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scusate l' ignoraza... ma non ne ho idea..

so soltanto che la fanno le persone malate di cancro.

2007-05-03 04:25:05 · 7 risposte · inviata da paola 3 in Salute Malattie e disfunzioni Malattie - Altro

7 risposte

Mia madre l'ha fatta qualche anno fa...in pratica è un "cocktail" di farmaci che ti viene somministrato attraverso flebo.
I farmaci variano e i tempi della terapia variano in base al tipo di tumore che si intende combattere. La terapia è dura e provoca disturbi collaterali al paziente...si va dalla momentanea caduta dei capelli a vomito mal di testa....
Fortunatamente negli ultimi anni questi farmaci stanno diventando sempre meno "debilitanti" e danno sempre maggiori garanzie di successo.

2007-05-03 04:38:53 · answer #1 · answered by Caìgo 7 · 0 0

La chemioterapia è in generale una cura fatta con i farmaci detti chemioterapici.Nell' uso corrente il sinonimo tende ad essere usato come sinonimo di "Chemioterapia antitumorale", trattamento farmacologico destinato all' eliminazione di un tumore maligno. Il meccanismo d' azione di questi farmaci consiste nell' ostacolare la divisione e la replicazione delle cellule tumorali finchè la cellula stessa muore.
La chemioterapia oggi consiste nella somministrazione di vari farmaci divisi in alcuni cicli, che allo stato attuale sono ancora notevolmente tossici. Di conseguenza, gli effetti collaterali sono parecchi, ma contrastabili con altri farmaci.
Mentre si fa non fa male, l' unico dolore è dato dall' ago che si usa per somministrarli.
Spero di esserti stato di aiuto. Ciao!

2007-05-03 14:19:44 · answer #2 · answered by Anonymous · 0 0

I tumori rappresentano la crescita incontrollata di alcune cellule del nostro corpo che vengono definite come "impazzite". La chemioterapia è un'insieme di farmaci che uccidono queste cellule "avvelenandole" tuttavia, non essendo specifici solo per le cellule del tumore, danneggiano anche molte cellule normali del tuo corpo. Sicuramente la chemioterapia salva tantissime persone e fa bene tuttavia gli effetti collaterali come la caduta dei capelli, la morte di molte cellule immunitarie e via dicendo sono effetti pesanti. Certo che se poi però il risultato è guarire da un tumore è giusto sottoporsi a questi effetti collaterali.

2007-05-03 11:44:03 · answer #3 · answered by Ludovica S 4 · 0 0

è una terapia per controllare il cancro,
è una specie di flebo che viene iniettata lentamente nelle vene, non mi pare di aver mai sentito nessuno dire che è dolorosa al momento ma da problemi dopo, nausea, inappetenza, dolori vari e perdita di capelli, tutte cose che chi è malato credo sia dispostissimo a sopportare :(

2007-05-03 11:34:34 · answer #4 · answered by fatamimetica 6 · 0 0

Il termine "chemioterapia" è stato introdotto all'inizio del 1900 da P. Ehrlich per indicare quella branca della ricerca medica diretta ad individuare sostanza chimiche attive contro agenti patogeni di malattie infettive.
La chemioterapia si differenzia dalle altre farmacoterapie perchè è causale, ovvero i cemioterapici sono farmaci selettivi intasi a colpire solamente l'agente infettante.
Esistono vari tipi di chemioterapia, a seconda degli agenti patogeni contro cui sono utilizzati; si distinguono: antibatterici, antiprotozoari, antifungini, antimicotici, antivirali.

Quelli a cui tu facevi riferimento sono gli antitumorali, detta anche "antiblastica", impiegata per interferire contro la crescita o la prolificazione di cellule tumorali.
Questo tipo di chemioterapia nacque circa 40 anni fa, quando Steven Rosemberg, in un laboratorio del Michigan, scoprì che i batteri non riescono a riprodursi all'interno di un campo elettrico.
Accurate analisi, poi, notarono come non era il campo elettrico ad interferire con la riproduzione, ma l'isomero* cis-[PtCI2(NH3)2] (comunemente detto "cis-platino"). Questo isomero, irradiato su cellule tumorali, ne impedisce crescita e diffusione. No è chiaro come questo avvenga, certo è che pochi isomeri hanno le stesse capacità.

Tra gli effetti collaterali è certo che l'isomero cis-platino non riconosce le cellule sane da quelle malate, e colpisce entrambe, con un effetto tossico non insignificante. Tra le più comuni controindicazioni vi è vomito, nausea, assuefazione al farmaco, depressione e possibile perdita d'udito.

A Trieste è al momento in sperimentazione un farmaco chemioterapico, chiamato NAMI-A, che sembra non essere tossico in vitro.


*L'isomeria è un fenomeno fisico per il quale sostanze diverse per proprietà fisiche hanno lo stesso peso molecolare e stessa composizione percentuale d'atomi.


Sperando d'esserti stato utile, ti auguro di cuore buona fortuna per qualsiasi motivo tu sia stata indotta a formulare questa domanda.

Lorenzo

2007-05-03 11:58:43 · answer #5 · answered by Lorenzo B 1 · 0 2

La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci anticancro x distruggere le cellule tumorali. Tale trattamento può consistere nella somministrazione di 1solo farmaco oppure di + farmaci scelti tra una gamma di circa 40 prodotti disponibili. La chemioterapia può essere effettuata secondo modalità diverse che dipendono dal tipo di cancro e dai farmaci usati. Le modalità più diffuse sono per iniezione in vena e per bocca, mentre il ricorso alla somministrazione per iniezione in muscolo e sotto cute è meno frequente.
La chemioterapia può provocare un gran numero di effetti collaterali... è una cura molto dura.

2007-05-03 11:39:31 · answer #6 · answered by Keira 5 · 0 2

La chemioterapia è una terapia effettuata con farmaci prodotti per sintesi chimica.

Comunemente è usata come contrazione di "chemioterapia antiblastica", una terapia per il trattamento del tumore.

Il termine è stato coniato all'inizio del secolo scorso per descrivere l'uso di sostanze sintetiche allo scopo di distruggere gli agenti eziologici delle malattie infettive (batteri, virus, funghi, protozoi, elminti).

Oggi il termine chemioterapia è associato all'uso di agenti chimici (naturali e sintetici) impiegati per inibire la crescita di cellule neoplastiche (meglio noti come tumori).


Storia
La chiemioterapia nasce per un fortuito caso quando circa quarant'anni fa Steven Rosenberg, nel laboratorio di biofisica della Michigan State University, notando la somiglianza delle linee di forza dei campi elettrici (cfr campo gravitazionale in meccanica classica) e i fusi mitotici (catene di microtubili che vanno dai centrioli posti ai poli fino ai cromosomi posti all'equatore di una cellula durante l'anafase della mitosi) si mise a studiare l'interferenza dei suddetti campi elettrici nella riproduzione dei batteri. Egli notò come questi non riuscivano a riprodursi in questo ambiente, perché gli era impossibile separarsi. Alla fine Rosenberg scoprì che non era la presenza del campo elettrico ad impedire la divisione di batteri, bensì quella dell'isomero cis-[PtCl2(NH3)2]. egli ebbe il colpo di genio di provare a vedere gli effetti di questo isomero sulle cellule tumorali, che presentavano lo stesso tipo di crescita, e scoprì l'efficacia anti-tumorale provando ad usarlo su di un topo, che dopo pochi giorni guarì completamente. Il farmaco al platino passò alla fase 1, ma a causa dei suoi ingenti effetti tossici rischiò quasi di non essere mai usato, se non fosse stato per due medici americani, i quali lo provarono su tredici pazienti affetti da cancro ai *********. La sorprendente ripresa di questi pazienti diede il via libera al largo impiego di questo farmaco nella cura della leucemia.


Modalità di azione del cis-platino
Non si conosce ancora l'esatta modalità con cui l'isomero cis-platino impedisca la riproduzione e provochi il decesso delle cellule. Quello che è sicuro, però, è che non ci sono molti altri isomeri che hanno la stessa azione. Prima di tutto, il cis-platino non dissocia all'esterno della membrana cellulare grazie all'elevata concetrazione di ioni Cl, una volta all'interno della cellula invece, venendo a mancare la presenza di queste particelle, dissocia, e così facendo si lega a dei siti del DNA modificandolo, e in questo modo viene inibita la crescita della cellula. A quanto pare i due legami del Cloro rimasti liberi vanno a legarsi a due guanine o ad una guanina ed una adenina. Questo legame crea una distorsione nel DNA, una inclinazione, che a quanto pare basta ad inibirne la funzionalità, forse perché così facendo blocca la proteina adibita alla duplicazione, che si "incastra" in quella irregolarità del codice, oppure la proteina si lega a quel punto per evitare che venga trascritto, e così viene sottratta al suo compito, ma sono solo ipotesi.


Effetti tossici indesiderati
Purtroppo l'isomero cis-platino non è in grado di distinguere le cellule cancerose dalle sane e colpisce indiscriminatamente tutte le cellule che incontra. Ha quindi un effetto tossico non insignificante. Inoltre, un paziente soggetto alla chemioterapia rischia di assuefarsi al farmaco, cosicché, dopo un certo periodo di somministrazione, questo non abbia più effetto (resistenza indotta), può poi causare depressione, continui attacchi di nausea e vomito nonché perdita dell'udito.

Questo chemioterapico è poco costoso se confrontato con altri farmaci della stessa categoria (circa 600 euro al grammo, v.[1]) ed è prodotto dalle società farmaceutiche Roche (società) e Bayer Ag, nate dopo la seconda guerra mondiale dalla ex IG Farben, la quale fu accusata di aver effettuato test clinici sui deportati nei campi di concentramento.

Nell'aprile del 2007 un gruppo di ricercatori della Southwestern University di Dallas ha pubblicato uno studio secondo il quale disattivando 87 geni umani l'efficacia della chemioterapia aumentava in misura notevole. Se la ricerca dovesse dimostrarsi vera anche in vivo si potrebbero ridurre in maniera sostanziale gli effetti indesiderati dellla chemioterapia mantenendo nel contempo l'effetto curativo[1].

2007-05-03 11:39:00 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 3

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