Sono d'accordo che la politica di Bush sia stata discutibile per usare un eufemismo. Però forse ti è sfuggito che al congresso ci sono ora i Democratici, molto meno propensi a lanciarsi in avventure militari avventate e si parla anche che i prossimi candidati repubblicani alla casa Bianca siano di tutt'altra pasta rispetto a Bush, tipo Rudolph Giuliani. Il tasso di disoccupazione in Usa è intorno al 4,5% il che vuol dire che di posti di lavoro ne sono stati creati ed anche parecchi e gli americani hanno continuato a spendere come pazzi. Un certo rallentamento in Usa è doveroso, per riequilibrare la bilancia commerciale e i debiti privati, che sono ad un livello insostenibile. gli americani dovranno effettivamente spendere meno. A cui però dovranno far da contraltare gli asiatici che dovranno spendere ed importare di più (le loro partite correnti sono insostenibili per il loro avanzo) Finchè è in atto la globalizzazione inoltre abbiamo a che fare con guadagni di produttività e di efficienza, con un inflazione sempre sotto controllo (in giappone da 15 anni non riescono ad uscire dalla deflazione) che lascerà ampi margini alle banche centrali di manovrare per scongiurare brusche cadute. Shock esogeni a parte, naturalmente. Se ci dicessero un giorno che è finito il petrolio sarebbe tutta un'altra cosa.
2007-03-22 07:13:30
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answer #1
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answered by Anonymous
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Da un lato mi chiedo: ha preso un libro/report, l'ha copiato e incollato come domanda?
Dall'altro rispondo: no, dai, diamo fiducia alle persone, probabilmente è interessata a questi argomenti, è molto preparata e intelligente.
Visto che propendo sempre per la fiducia, ti rispondo che quindici anni fa le cosiddette tigri asiatiche sembravano conquistare il mondo, mettere in ginocchio gli Usa e prepararsi alla leadership economica (cosa su cui non esprimo alcun giudizio).
Pochi anni piu' tardi le crisi delle borse e quelle socio demografiche improvvisamente ridimensionavano tutto, mentre gli Stati Uniti restavano grosso modo al loro livello.
Adesso appare il gigante Cina, sicuramente con basi e fondamentali molto piu' forti e stabili.
Resta solo una domanda: quando Pechino comincierà ad affrontare le problematiche sociali, le disuguaglianze e a dover diffondere il benessere verso una popolazione sempre piu' evoluta e quindi sempre piu' cosciente di se, siamo sicuri che il nuovo impero economico reggera'? I segnali di rallentamento dell'economia erano solo speculazione?
Sinceramente credo che gli Stati Uniti restino leader al momento; visto soprattutto che sono gli unici in grado di agire, sia economicamente che militarmente in tutto il pianeta. Si preparano al cambiamento di leadership interna, come al solito con molto anticipo, adattabilità e capacità di guardare al futuro. Forse la vecchia europa rimane al rimorchio, ma per altri versi sembra comunque interessata a rinnovarsi.
Certo, detto tutto questo, nulla è eterno; che l'occidente prima o poi vada in secondo piano, magari per un po' di tempo, questo credo sia fisiologico e storicamente provato . E' capitato ad ogni "impero", sistema o stato da che esistono dati storici.
Che sia questa sia la fase storica del sorpasso...beh sinceramente mi sembra molto, molto, molto presto.
2007-03-25 04:13:25
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answer #2
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answered by antoninosca 2
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vorrei risponderti ma di economia non ci capisco proprio nulla,ciao
2007-03-22 14:09:28
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answer #3
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answered by yuta 5
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può succedere
2007-03-22 13:46:22
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answer #4
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answered by sacardiga 2
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si prevede si e da parecchio visto che il dollaro non è garantito ed neanche l'euro se non da dollari
Ma .... "bilderberg" non mi piace...
2007-03-22 13:44:03
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answer #5
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answered by Leonidas 4
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No, per adesso stiamo andando bene, ma se gli USA attaccano l'Iran il crollo sarà devastante.
2007-03-27 09:01:50
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answer #6
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answered by Anonymous
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il congresso statunitense è in mano ai democratici, il cui portavoce è Nancy Pelosi che sicuramente non può essere definita incline alla politica di Bush sia sul piano economico che sociale.
Riguardo al resto posso essere parzialmente d'accordo con te ma solo per quel che riguarda l'Europa che da un lato si trova un dollaro debole che taglia le gambe alle esportazioni verso gli States e dall'altro la concorrenza indiana e cinese che continuerà a crescere.
2007-03-26 15:53:10
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answer #7
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answered by Anonymous
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Negli Stati Uniti vi è molta più stabilità di quanto da te ipotizzato. L'avvento di un Democratico alla Presidenza, in un eventuale domani, non potrà cambiare di molto le cose. Ciò che dovrebbe preoccupare maggiormente noi europei non sta nel futuro quadro politico, ma in quello economico. L'euro si sta rivalutando troppo - e le nostre industrie europee già ne risentono
2007-03-23 14:07:02
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answer #8
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answered by giovanni c 2
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speriamo che le cose si aggiustino...
2007-03-22 17:32:47
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answer #9
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answered by Anonymous
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Credo che mi sto, proprio in questo momento, innamorando di te!
La foto a lato promette una donna albanese (di Patos o lì vicino no?) davvero niente male.
Scrivi in un italiano invidiabile da qualsiasi italiano.
Sembri sapere quello che dici o almeno ne dai la piena e forte impressione.
Sei bionda. Intelligente. Insomma...
Peccato non averci capito molto della tua domanda. Il mio campo non è proprio l'economia e la politica economica dei paesi in genere.
Ma è proprio questo il punto, mi affascinano argomenti che non conosco. Da te potrei imparare un mondo... sulle cose del mondo. eh eh...
Io continuo ad innamorarmi di te.
Tu continua a dire cose così... "stuzzicanti".
Ciao mia dolce in bikini.
Anzi, hola.
2007-03-22 13:55:29
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answer #10
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answered by pablitox 4
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