Testimoniare la fede cristiana in Pakistan è un'impresa, a volte
disperata. Il paese, infatti, ha una delle legislazioni più
ferocemente contrarie ai non musulmani, nonostante la
Costituzione garantisca la libertà religiosa. Fra le norme che
colpiscono con più violenza la minoranza cristiana, circa il 2
per cento della popolazione, brilla la famigerata legge sulla
blasfemia, che punisce con la galera o il patibolo chi dissacra
il Corano, Maometto o l'islam. E che spesso, però, viene usata
per consumare feroci vendette personali o per eliminare, senza
bisogno di alcuna prova, concorrenti economici.
Secondo i parametri della "giustizia" pachistana, infatti, basta
la testimonianza di due musulmani adulti per considerare valida
l'accusa di blasfemia: nelle corti locali, la testimonianza dei
non musulmani non conta.
CONTINUA
2007-07-01
12:10:25
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16 risposte
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inviata da
Paynter
4
in
Politica e governo
➔ Immigrazione
Lo sa bene Shahid Masih, che mentre veniva trascinato in cella
gridava la sua innocenza. I poliziotti incuranti gli hanno detto
di stare zitto, perché il musulmano Ghafar lo aveva denunciato
per blasfemia e questo a loro bastava.
Masih (che in urdu significa Cristo) è appena uscito di prigione:
ha passato «diverso tempo in carcere» ma non ricorda quanto. È
stato giudicato colpevole ai sensi dell'articolo 295 C del codice
penale pachistano, la legge contro la blasfemia, appunto.
Per liberarlo si è dovuto scomodare un procuratore musulmano, che
si è fatto impietosire ed è intervenuto per farlo uscire dal
carcere.
2007-07-01
12:10:49 ·
update #1
Stesso percorso per Walter Fazal Khan, 84enne cristiano di
Lahore, che ha guadagnato la libertà soltanto grazie alla
deposizione di alcuni musulmani.
Secondo i testimoni, Khan è stato intrappolato in una congiura
tesagli da Raja Riaz, il suo autista, che voleva rubargli i
terreni.
Proprio quest'ultimo aveva dichiarato agli agenti di aver visto
il suo datore di lavoro bruciare pagine del Corano.
Nonostante l'assenza di prove, la polizia aveva arrestato
l'anziano cristiano.
La famiglia dell'uomo e diversi gruppi civili che lo conoscono
avevano definito l'accaduto, sin dal primo momento, «una
cospirazione» orchestrata da alcuni uomini d'affari musulmani che
volevano ottenere i terreni di Khan.
Questi, infatti, aveva rifiutato la vendita e non si era fatto
piegare dalle intimidazioni.
Così un giorno, senza alcuna prova ma con un mandato di arresto,
la polizia ha bussato alla sua porta.
Dopo una settimana di carcere, i musulmani del luogo, che avevano
chiesto l'arresto e l'esecuzione del c
2007-07-01
12:11:29 ·
update #2
Dopo una settimana di carcere, i musulmani del luogo, che avevano
chiesto l'arresto e l'esecuzione del cristiano, hanno ammesso di
«essere stati provocati da alcuni sobillatori» che presentavano
Khan come «un blasfemo».
2007-07-01
12:11:58 ·
update #3
Queste sono solo alcune delle tante persecuzioni che subiscono i non islamici nei paesi a maggioranza musulmana, e noi qua dovremmo tollerare tutti i loro comportamenti quando a casa loro verremmo perseguitati ?
2007-07-01
12:13:03 ·
update #4
Forse sono stato frainteso, io non voglio che a loro sia riservato lo stesso trattamento, però vorrei che vengano posti dei limiti, nel senso che queste persone non dovrebbero poi permettersi di chiedere di togliere il crocifisso e cose simili.
2007-07-01
23:34:41 ·
update #5
Grazie misba, rappresenti benissimo il tuo popolo, comunque non è che ogni volta che succedono fatti simili devono chiamarti per avvertirti.
2007-07-04
09:05:08 ·
update #6
Non posso che provare orrore per i due pesi e misure, tra occidente e Pakistan. Quanto dici purtroppo non e' abbastanza pubblicizzato in Italia, perche' e' "poco corretto politicamente", oppure "fastidioso" a chi vuole avere occhi ed orecchie chiuse.
Ma insistere e raccontare queste storie terribili e crudeli e' l'unica arma di chi crede nella liberta' e nella giustizia.
Bravo! ^___^
2007-07-01 14:00:19
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answer #1
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answered by Max Spectrum 4
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Quindi tu prendi a modello il Pakistan? E allora perchè lo critichi?
A me la democrazia occidentale, liberale, pluralista piace: non vedo perchè dovrei rinunciarvi solo perchè altri non ce l'hanno.
2007-07-02 01:37:33
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answer #2
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answered by levmarco 5
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E`proprio per questo che affermo che sono orgoglioso d'essere italiano perchè nel nostro paese e`possibile testimoniare la propria fede senza il timore di rappresaglie (togliedo magari l'operato dei fascistelli e di lega nord). La libertà religiosa è un diritto inalienabile dell'individuo, e credo che sia scorretto e segnoo d'inciviltà operare secondo la formula occhio per occhio, dente per dente. Il nostro pese si deve distinguere per la libertà religiosa e non per la repressione come accade nelle repubbliche islamiche.
Spero ch4e tu possa cambiare idea riguardo a questo.
2007-07-02 06:29:21
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answer #3
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answered by alwalad82 2
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L'Occidente è diventato l'Occidente anche a causa di una maggiore tolleranza religiosa e di un pensiero sociale molto diverso da quello orientale, ma soprattutto grazie alle spinte laiciste che hanno fortunatamente secolarizzato la nostra civiltà quel tanto che basta per non fare più la stessa fine di Giordano Bruno (pochi secoli fa!)
Se i fomentatori di odio interculturale e interreligioso di qualsiasi colore e bandiera (voglio sperare che tu non lo sia ma ho tanto il sospetto che tu possa esserlo) cercassero di studiare di più le culture diverse dalla propria il mondo sarebbe un luogo molto più vivibile...
2007-07-01 19:30:49
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answer #4
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answered by miticomix 5
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E' una delle poche volte che vedo in domande di questo tipo tutte risposte molto chiare e coerenti, l'unica che non riesco a capire è quella di TIFONE 2007 ci dovrebbe spiegare cosa significa, si sta parlando del Pakistan cosa centra di non andarci, dai nomi che tu hai elencato dovrebbero essere pakistani cattolici quelli perseguitati, cosa centra il crocifisso sotto i piedi, mi sembra che in Italia tutti abbiano il massimo rispetto per i musulmani altrimenti non gli farebbero costruire le moschee...allora cosa voleva dire con quel discorso strampalato?
2007-07-02 04:53:05
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answer #5
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answered by Anonymous
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"noi qua dovremmo tollerare tutti i loro comportamenti quando a casa loro verremmo perseguitati?"
si perché sennò tanto vale cambiare il codice penale italiano con quello del pakistan. dove starebbe la differenza tra noi e loro se non fossimo tolleranti verso le altre religioni?
chi fa domande di questo genere non è molto diverso dagli integralisti che denigra a parole.
ah si, il pakistan è tenuto su dagli stati uniti per chi non lo sapesse.
2007-07-02 05:01:30
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answer #6
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answered by maroc 7
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Ha completamente ragione!!!! Mi dispiace dirlo, ma in qst campo ci vuole meno tolleranza in italia!!!!
2007-07-01 19:19:32
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answer #7
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answered by ♫$ Felix $♫ 2
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Meglio essere Mucca in India
che cristiano in pakistano
2007-07-02 08:08:28
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answer #8
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answered by Anonymous
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ho letto e riletto quel che hai scritto. provo imbarazzo e confusione. è facile parlare di globalità, di integrazione, parità di diritti e così via, però la realtà. se non è 'vista', 'vissuta' dal di dentro, mi trovo a pensare che non so niente. forse, nonostante la tanta, troppa informazione, e/o presunta tale, domina un "oscuramento" volutamente creato,ingannatore e bugiardo.(mi sono venute alla mente le liste di proscrizione di silla, 2000 anni fa).
il caso ha voluto che, prima di leggere il tuo scritto, io avessi guardato su "peace reporter" alcuni articoli.
ma con che coraggio penso al mio 'orticello' ? non sono certo un caso unico, però non mi giustifica.
vorrei tanto, e mi ispiro a chi ha lasciato un segno e conosceva il cuore e la potenzialità delle persone, reimparare, anzi dovremmo reimparare a scrivere, ad urlare, se necessario, "I CARE" !!!
2007-07-01 20:10:43
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answer #9
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answered by acidario 7
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Io in verità sono felice di vivere in una repubblica laica come quella italiana e cerco di prendere esempio dai Paesi tolleranti.Se un pakistano si trasferisce da noi, probabilmente non vive bene nel proprio Paese, quindi non mi sembra giusto far ricadere su di lui il comportamento di un governo dal quale è scappato. Io per esempio sono italiana e quindi di cultura cattolica (non credenza), ma non concepisco i crocifissi nelle scuole (dovrebbero essere laiche, ci sono anche italiani che professano altre religioni) e nemmeno nelle zone comuni di cimiteri, il terreno è comunale, non della Chiesa (sulla propria poi ognuno può mettere i propri simboli). Per la costruzione delle Moschee, credo che per una perfetta integrazione anche i musulmani dovrebbero avere i propri luoghi di culto, purché si occupino loro come comunità delle spese della costruzione, senza pretese e rispettando piani regolatori e indicazioni delle belle arti per l'architettura esterna. Chiedo scusa per il lungo discorso, ciao a tutti!
2007-07-01 19:28:11
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answer #10
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answered by feloreena78 4
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