English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

Un tempo eravamo poveri, ma ci animava una fiducia in noi stessi che ci spingeva avanti. Ci piaceva pensarci gente casinista, ma brava e di buon cuore. Oggi che siamo un po’ più ricchi ci scopriamo un paese pieno di paure, sospettosi fino al razzismo più provinciale, disillusi da una classe dirigente che sembra la caricatura di una furbizia e di un particolarismo atavico. Uccidiamo la speranza delle giovani generazioni, tiriamo a campare. Siamo tra i paesi occidentali con la più bassa natalità, con la percentuale più bassa di laureati inseriti in posizioni adeguate nel mondo del lavoro. Per tirare a campare la cultura non serve. Un paese di allegri disperati, di egoisti depressi che spaventati voltano le spalle al futuro. Perché?

2007-03-30 00:24:16 · 17 risposte · inviata da etcetera 7 in Politica e governo Politica e governo - Altro

17 risposte

la speranza deve essere l'ultima a morire!
Avere piu' consapevolezza della situazione attuale e responsabilità verso noi stessi, verso i nostri figli e il loro futuro per far sì che questo paese cominci a sbocciare come un bellissimo fiore in primavera!!!!!

2007-03-30 01:14:07 · answer #1 · answered by Anna 6 · 2 2

Credo perche' stiamo vivendo in una gerontocrazia.
Lo vedi negli gli argomenti di discussione politica ed intelettuale, lo vedi quando definiscono un trentenne un 'ragazzo' alla televisione Lo vedi nel fatto che Pippo Baudo e' ancora in TV o Eugenio Scalfari stia ancora a Repubblica.
Un settantenne avra' esperienza a chili ma ti assicuro che non costruirà mai qualcosa per il futuro,ne cercherà di realizzare un sogno, magari utopistico, se non la sua pensione

2007-03-30 08:12:18 · answer #2 · answered by dottor K 7 · 3 0

L'Italia è un paese in crisi perché ha perso la speranza. l'euro ha fatto diventare più ricchi i ricchi e più poveri i poveri, i padri si rendono conto che il futuro dei figli sarrà peggio di loro, le pensioni saranno da fame, il costo delle case sta raggiungendo livelli assurdi. Un mini appartamento in una frazione di campagna costa 250 milioni delle vecchie lire (con la stessa cifra nel 2000 si comprava un appartamento 3 camere e soggiorno più servizi in periferia...) ci si rende conto che si va verso un mondo sempre più violento, l'ignoranza dilaga, una paga media non supera i mille euro, difficile campare, i lavori sono sempre più precari e
meno retribuiti, metà dei politici si droga, Micciché ha trasformato il transatlantico in uno spaccio di coca, il presidente delle coop aveva imboscato (consenziente Fassino) 50 milioni di euro. Pippo Baudo e la Hutzingher, per un paio di serate a San Remo beccano quello che un comune mortale non riesce a guadagnare in tutta una vita di lavoro, i presidenti delle Ferrovie e di Alitalia, portano sull'orlo del fallimento le loro aziende e vengono riempiti di miliardi. Con quello che paga Berlusconi per le foto di sua figlia un operaio deve lavorare un anno e mezzo, se tiri un estintore contro i carabinieri diventi un eroe, se sei brigatista diventi deputato o vice segretario agli interni, se becchi valigette in nero vai in parlamento o diventi conduttore televisivo (Vero Cirino Pomicino e Martelli?) e voi volete che l'Italia sia un paese felice?

2007-03-30 08:02:38 · answer #3 · answered by Anonymous · 4 1

Quindici anni fa quando frequestavo il liceo classico venivano supplenti di greco, latino, italiano storia, matematica non ancora lureati e potevano anche avere una supplenza annuale.
Oggi io sono in tesi e non mi darebbero una supplenza annuale neanche se piantonassi il provveditorato giorno e notte.
Ho fatto tanti lavori in nero mal pagati e quelli non in nero erano peggio!
La maggior parte dei contratti sono i famigerati co.co.co. e molti ottengono un lavoro con contratti che consentano una certa dignità e il diritto magari a farsi un mutuo per una casa o una macchina ( il co.co.co non da garanzie alle banche che u poss pagare) magari a 40, 45 anni.
In questo modo le famiglie che si formano, si formano in un'età in cui la fertilità delle donne è a rischio; chi sta insieme preferisce convivere perchè le spese per una cerimonia matrimoniale anche se poche sono sempre troppo per chi vive co. co. co. per non parlare di chi non riesce a convivere e vive fino a 30- 35 anni sulle spalle dei genitori che hanno avuto la fortuna di vivere nell'epoca del boom economico e hanno realizzato qualcosa di concreto!
La nostra storia ci rende certo pessimisti e i nostri governi tanto di destra che di sinistra sono succubi di logiche che non creano condizioni di sviluppo tralasciando le politiche sociali, come scuole, sanità, famiglia.
Presto diventerà un lusso anche l'istruzione e chi ha lottato in anni come il '68, chi ha lottato per pari diritti e opportunità di cure e ci istruzione tra ricchi e poveri oggi vede disattesi i suoi sforzi e le sue lotte!
Disattesi anche da quelli parti politiche che un tempo si erano fatti promotori delle medesime lotte.
L'italiano medio di oggi è stato tradito da tutti i politici, dall'economia e dalla storia anche se lotta lo fa senza speranza!
Capisco benissimo questa ventata di depressione e di pessimismo... spesso prende anche me!
E mi sento co.co.co!

2007-03-30 17:09:52 · answer #4 · answered by Klukly آمنة تحـبً السلام 5 · 2 0

E' quello che mi chiedo io.
Certo non lo faccio così bene e con stile come fai te, ma mi pongo pure io sempre questa domanda:
" come siamo arrivati a questo punto? "
" dove andremo a finire continuando così? ".
Purtroppo una risposta non ce l'ho. E non conosco nemmeno qualcuno che sia in campo oggi per combattere questo.
Mi fidavo (a torto o a ragione, non lo so) di Bossi, che prometteva di distruggere questo Paese e di ricostruirlo dalla base locale; ma pure lui (o più che altro i suoi secondi come Calderoli, Castelli e Maroni) ha finito col piegarsi al nichilismo di questi tempi, alla logica della poltrona e a generalizzare il problema dell'immigrazione. Perchè è un conto dire le cose giuste, un altro è combattere per queste.
E in nessun schieramento politico vedo gente che conosce come stanno le cose del nostro tempo, disposta a combattere, a mettersi in discussione per cambiarle.

2007-03-30 08:19:07 · answer #5 · answered by Mortimer 6 · 2 0

Ok, avete detto tutti delle cose molto interessanti: gerontocrazia, incertezza economica del futuro, globalizzazione... peró, c´é un peró. Io vivo all´estero e qui l´Italia e gli italiani sono amati e rispettati. Certamente si parla anche degli italiani mafiosi o cafoni, come noi parliamo dei francesi arroganti o degli inglesi che non capiscono un´acca della cucina. Peró se c´é una cosa che ho notato da quando sono qui é che il piú grande nemico degli italiani é il loro piangersi addosso e lamentarsi di tutto. In qualunque Paese ci sono problemi, in alcuni molto piú gravi di quelli che ci sono in Italia, quindi vediamo di prenderne coscienza e cominciare a pensare che non va poi cosí male. E cominciamo anche a fare un pó di passaparola va, che il pessimismo collettivo é una gran brutta bestia

2007-03-30 17:56:10 · answer #6 · answered by Samsara 5 · 1 0

...l'Italia soffre del menefreghismo di chi si sente superiore solo perche gliel'hanno detto...cosi' ci si allontana dagli altri e ci si intristisce dentro le nostre convinzioni spesso sballate...

2007-03-30 11:32:33 · answer #7 · answered by Anonymous · 1 0

io la penso come te, ho 21 e vivo in Ungheria, la differenza é enorme, l'italia é piú ricca economicamente, le vacanze sono la normalitá, le macchine di lusso anche, ma sono queste le cose fondamentale, gli innumerevoli omicidi che si sentono ogni giorno, le mafie, le stragi.
Io riassumerei questo fallimento in una sola parola: GLOBALIZZAZIONE!

2007-03-30 07:47:39 · answer #8 · answered by Anonymous · 1 0

Perché siamo un paese di vecchi non solo a causa dell' età.
Siamo un paese in cui governano gli ultra settantenni che non vogliono dare spazio ai più giovani. Questi ultimi invece di ribellarsi aspettano che la natura faccia il suo corso per insediarsi a suo tempo al potere. E il popolo bue seguita ruminare.

2007-04-01 13:41:51 · answer #9 · answered by fbianchi31 5 · 0 0

ci ha intristiti il benessere quando si era poveri si era tutti uniti magari davanti ad un focolare e a parlare di ogni cosa si socializzava si usciva la sera , non avevamo una lira in tasca ma eravamo felici ci accontentavamo di quel poco che c'era e lo si divideva tra famiglie. adesso in casa oggi abbiamo almeno 3 televisori , stereo , dvd , play station , computer , internet , e ogni componente della famiglia si guarda un programma diverso , non si comunica più , si mangia di corsa perchè inizia il programma preferito , e si è soli anche i famiglie di 4 o 5 persone.

ciao

2007-04-01 09:17:26 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

L'Italia più che un paese triste è diventato un paese di egoisti, dove ognuno pensa per sé ed ad arricchirsi alle spalle degli altri.
Di chi è la colpa? Della famosa "globalizzazione" e della TV commerciale, dove si commercializza tutto compresa la nostra anima. Sia ben chiaro che non tutti i guasti derivano da questo, perché globalizzazione e TV commerciale, se usati con criterio e buon senso, hanno consentito di migliorare le nostre condizioni.

2007-03-31 18:27:23 · answer #11 · answered by gian paolo 3 · 0 0

fedest.com, questions and answers