Se un russo o un giapponese vengono in Italia via terra, giocoforza proverranno da un Paese terzo che si troveranno costretti ad attraversare (ad esempio la Slovenia, la Croazia, ecc.)
In questo caso la procedura corretta da seguire consiste nell'informarsi, presso le rappresentanze consolari di ogni Paese da attraversare, della necessità o meno di munirsi di un visto di transito (ad esempio, un russo contatterà l'ambasciata di Slovenia in Russia).
Questo criterio non si applica per le nazioni che aderiscono al trattato di Schengen, poiché un visto valido per l'Italia, anche definito Visto Nazionale o a territorialità limitata è valido per attraversare tutti gli stati Schengen.
Apro una parentesi perché qui c'è un sacco di confusione.
Non è detto che un paese che aderisce all'UE abbia aderito anche a Schengen. E' il caso di Regno Unito, Slovenia, Romania, Bulgaria, Polonia, Rep.Ceca, Rep. Slovacca, Estonia, Lituania, Lettonia,Ungheria.
Insomma, se il viaggio è lungo, conviene prendere l'aereo, anche per ragioni economiche, dato che un visto di transito valido per un solo viaggio costa più o meno 30 € per ogni nazione che si vuole attraversare.
Ovviamente a seconda della nazionalità della persona che vuole entrare in Italia, si verificherà la necessità o meno del Visto d'ingresso.
In molti casi basta solo il passaporto (è il caso del giapponese che entra per turismo) o la carta d'identità (Ad esempio un croato che entra per turismo).
Circa la seconda parte della domanda, seguire questa regola:
PER TURISMO: - qualora sia cittadino di un paese assoggettato dal MAE (Min Affari Esteri)ad obbligo di visto, dovrà provvedere a richiederlo alla rappresentanza consolare italiana COMPETENTE PER TERRITORIALITA' (non come ha scritto Marius43 del paese di origine, poiché non in tutti gli Stati l'Italia ha un'Ambasciata. E'il caso della vicina Moldova, i cui cittadini devono rivolgersi all'Ambasciata Italiana di Bucarest-Romania), secondo i tempi e le modalità stabilite da quest'ultima.
In ogni caso è richiesta una fideiussione bancaria a garanzia del rientro in Patria, oltre a svariate garanzie che variano di Paese in Paese (Lettere d'invito di parenti già in Italia, prenotazioni alberghiere ecc.)Se non soggetto ad obbligo di Visto, basta esibire il passaporto alle autorità di frontiera, oltre a (se richiesto) una disponibilità di mezzi di sussistenza in relazione al periodo di soggiorno. Eventuali prenotzioni presso locali ricettivi possono aiutare.
Per LAVORO sia SUBORDINATO sia AUTONOMO- Unicamente rientrando nei flussi migratori per l'anno in corso, determinati dal MAE due volte l'anno. La domanda va fatta alle poste dal datore di lavoro.
ULTIMA PRECISAZIONE-
LA MATERIA è OLTRE MISURA COMPLESSA. LAVORO DA 10 ANNI NELLA POLIZIA DI FRONTIERA E INVITO LE PERSONE CHE PONGONO DOMANDE IN QUESTO FORUM A NON DARE PER SCONTATO CHE LE RISPOSTE SIANO GIUSTE.
QUI MI RIVOLGO A MIKE E A MARIUS 438.
MARIUS HA DATO UNA RISPOSTA TECNICAMENTE INECCEPIBILE, SE NON FOSSE CHE LE FONTI A CUI HA ATTINTO NON SONO STATE AGGIORNATE.
(SE LE HAI PRESE DAL SITO DEL MINISTERO DELL'INTERNO RECENTEMENTE, SCRIVI PURE UNA LETTERA DI PROTESTA)
RIVOLGETEVI SEMPRE ALL'UFFICIO IMMIGRAZIONE DELLA VS QUESTURA O ALLA POLIZIA DI FRONTIERA PER INFORMAZIONI.
Per concludere vorrei correggere Marius438, il cui tentativo di dare una risposta è sicuramente apprezzabile (lo dico senza alcuna ironia), tuttavia:
A-I casi straordinari in cui la Polizia di Frontiera appone il Visto sui passaporti si possono contare sulle dita di una mano. In 10 anni ne ho apposti solo 2, a due arbitri di pallamano serbi, i quali dovevano arbitrare una partita tra due nazionali a Trieste ed erano stati designati dalla loro federazione solo poco prima
B-L'elenco dei paesi riportato è palesemente errato, in quanto i cittadini di Malta, Bulgaria, Polonia, Cipro, Repubblica Ceca, Romania, Estonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia, Slovenia sono entrati a far parte dell'UE e a partire dal giorno dell'adesione NESSUN CITTADINO DI PAESE APPARTENENTE ALL'UE PUO' ESSERE RESPINTO ALLA FRONTIERA, SALVO CHE NON SIA AL MOMENTO RITENUTO UNA MINACCIA PER L'ORDINE PUBBLICO, CHE NON SIA MALATO DI MALATTIE CHE POTREBBERO DIVENTARE ENDEMICHE (TISI, TUBERCOLOSI E POCHE ALTRE) O CHE NON SIA MOMENTANEAMENTE UNA MINACCIA PER LA SICUREZZA PERCHE' IN STATO DI INSANITA' MENTALE DOVUTA ALL'ASSUNZIONE DI ALCOOL O DROGHE.
SE NON CI SI TROVA IN QUESTE CONDIZIONI LA CIRCOLAZIONE DEI CITTADINI DELL'UE ALL'INTERNO DELLA STESSA E' TOTALMENTE LIBERA E LA POLIZIA DI FRONTIERA NON PUO' NEMMENO CHIEDERE LA META DEL PROPRIO VIAGGIO (ALTRO CHE INVITI E DISPONIBILITA' ECONOMICHE!)
SE UN CITTADINO UE VUOLE LAVORARE IN ITALIA, BASTA CHE SI RECHI NELLA QUESTURA DOVE HA IL DOMICILIO, UNITAMENTE AL PASSAPORTO, AD UNA PROMESSA DI LAVORO E A UN'AUTOCERTIFICAZIONE DI RESIDENZA PER RICHIEDERE LA CARTA DI SOGGIORNO PER CITTADINO ADERENTE ALL'UE.
Saluti a presto.
2007-03-27 22:50:52
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answer #1
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answered by Winston 3
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I cittadini extracomunitari e agli apolidi muniti di passaporto valido (o altro documento equivalente) con visto d'ingresso e di determinati requisiti.
I cittadini extracomunitari autorizzati ad entrare in Italia per motivi di protezione temporanea (vittime di guerra, calamità naturali ed altro), anche se privi di visto d'ingresso. In tal caso è necessario un apposito provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri.
I cittadini dell'Unione europea senza bisogno del visto d'ingresso.
L'INGRESSO IN ITALIA:
Gli stranieri in ingresso sono sottoposti ai controlli di frontiera, doganali, valutari e sanitari.
In caso di atterraggio o attracco, a causa di forza maggiore, in luoghi dove non esistono i controlli di frontiera, il comandante del porto o il direttore dell'aeroporto, previa comunicazione al Questore o ai comandi di polizia e agli uffici sanitari marittimi o aerei, possono autorizzare lo sbarco.
CHI RILASCIA IL VISTO:
Le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane nello stato di origine e di residenza dello straniero.
Le rappresentanze diplomatiche o consolari di altri stati aderenti all'Accordo di Schengen per un soggiorno non superiore a 3 mesi.
Gli uffici di polizia di frontiera italiana, in casi di assoluta necessità , per la durata massima di 5 giorni per il transito e 10 giorni per il soggiorno.
Con il rilascio del visto sono comunicati per iscritto agli stranieri i diritti e i doveri relativi all'ingresso e al soggiorno in Italia.
Nel caso di ingresso (per un periodo non superiore a 90 giorni) per motivi di turismo, affari, gara sportiva, invito, il visto non deve essere richiesto dai cittadini appartenenti ai seguenti Paesi:
(per maggiori dettagli si consiglia di visitare il sito del Ministero degli Affari Esteri)
REGIONI AMMINISTRATIVE SPECIALI DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE:
RAS di Hong Kong (1)
RAS di Macao (2)
(1) Esenzione dall'obbligo del visto, si applica eslusivamente al titolare del passaporto "Hong Kong Special Administractive Regione"
(2) Esenzione dall'obbligo del visto, si applica esclusivamente al titolare del passaporto "Regione Administrativa Especial de Macao"
Andorra
Malesia
Argentina
Malta
Australia
Messico
Bolivia
Monaco
Brasile
Nicaragua
Brunei
Nuova Zelanda
Bulgaria
Panama
Canada
Paraguay
Cile
Polonia
Cipro
Repubblica Ceca
Corea del Sud
Romania
Costa Rica
San Marino
Croazia
Santa Sede
El Salvator
Singapore
Estonia
Slovacchia
Giappone
Slovenia
Guatemala
Stati Uniti
Honduras
Svizzera
Israele
Ungheria
Lettonia
Uruguay
Lituania
Venezuela
cmq anke se il paese e nell ue ti serve un invito ,mezzi di sostentamento da dimostrare alla frontiera di entrata e di uscita e un assicurazione sanitaria...puoi rimanere 90 giorni
2007-03-26 03:18:01
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answer #3
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answered by marius438 5
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