Nel 1900 l'anarchico Gaetano Bresci, allora trentunenne, uccise a colpi di pistola il "re buono" Umberto I°, lo stesso re che aveva decorato, per alti meriti militari, Bava Beccaris, l'intrepido generale che aveva riempito di piombo un centinaio di manifestanti che protestavano contro il caro vita.
Nell'eroica azione, secondo la descrizione fatta dallo storico Arrigo Peacco, morirono anche due militari, uno ucciso per errore dal "fuoco amico", l'altro per essersi rifiutato di sparare sulla folla inerme.
Fucili e cannoni per chi chiedeva pane.
2007-03-24
11:56:56
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poetto70
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Arte e cultura
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