Questa è una vecchia e classica diatriba. Molti sostengono che sia già tutto scritto e quindi qualunque scelta si possa fare, se il destino ha deciso un dato evento nulla potrà cambiarlo... percorreremo strade diverse, ma arriveremo sempre allo stesso punto.
Viceversa c'è chi sostiene che siano le nostre scelte a determinare ogni evento della nostra vita, che noi e solo noi possiamo essere considerati i fautori della nostra felicità, che in ogni istante ci troviamo ad un bivio e ogni nostra decisione (anche l'astenersi dal prenderle, in quanto è una scelta anch'essa) influenzerà il nostro futuro.
La vostra opinione qual'è? E vi basate su una convinzione teorica o sulle vostre esperienze personali?
Se volete specificate anche la vostra età, sarebbe interessante capire se le terie cambiano anche in base a questo.
Grazie, un bacio!!! : ))
2007-03-25
19:21:51
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23 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Scienze sociali
➔ Psicologia
Ciao Marte... ci si incontra di nuovo! :-)
Concordo con la quasi totalità delle tue affermazioni e anche con molti concetti espressi dal predicatore (heilà caro!), le vostre risposte sono sicuramente molto ben articolate e interessanti.
Dunque a voi (e naturalmente a chiunque voglia esprimere un parere) vorrei domandare anche cosa ne pensiate della malattia ed eventualmente anche della morte. Teologicamente è Dio che le regola ed esse fanno parte di quel destino predeterminato a cui non possiamo sottrarci. Eppure la nostra volontà, lo spirito con cui le affrontiamo, specialmente la malattia, e ovviamente l'evoluzione della scienza e della medicina, possono cambiare completamente l'esito di questi eventi. E ci sono anche i casi cosiddetti "miracoli", tutti quelli che la scienza non spiega, laddove malattie organiche considerate incurabili addirittura scompaiono.
Voi come argomentate questo delicato concetto?
2007-03-25
21:46:25 ·
update #1
Cara Marte, concorderei anche con il tuo giudizio di superficialità della domanda, se lo scopo fosse effettivamente arrivare ad una conclusione.
Il mio in realtà non lo è, perchè naturalmente non penso sia possibile sviscerare ed analizzare tutte le teorie e le riflessioni fatte in merito all'argomento nelle poche righe di queste risposte, come giustamente affermi. Il mio intento tuttavia non è di arrivare ad una verità assoluta, ma semplicemente di raccogliere alcuni pareri, confrontarsi con il bagaglio del proprio sapere, ma anche delle proprie convinzioni personali e delle proprie esperienze. Qualunque riflessione non è mai sprecata o superflua e nemmeno superficiale (per quanto stringata), come ogni opinione è degna di nota o quanto meno di rispetto.
Ah, l'età credo possa influire poichè non tutti si esprimono usando teorie per così dire "illustri", ma anche esperienze personali, e l'età influisce certamente sulla nostra visione della vita e delle sue sfaccettature.
Salutoni!!
2007-03-25
22:02:14 ·
update #2
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CARA MARMIK,
ti ringrazio moltissimo per avermi fatto questa domanda e aver pensato di nuovo alla mia salute...è meraviglioso vedere che in questa comunità ci sono sempre tanti angeli dolci e altruisti!!
I motivi per cui non mi sono mai sentita di accettare... beh, li espressi ormai tante volte (ad esempio qui: http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=Ak8VOiQ3mZkRAd1OiWztbnPxDQx.?qid=20061109170346AActEFv ) è stato un argomento molto discusso e controverso, e forse questa non è la sede per ripeterlo ancora.
Comunque, molto in breve, i motivi sono la dignità e i miei valori morali, soprattutto il pensiero che ci siano troppe persone che soffrono come e molto più di me, milioni di bambini che muoiono per la fame e la sete, in povertà e soprattutto in silenzio, e io non mi sento di gridare più forte di loro il mio dolore, non credo di averne il diritto e vorrei che la solidarietà venisse rivolta a chi ne ha più bisogno, prima che a me.
2007-03-28
17:44:13 ·
update #3
Tuttavia sono moltissime le persone che mi hanno dato un aiuto non meno importante, cioè quello morale, sia qui su answers che "dietro le quinte", in privato!
I contatti sono stati innumerevoli, con tanti angeli ci scriviamo, ci sentiamo spesso telefonicamente, abbiamo stretto delle amicizie vere e molto profonde, qualcuno mi è anche venuto a trovare a casa, qualcuno in ospedale durante un ricovero e ci sono in programma altri incontri. E' nato anche un bellissimo gruppo di amici e un relativo forum. Mi sono anche stati inviati dei regali e alcune persone sono entrate nel mio cuore in modo molto profondo, mi sostengono e mi aiutano ogni giorno e gli voglio veramente tantissimo bene!!
E tutto ciò è stupendo e ne sono felicissima!!
E poi... chissà, sto lavorando ad un piccolo progetto che forse potrà aiutarmi anche a sostenere le spese mediche, e se si avvererà potrò dire davvero che i miracoli esistono!
Ancora grazie per l'interessamento e un fortissimo abbraccio!!!
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2007-03-28
17:54:27 ·
update #4
Ringrazio molto Marte, Ardito e il carissimo Bsaett per le ulteriori risposte inerenti la propria visione sulla malattia e la morte che avevo richiesto. Bacioni!!
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2007-03-29
03:39:43 ·
update #5
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CARA MARMICK, grazie mille per l'ulteriore riflessione... il discorso però è un pochino più complesso di così e non vorrei rientrare in polemica (non con te, intendo in generale) e forse non è la sede giusta per parlarne... se vuoi scrivermi il mio indirizzo è lunaurora72@yahoo.it, ne sarei felice.
Un bacione!!!
2007-04-01
21:46:22 ·
update #6
-Ciao.
-Un giorno particolarmente triste, (dopo la morte di mia moglie a soli 43anni, io ora ne ho 68) un mio caro amico sacerdote mi disse sai, abbiamo un Dio impotente, non interviene, ma come un padre e' sempre presente.... -Sembra che in questo mondo l'uomo sia totalmente abbandonato a se stesso, non puo' fare nulla di fronte a tragedie che non ha voluto, tantomeno cercato, ma ho scoperto che non e' propriamente cosi', perche' questo libro bianco va scritto a due mani, con la nostra partecipazione e con quella di Quello lassu' che, anche se non interviene direttamente e' sempre presente come un padre terreno al capezzale del figlio morente. -Noi siamo compartecipi del destino, non tutto e' scritto, non tutto e' scontato, non tutto avviene per caso, in quel libro anche se le righe sono storte c'e' Quanlcuno che scrive perfettamente diritto fino a trarre un bene dal male. -Poi vi e' il libero arbitrio, a noi tutta la liberta' di scegliere le nostre azioni, comportamenti, bene, male...ecc. Per quanto riguarda la predestinazione che da millenni se ne parla e' un'altra storia. - Riciao.
XLunaurora72 - Per chi crede, cio' che per noi e' impossibile tutto e' possibile a Dio. La vita e' nelle nostre mani, ma non e' nostra, la malattia, sempre per chi crede, paradossalmente e' un dono, non per niente la passione di Cristo viene chiamata la pazzia della croce, la morte per il credente non esiste vedi cosa succede a Cristo dopo la crocifissione. Permettimi di darti un consiglio, leggi le rivelavioni private scritti dalla Valtorta quando era nelle tue stesse condizioni, il suo capolavoro sono i 10volumi del "Poema dell'Uomo Dio" dove anche il regista Mell Gibson ha attino per girare il film 'La Passione di Cristo". Acquista gli ultimi due volumi, stranamente per conoscere meglio quest'Uomo bisogna iniziare dalla Sua sofferenza. -Riciao
2007-03-25 20:07:49
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answer #1
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answered by ardito 3
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Ho 59 anni. La mia concezione del destino è
puramente personale e quindi confutabile dagli altri.
Il destino lo vedo come un percorso tracciato dal Divino
con delle possibili varianti derivate dalla libertà di azione
e dalla mia volontà.
Sono molto legato al concetto della Provvidenza e
quindi ogni mio atto risponde ad un "disegno di salvezza" costruito per me, come essere "pensato" dal Divino,
creato, messo su questo mondo e salvato per l'eternità.
.
2007-03-26 03:50:29
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answer #2
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answered by Anonymous
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io ho un quarto di secolo,e fin'ora secondo le mie esperienze sono le nostre scelte che determinano ogni evento della nostra vita.penso che il destino già scritto sia più una cosa per i romanzi o per film.ti faccio un esempio:roberto baggio,uno dei migliori calciatori della nostra epoca è nato senza dubbio con un gran talento,lui il pallone lo accarezza a differenza di molti che lo calciano con i loro ferri da stiro,ma è riuscito ad arrivare al top solo perchè ha deciso di allenarsi duramente giorno dopo giorno,più di altri(anche molto più scarsi di lui)a causa dei suoi mille problemi fisici/muscolari.se si fosse accontentato di essere un predestinato solo per il talento innato,non sarebbe arrivato così in alto.
2007-03-26 14:01:47
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answer #3
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answered by -brigante- 5
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Ciao,ho 51 anni
In genere penso che ognuno è artefice del proprio destino e che raggiungere i propri obiettivi sia una questione di impegno e costanza, non certo una questione legata alla fortuna o alla sorte
Secondo me molte persone non sanno assumersi le proprie responsabilità, è troppo facile dire che il destino esiste e tutto è già stato scritto così quando facciamo qualcosa di sbagliato "scarichiamo" le nostre colpe per dormire meglio la notte!
il destino e' frutto del nostro cervello per dare una giustificazione ad un' esistenza apparentemente incomprensibile
La mia opinione e' basata sia su esperienze xsonali ke sulla visione olistica della vita.
Ciao
2007-03-26 12:08:05
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answer #4
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answered by Selvaggia 5
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in ogni cosa che facciamo in ogni luogo che siamo in ogni minuto passato ci accorgiamo di una forza che ci spinge in una direzione piuttosto che in un'altra..credo che la nostra vita sia scritta ma abbiamo la possibilità di cambiarla con le scelte..non sempre è possibile gli impegni presi con altre persone ci impongono un'immagine che spesso non è la nostra ma che guidano la nostra vita..allora non sei fautore del tuo destino..ti lasci guidare..ma che importanza ha chiamarlo destino o scelta..non è più bello vivere intensamente senza fermarsi all'apparenza cercando di capire cosa ci sia dietro?baci
2007-03-26 03:05:26
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answer #5
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answered by raffaella s 1
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ciao io ho quasi 35 anni e sono molto a favore di un destino già scritto ma che ovviamente non deve essere la scusa per restare inermi nella vita.
sono convinta che seguiamo una strada desiderata ma che le vicissitudini della vita, appunto il destino, alla fine ci fanno arrivare dove era segnato che arrivassimo, sono quei piccoli impedimenti di cui spesso non ci accorgiamo o che invece spesso ci fanno prendere delle decisioni che altrimenti non avremmo mai pensato di prendere.
personalmente ti posso dire che ho desiderato ardentemente delle cose, delle persone, impegnandomi con tutta me stessa per raggiungere i miei desideri ma la vita spesso mi ha dimostrato che il detto "volere è potere" non si addiceva a me e forse neanche ad altre persone che cambiano obiettivo senza rendersi conto che hanno rinunciato a quello che non potevano avere perchè il destino era scritto così nonostante gli sforzi sostenuti.
2007-03-26 02:49:32
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answer #6
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answered by crocchetta72 3
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per la religione c'è un disegno divino per ognuno di noi, io 45 anni tutto ciò che ho avuto e passato me lo sono costruito o voluto con scelte precise giuste o sbagliate che fossero.
2007-03-26 02:43:06
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answer #7
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answered by PAOLO 50 5
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Il destino non esiste.
E' una comoda giustificazione venduta come concetto trascendentale e coniata all'uopo di sollevare le menti da riflessioni troppo profonde sulle scelte che ognuno è chiamato a compiere nella propria vita.
Quando una relazione tra due eventi diventa apparentemente troppo complessa si estrae del magico cilindro il destino, la sorte, la fortuna la sfortuna ed il caso.
Tutte limitazioni autoimposte ai propri ragionamenti che così trovano comoda scappatoia per poter continuare a non essere approfonditi più di tanto, poter sostenere la correttezza delle decisioni prese anche se i risultati da esse derivati sono stati evidentemente erronei.
Una convinzione teorica?
Basta compiere una scelta qualsiasi per capire che essa sortirà un effetto. Basta compiere una scelta opposta per vedere che l'effetto sarà diverso.
Credo che prove di questo si possano riscontrare tutti i giorni ed in qualsiasi modo interagiamo con l'ambiente circostante.
Dire che si percorrono strade diverse per arrivare allo stesso punto, non significa nulla.
La strada che puoi vedere è sempre la tua, sola ed unica, puoi svoltare, tornare indietro, fare le giravolte, ma sarai sempre sulla tua strada, percorsa giorno per giorno.
Non puoi vedere strade diverse dalla tua per confrontarle, perchè sono fuori dalla tua portata e non puoi percorrerle perchè nel momento in cui cercheresti di farlo, ti accorgeresti che esse per te non esistono.
Il destino è solo fantasia.
Pace e bene sorella! :))
2007-03-26 03:30:13
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answer #8
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answered by Anonymous
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Ciao Lunaurora, mi chiedevo per quale motivo tu non avessi accettato un aiuto economico da parte degli utenti di answer che te lo avevano proposto!Se con un aiuto tu potessi risolvere parte dei tuoi problemi di salute ne saremmo tutti felici!!!
Io capisco le tue ragioni ma allora secondo il tuo discorso anche i medici dovrebbero evitare di curare i malati per il fatto che nel mondo muoiono molte persone senza ricevere cure.
Io credo che ognuno di noi nel nostro piccolo debba fare qualcosa per aiutare chi sta male. Di certo sarebbe utopistico pensare di poter risolvere da soli tutti i problemi del mondo, ma io credo che un aiuto si debba dare, e non soltanto morale.A me dispiace molto di questa situazione, anche perchè se io mi trovassi al tuo posto accetterei, non ci vedo assolutamente niente di immorale in questo.
2007-03-27 17:02:55
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answer #9
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answered by marmik_8301 3
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Già questa è la solita discussione mai risolta così io ti do il mio contributo attraverso un'insegnamento dato da Abba una guida spirituale assai speciale.
Io ho superato i 50 esono impegnata da sempe in percorsi spirituali per il risveglio della conscienza e l'uso consapevole delle energie vibranti
- Il destino è tracciato ma non scalfitto -
Abba
2007-03-27 05:25:19
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answer #10
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answered by donnagloria89 2
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Alla mia età, sono ormai oltre le cinque dozzine, le idee in merito sono quasi ben definite.
La nostra strada da percorrere, il disegno della nostra vita, è già ben definito. Dio, dalla nascita, ha già preparato per noi la nostra croce da portare. Le prove, gli ostacoli, i nostri esami parziali, sono tutti ben disseminati.
Come li affrontiamo, come lottiamo, come invece ci adagiamo, senza reagire, rifiutando il contrasto, cercando di aggirare quelle prove; questo è tutto ciò che invece spetta solo a noi. Tutti giorni ci troviamo davanti a bivi, incroci, a dover decidere cosa e quali scelte fare. Quello è semplicemente il nostro essere uomini. Uno strano impasto di sicurezze e incertezze, di vittorie e sconfitte, di amore e di dolore.
Questa è la nostra strada, ed il traguardo è di avvicinarci sempre di più a Lui, creatore e salvatore.
2007-03-26 11:23:47
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answer #11
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answered by enrico nono 4
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