«Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e stando nel tempio dicevano tra di loro: «Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?» Gv 11, 56-57
La Pasqua è ormai imminente, il clima teso. La gente si interroga su Gesù, mentre i Capi complottano per metterlo a morte. Invidia e ambizione offuscano la mente di questi uomini incapaci di rinunciare ai propri privilegi e al loro prestigio di sapienti. Si cerca un pretesto adeguato per giustificare la decisione già presa. Ed ecco, nella solenne riunione del Sinedrio, si giunge alla conclusione che questa morte è inevitabile, anzi necessaria per eludere il pericolo che i Romani distruggano il tempio e la nazione giudaica. Non si sospetta minimamente che sarà proprio la morte del Cristo a fare del luogo santo una realtà del tutto superata.
2007-03-30
05:20:03
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19 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Lo stesso Caifa, il sommo sacerdote di quell’anno, si trova, a sua insaputa, a preannunciare profeticamente la portata salvifica universale della morte di Gesù.
Il disegno d’amore del Padre si attua nonostante, anzi proprio attraverso gli intrighi umani. “Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato l’amore” dirà S.Paolo.
Non sarà proprio la croce a rivelare in pienezza il volto di Dio-Amore, trasformandosi da patibolo infame in trono glorioso, da strumento di morte in feritoia che si apre sull’orizzonte luminoso della resurrezione?
Questa la lieta notizia che ha attraversato i secoli, infondendo coraggio ai martiri, sostenendo nel dolore schiere di uomini e di donne che hanno creduto nella forza vincente dell’amore.
Non si tratta di canonizzare il dolore: il cristiano ha il dovere di dare il proprio contributo per sopprimerlo o alleviarlo, ma quando esso si impone, sa scoprirne la portata redentiva e viverlo in unione a Cristo.
2007-03-30
05:20:49 ·
update #1
sant’Anselmo:
Ridonati a noi, illuminaci, mostrati a noi. Abbia pietà delle nostre fatiche, dei nostri sforzi verso di te .
Insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco: non posso cercarti se tu non mi insegni né trovarti se tu non ti mostri.
Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri cercandoti, che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti.
«Uno non deve mai amarsi al punto da evitare ogni possibile rischio di morte che la storia gli pone davanti. Chi cerca in tutti i modi di evitare un simile pericolo, ha già perso la propria vita».
Oscar Romero
Ciao e buona vita
2007-03-30
05:21:38 ·
update #2
cara Rasha sei davvero maleducata e insensibile. Se non ti piace la "pappardella" come la chiami tu, non entrare e non rispondere. Secondo, mi sembra che tu ricami molto sull'essere la perfetta, ricami anche sulle sofferenze umane, non ho ancora capito bene il tuo lavoro, assistente sociale, psicologa, ma attenta al burning perchè mi sembra che ci sei di brutto.
Sappi comunque che vivo in un posto dove non vuole viverci nessuno, e di quelli perfetti come te non abbiamo traccia.
Impara comunque a rispettare gli altri, perchè stai esagerando e sei davvero maleducata.
2007-03-30
06:15:54 ·
update #3
cara rasha ti ho risposto qui e non in pv, perchè come molti di quelli che sparano, non ami il contraddittorio e quindi la tua mail non è attiva...
2007-03-30
06:17:05 ·
update #4
pally92 cosa cerchi di dire? non ho capito nulla.
2007-03-30
23:43:30 ·
update #5
Stamattina ero a messa, una di quelle messe io mammeta e tu; cioè io il prete, una gentile sconosciuta e ovviamente il Padreterno, se eravamo lì era perchè il sacrificio di Cristo ci riguarda talmente tanto da rivivere nella nostra giornata o settimana, a secondo delle disponibilità di tempo. Stavo decisamente giù di morale, e ieri ci eravamo elegantemente (manco troppo) insultati, io e il Capo, stamattina, senza che lo sapessi, sono andata a suonare (l'organo non il campanello...) e mi sono trovata con il mio don che celebrava completamente fuori orario. Mi sono detta, vedi che se lo insulto risponde subito e mi dice "aho, sto qua, dove ti pensi che fossi andato?", insomma lo ha capito che se non lo sento vicino poi mi preoccupo. Insomma ogni volta che partecipo al sacrificio eucaristico mi sento meglio, rassicurata come i bambini che vogliono la lucetta per dormire, so che nonostante tutto possa sembrare finito poi ricomincia meglio, che dopo la notte ci sarà di nuovo il sole, che ogni croce sottende alla sua resurrezione. A latere aggiungerei che la tua domanda mi fa pensare a come noi cattolici sottolineiamo il sacrificio e come gli ortodossi sottolineino la resurrezione, è proprio vero che siamo i due polmoni della Chiesa. Insomma, non so quanto sia andata fuori tema, tantissimo presumo, ma la testa stasera mi portava verso questo e ve lo ho sbattuto giù come mi veniva.
Buona notte pace nel Signore a tutti quanti e buona vigilia delle palme.
2007-03-30 10:23:50
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answer #1
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answered by Chorus 5
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E' una cosa che ovviamente riguarda solo chi è credente nella religione cristiana. A me non riguarda perchè sono ateo; poi -sia detto senza offesa - non ho mai capito cosa possa significare il concetto che Cristo, ossia un uomo vissuto 2000 anni fa, sia morto per me, e a me piace sapere il perchè delle cose, o almeno provare a capirlo (che ci riesca, è un altro discorso, però ci provo..). Che vuol dire? razionalmente non ha molto senso; potrei anche chiedermi perchè dio abbia inviato Cristo solo 2000 anni fa e non ad esempio 5000 anni fa; uomini buoni esistevano anche prima della nascita di Cristo, ma non hanno mai potuto ascoltare il suo messaggio, perchè sono nati e vissuti prima di lui. questo non sarebbe molto giusto. Ci si può anche chiedere perchè, ad esempio, dio abbia permesso la nascita di individui come Hitler sapendo quello che avrebbe fatto (il libero arbitrio non può essere preso come scusante;non ha senso per chi crede in un ente onniscente - ossia che sa tutto, passato presente e futuro di ogni essere vivente - parlare di libero arbitrio); ci sarebbero insomma molte domande, che secondo me ci si dovrebbe porre.
l'unico senso che io mi sento di dare al fatto che cristo sia morto per me, potrebbe essere espresso in questo modo: secondo la mia modesta opinione, gesù non era un dio ma un uomo, anche se un grandissimo uomo; non ha senso pensare che sia morto per me; ha invece più senso pensare che il suo messaggio sia bellissimo, e che se venisse attuato sarebbe di certo un evento molto positivo, per così dire.in definitiva, io non considero cristo un dio -non credo in dio - ma ammiro molto il suo messaggio.
2007-03-30 14:50:44
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answer #2
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answered by Avatar ® 6
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Grazie per quello che ci insegni e Buona Pasqua.
2007-03-31 00:50:58
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answer #3
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answered by Maria Maddalena 4
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Riguarda tutti ma proprio tutti.La Passione,Morte e Resurrezione di Cristo sono per tutti anche per coloro che non credono.
Dio attende sempre con "pazienza"il ritorno del figlio e...farà una gran festa perché finalmente è tornato...e "i fratelli maggiori",come dice la parabola del Figliol Prodigo,dovranno essere felici perché chi stava lontano era nella sofferenza e non lo sapeva ma...nel tempo...
Tanti cari e sinceri Auguri per una Santa Pasqua a tutti.
2007-03-31 00:49:10
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answer #4
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answered by Mimì 7
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Che bella la preghiera di Sant'Anselmo.
"Insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco: non posso cercarti se tu non mi insegni né trovarti se tu non ti mostri".
Questa frase mi ha colpito di più, perchè nella nostra frenesia di vita di tutti, io gli chiedo di aiutarmi a cercarlo e mi riguarda il sacrificio di Gesù, perchè la sua morte che è stata un disegno del Padre, mi ricorda appunto che Lui è venuto sulla Terra per noi. La ricorrenza della Pasqua di Resurrezione è invece una festa, perchè è qui che si vede la Sua grandezza.
Buona Pasqua
2007-03-30 18:55:29
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answer #5
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answered by laura f 5
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Gesù ti direbbe: "Uomo di poca fede perchè dubiti?"
Gesù ha sofferto per tutti gli uomini.
Quando Gesù risuscitò Lazzaro, il miracolo fu talmente grande che alcuni farisei discussero su cosa si dovesse fare di lui; allorché Caifa (=il cui nome esprime malvagità allo state più alto e astuto) che era sommo sacerdote in quell'anno (=ogni anno cambiavano sommi sacerdoti e molti tra cui Caifa con il denaro acquistavano questo titolo) disse che gli altri erano indolenti, non capivano nulla e che era maglio che morisse Gesù per la Nazione intera che tutta la Nazione. A quel punto decisero di uccidere Gesù.
Dunque, Caifa disse ispirato dallo Spirito Santo (si badi bene anche l'asino di Baalam - dice la Bibbia - profetizzò per opera di Dio ma era sempre un asino che non poteva capire ciò che diceva), che Gesù doveva morire per salvare tutti gli uomini.
Senza il sacrificio di Cristo non ci sarebbe stata la speranza nella Resurrezione.
Ciao e Buona Pasqua
2007-03-30 14:07:33
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answer #6
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answered by Mario 5
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Pensa piuttosto allo scempio che la CEI sta facendo con i DICO, che è un problema un pochino più attuale.
2007-03-30 13:49:36
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answer #7
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answered by tamino44 1
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sono una voce del gruppo che sentirai spesso in questo periodo, cioè che DIO ha mandato suo Figlio Gesù x la salvezza di tutta l'umanità, per toglierci il peccato Originale di Adamo ed Eva , lasciandoci poi l'arbitrio di decidere con i nostri comportamenti se accettiamo il sacrificio di GESU' fatto per noi. Comunque ti auguro una BUONA PASQUA a te e a tutti gli answerini ciao a tutti
2007-03-30 13:08:15
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answer #8
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answered by annag 2
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certo che ci riguarda,altrimenti per chi sarebbe venuto a riscattarci dal peccato e dalla morte eterna?chiaro,per noi
Egli ha compiuto un atto di vero Amore per l'umanità,ma non tutta l'umanità accoglie questo messaggio(vedi prologo del Vangelo di Giovanni)
:)
Ciao e Buona Pasqua!
2007-03-30 12:34:07
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answer #9
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answered by aliénor 6
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Grazie per averci fatto leggere questo. Ritengo che non sia richiesta da parte tua una risposta pubblica perciò la mia risposta la dò solamente a me.
Buona Pasqua
2007-03-30 12:33:46
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answer #10
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answered by salsa 1
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