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si rivolse alle tre grandi banche americane: la Merril Lynch , la Goldman Sachs e la Salomon Brothers, mettendo così il nostro paese nelle mani dei centri del potere finanziario, con tutto quello che ne sarebbe derivato?

2007-03-24 00:31:17 · 3 risposte · inviata da enna 2 in Affari e finanza Affari e finanza - Altro

3 risposte

Certo che è vero se vuoi approfondire l' argomento vai qui:

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Lettere&op=esteso&id=2043

oppure qui dove è spiegato ancora più approfonditamente:

http://www.disinformazione.it/svendita_italia2.htm


La Banca d’Italia non si poteva considerare un’azienda privata, in quanto era proprietà di banche IRI, come il Credito Italiano, la Banca Commerciale, Queste banche furono “privatizzate”; in effetti furono svendute alla cupola usuraia di Wall Street, e la fraudolenta vicenda va raccontata con qualche particolare degno di ricordo.
Il governo Amato nel 1992 si affidò alle tre maggiori banche d’affari di Wall Street, come consulenti internazionali delle privatizzazioni: Goldman Sachs, Merril Lynch, Salomon Brothers, ben conosciute come i veri centri del potere finanziario e politico statunitense. Amato e Prodi avevano proclamato a destra e a sinistra che le privatizzazioni, tra gli altri vantaggi, avrebbero consentito la moltiplicazione e la differenziazione dei centri del potere economico.
La Goldman Sachs ha svolto un ruolo importante nella speculazione sulla svalutazione della lira del 1992, necessaria premessa per consentire l’acquisto delle imprese da privatizzare a prezzi stracciati. Autore della relativa tempesta valutaria fu George Soros, l’agente dei banchieri internazionali amico personale e cliente di Romano Prodi.
Governatore di Bankitalia era all’epoca Carlo Azeglio Ciampi che bruciò 48 miliardi di dollari per difendere inutilmente la lira che perse il 30% del suo valore. Nonostante, o meglio, forse grazie a ciò, fu poi eletto Presidente della Repubblica.
Non dobbiamo dimenticare inoltre che le Banche Centrali di ogni Paese, se non sono già in mano alla grande finanza multinazionale, possono rapidamente essere conquistate con manovre più o meno simili a quanto accaduto con l’assalto a Bankitalia.

2007-03-24 00:49:34 · answer #1 · answered by elival64 6 · 0 0

La banca d'italia è stata "pubblicizzata" e poi privatizzata "di riflesso" in quanto le grandi banche che ne detenevano il capitale (Comit, Cariplo, San Paolo, Mps, Banca di Roma, Banco di Sicilia, ecc.) sono state prima "pubblicizzate" (negli anni '30) e poi riprivatizzate alla fine degli anni '80.
Del resto è bene ricordare che la Banca d'Italia (allora si chiamava Banca Nazionale) era stata fondata da Cavour come banca semiprivata.

2007-03-24 11:41:14 · answer #2 · answered by domedeus2002 5 · 0 0

Ti rispondo in modo sintetico: Amato si rivolse alle tre banche d'affari americane non per vendere a loro la Banca d'Italia ma perchè esse procedessero alla valutazione ed alla verifica delle offerte che dovevano pervenire da Istituti bancari italiani e scegliessero la migliore offerta. Quindi nessuna vendita della Banca d'Italia agli americani ma solo consulenza d'affari. La scelta finale rimase sempre di pertinenza del ministero del tesoro.

2007-03-24 14:17:06 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 1

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