conforto al dolore?

2007-07-10 03:26:12 · 6 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Psicologia

No..Job...non sbagli...;)

2007-07-10 18:44:36 · update #1

X EL PASHA.
Grazie della poesia...è meravigliosa..

2007-07-10 21:28:53 · update #2

soulthief_01...
E' bellissima........

2007-07-10 21:29:36 · update #3

No Mimì...è veramente stupendo come rispondi alle domande...:)

2007-07-11 07:16:14 · update #4

6 risposte

La ricerca dell'assoluto è, secondo me, il senso principe della vita. Vedere ogni cosa da più punti di vista, per porsi proprio là in mezzo, dove non c'è dolore ma comprensione, dove non c'è odio ma il più sincero rispetto. Un punto indefinito e dolce, dove tutto è conseguenza di un tutto più grande, dove regna armonia, dove l'universo è perfetto. Come galleggiare in un'immensa bolla tenera che ripara da ogni scossone.

2007-07-10 20:09:31 · answer #1 · answered by soulthief_01 5 · 1 0

Il canto del Leopardi "il passero solitario"scritto verso il 1829
è imperniato sul parallelo che il poeta ci presenta fra se stesso e il passero solitario.Emerge l'immagine di una giovinezza schiva,che trova nella poesia l'unico conforto...
Il Leopardi dice del passero...

"Odi greggi belar,muggire armenti;
gli altri augelli contenti,a gara insieme
per lo libero ciel fan mille giri,
pur festeggiando il loro tempo migliore:
tu pensoso in disparte il tutto miri;
non compagni,non voli,
non ti cal d'allegria,schivi gli spassi;
canti,e così trapassi
dell'anno e di tua vita il più bel fiore".

E di sè stesso...

"Oimè,quanto somiglia
al tuo costume il mio!"...
..............

La gioventù del borgo,vestita a festa,lascia le proprie case:

"...e per le vie si spande;
e mira ed è mirata,e in cor s'allegra.
Io solitario ......
.........
mi fere(mi ferisce)il Sol che tra lontani monti,
dopo il giorno sereno,
cadendo si dilegua e par che dica
che la beata gioventù vien meno."

IIl poeta però si considera meno fortunato del passero solitario,egli è vissuto una vita con quello che la natura gli ha dato:"del viver che daranno a te le stelle",,,
Io invece,dice il poeta,quando verrà,se verrà la vecchiaia,
cosa potrò dire della mia giovinezza ?

"Ahi pentirommi,e spesso
ma sconsolato,volgerommi indietro."

Tristezza,infelicità infinite...
I momenti più felici del Leopardi sono quelli nei quali la memoria trova l'incanto della primavera lontana,rivive il fascino e la promessa di felicità,che per lui mai verranno.

Scusa Tiritera se mi son dilungata, ma parlando di Leopardi,mi capita spesso.
Ciao.


Ti chiedo scusa ho fatto un commento sulla poesia del Leopardi "Il passero solitario".Pensando alla solitudine del Leopardi,nel mio pensiero dopo "Il sabato del villaggio" ho proseguito con questa. Così sono andata fuori tema...
Perdonami.Ciao.

2007-07-11 02:50:20 · answer #2 · answered by Mimì 7 · 1 0

Cercando conforto al dolore:

In nessuna
parte
di terra
mi posso
accasare

A ogni
nuovo
clima
che incontro
mi trovo
languente
che
una volta
già gli ero stato
assuefatto

E me ne stacco sempre
Straniero

Nascendo
Tornato da epoche troppo
vissute

Godere un solo
minuto di vita
iniziale

CERCO UN PAESE
INNOCENTE.

Ungaretti (1918)

2007-07-10 09:05:26 · answer #3 · answered by El_Pasha 3 · 1 0

.Leggendolo si ha l' impressione che già assapori l' infinito e che lo gusta come un piatto raffinato raggiungendo l' apice con un "evviva é il suon di lei "capisce che il tutto lo si può raggiungere ma solo dopo la morte del corpo.
Tiritera forse sbaglio ? correggimi ti prego.

J

2007-07-10 09:01:39 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 0

Gli uomini hanno tradotto la ricerca dell'assoluto nella religone, nell'esistenza di qualcosa di supremo e irrangiungibile...
Solo un'inutile speranza, tentativo scarno di sottrarsi alle sofferenze del mondo vero... Va bene sognare e sperare, cercare ragioni che non siano quelle che abbiamo sotto il naso, MA SI PUò ARRIVARE A FARE DELLE GUERRE X QUESTO?????
Scusa, non c'entra niente...

2007-07-10 03:39:52 · answer #5 · answered by Sunset 2 · 1 0

secondo me ci fa capire che l'immaginarsi le cose puo'essere quasi piu'bello che viverle, per chi la vuol vedere cosi' o non puo'fare altrimenti.
Infatti la siepe cela l'orizzonte. Tanta gente si innamora di persone non tanto per le cose che hanno vissuto insieme, ma per le cose che credono di poter vivere insieme. Pregustando questa gioia non ancora vissuta, si ritrovano come su una nuvola rosa.

2007-07-10 03:31:59 · answer #6 · answered by streghetta 3 · 1 0

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